CRONACA

IL CASO Panza e i rifiuti al campo sportivo

DI NOE’ FIORETTI

Era ormai da diversi mesi che a Panza i cittadini ci segnalavano una situazione di degrado e di abbandono di un bene pubblico di elevato valore sociale, il Campo Sportivo “S. Leonardo” di Panza, teatro della presenza di una grande quantità di rifiuti vegetali, depositati ed ammassati all’interno dell’ingresso principale del campo da alcuni uomini in possesso delle chiavi del cancello della struttura, tra i quali alcuni dipendenti dell’azienda che ha in concessione la cura e la manutenzione del verde pubblico di Forio. La grande quantità e la tipologia di rifiuti suggerivano che essi provenivano probabilmente anche da abitazioni private e non unicamente dal verde pubblico stesso.

I rifiuti ivi depositati hanno resoimpossibile l’accesso attraverso quell’ingresso per molto tempo, costringendo i giovani sportivi ad entrare dall’ingresso secondario, quello adiacente agli spogliatoi. Dopo settimane senza che l’amministrazione prendesse provvedimenti e dopo la denuncia pubblica del Consigliere di minoranza Stani Verde, si è poi proceduto all’apposizione al di fuori del campo di un grande cassone per l’immondizia da parte degli addetti della Supereco, affinché i rifiuti venissero lì spostati per poi essere adeguatamente rimossi. Successivamente si è infatti provveduto alla rimozione dei rifiuti ammassati all’interno del campo,struttura concepita per la formazione sportiva di bambini e giovani, costretti ad allenarsi per un periodo di tempo non indifferente in un luogo abbandonato a sé stesso, poco manutenuto e anche insalubre. I rifiuti permangono però tutt’ora all’esterno del campo sportivo, a pochi metri dall’ingresso, nel cassone predisposto dall’amministrazione, ormai strapieno, e che ancora non è stato né svuotato né rimosso.

Lo stato di pulizia generale dell’ingresso del campo lascia ancora molto a desiderare e molto ci sarebbe ancora da fare per ripristinare la completa fruibilità dell’ingresso. Ciò a semplice dimostrazione della scarsa attenzione degli organi preposti alla tutela dei beni pubblici, dei luoghi di socialità e di formazione giovanile, che andrebbero invece tutelati e valorizzati.

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