IL CASO Pasqua a bordo per i due isolani sulla Costa Diadema

E’ l’epilogo più fastidioso ma se vogliamo anche quello più scontato. I due ischitani che si trovano tuttora sulla nave Costa Diadema trascorreranno la pasqua a bordo dell’imbarcazione da crociera senza poter fare ritorno a casa e riabbracciare i loro cari. Come è noto la nave, giunta a Piombino al termine di una serie di incredibili rifiuti ottenuti prima di trovare un porto disponibile, si presenta come una vera e propria polveriera, se è vero che delle novecento persone attualmente a bordo almeno 250 sarebbero positive al coronavirus, almeno stando all’esito dei test rapidi, che come da prassi consolidata hanno preceduto i tamponi.

Sulla Costa Diadema si trova anche un medico di supporto, ma mentre il medico di bordo ischitano potrebbe tornare a casa tra una decina di giorni, l’altro – un marittimo – dovrà prolungare inevitabilmente la propria permanenza a bordo dal momento che il suo è un ruolo indispensabile nel garantire il corretto funzionamento della nave.

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