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Voglio l’erba voglio, i mal di pancia di Massimo e Maurizio

ISCHIA. A pensarci bene, era un po’ di tempo che dal palazzo municipale di via Iasolino si respirava un’aria soporifera, al punto che presumibilmente mai in un passato più o meno recente era stata tanto soporifera la marcia di avvicinamento ad una seduta di consiglio comunale in cui pure va votato un argomento importante come il bilancio consolidato, che secondo alcuni “rumors” aveva creato non pochi problemi al responsabile di settore Antonio Bernasconi. Potenza anche del ritorno alla base da parte dei consiglieri comunali di Vivere Ischia (Pasquale Balestrieri, Carmen Criscuolo, Massimo Trofa e Maurizio De Luise) che hanno rafforzato gli ormeggi della “barca” del sindaco Enzo Ferrandino che a un certo punto vantava una maggioranza tanto risicata da rischiare di affondare da un momento all’altro. Rinforzate le redini, è chiaro che il cammino è proseguito almeno sulla carta decisamente in maniera più liscia anche se ogni tanto non manca qualche “pezzo di lavoro” che dimostra in maniera inequivocabile come davvero la politica sotto certi aspetti sia caduta ai minimi termini.

L’ultima indiscrezione è legata proprio ad un fatto accaduto nella mattinata di ieri, quando in municipio si è riunita la Commissione Edilizia. Agli atti dei componenti della stessa c’era la richiesta di concessione di un’area nella quale installare una sorta di chiosco bar in località Lido d’Ischia, all’altezza del cosiddetto Belvedere, non lontano dall’albergo della Aurum Hotels. Una domanda ed un progetto che portano la firma dell’attuale consigliere comunale Massimo Trofa, con il beneficiario che dovrebbe essere una persona a lui particolarmente vicina. Una pratica dinanzi alla quale tutti i componenti della commissione sono letteralmente “scappati” girandosi dall’altra parte e non sentendosela assolutamente nemmeno di prenderla in considerazione, ritenendo la cosa effettivamente più di un “azzardo”. Un atteggiamento di diniego e chiusura totale che certamente non avrà fatto piacere al geometra ancora oggi col cuore diviso a metà tra i due Ferrandino (Enzo e Giosi) ma che mostra in maniera inequivocabile come ognuno cerchi di spuntare quanto più possibile dall’esercizio della propria funzione pubblica. Insomma, il buon Massimo pare non l’abbia presa bene, ma l’impressione è che dovrà inghiottire il boccone amaro senza poter battere ciglio. Insomma, bisogna anche mettere in conto che qualche volta non si riesce a passare alla cassa e raggiungere l’obiettivo. E speriamo che la pratica per adesso “congelata” non torni d’attualità, altrimenti vorrebbe dire che da domattina ogni comune cittadino potrebbe chiedere l’installazione di un chiosco sulla pubblica strada.

Ma attenzione perché ci sono anche altre turbolenze a caratterizzare la marcia di avvicinamento al civico consesso. Come è noto il 31 gennaio scadono i contratti di tutti i funzionari, che il sindaco Enzo Ferrandino rinnova trimestralmente anche per tenere un po’ tutti sulla corda. Ma attenzione perché adesso in seno alla maggioranza potrebbe scoppiare un nuovo bubbone. Come è noto il gruppo Sciarappa avrebbe individuato in Mariarosaria De Vanna la figura professionale che dovrebbe sostituire Lisa Di Iorio, il cui contratto non è stato rinnovato in occasione dell’ultima scadenza. Ma c’è una novità dell’ultim’ora. Secondo quanto si apprende, il consigliere comunale Maurizio De Luise – costola dell’europarlamentare Giosi Ferrandino – si sarebbe recato nella stanza del primo cittadino chiedendo a gran voce il reinserimento nei ranghi della stessa Di Iorio. Minacciando, nel contempo, di passare tra le fila della minoranza se la sua richiesta non fosse stata esaudita. Ma a questo punto un interrogativo sorge spontaneo: perché il De Luise si è presentato da solo e non con l’intera delegazione di Vivere Ischia, visto che in questi casi l’unione fa la forza? Il sospetto, a questo punto, è che anche questo gruppo politico – come da più parti ventilato – possa essersi disgregato con Balestriere e De Luise da una parte (vicini a Giosi) e Carmen Criscuolo e Massimo Trofa dall’altra. Una circostanza, questa, che laddove confermato non potrebbe che regalare un ulteriore sorriso al sindaco Ferrandino, il quale avrebbe almeno la certezza di aver blindato un paio di consiglieri in più in modo tale da non avere più il timore di doversi preoccupare di un nuovo colpo di coda di un “quartetto” che già lo scorso anno per un periodo gli tolse il sonno. Ma il quesito resta in ogni caso: chi accontenterà il buon Enzo?

Gaetano Ferrandino

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