LE OPINIONI

IL COMMENTO Allevare mostri

Come si può sentire un genitore alla notizia che il proprio figlio, quello allevato con amore, con dedizione, abbia potuto togliere la vita ad una ragazza come Martina, per aver rifiutato un abbraccio e ad un ragazzo come Santo, ammazzato per una scarpa sporca. Puoi chiedere scusa a tutto il mondo ma non basterà mai, ad eliminare quel senso di colpa per la vita intera. Eppure anche questi genitori sono vittime, anche a loro hanno ucciso un figlio, quello figlio che non conoscevano. Mai avrebbero potuto immaginare che il figlio che al mattino va a scuola dando loro un bacio sulla guancia, un abbraccio sincero e magari chiede, “come stai?”, “mamma sei stanca?”, “papà ti voglio bene “, quel figlio che ha dimenticato di essere figlio per essere “ mostro”. E quello che ha fatto e’ irreparabile, dalla morte non si torna indietro, e quell’aria funebre aleggerà fra loro, gli camminerà accanto, per tutta la vita. Sento dire che, devono gettare via le chiavi, anche per questi genitori, ma diciamoci la verità, “ avrebbero mai voluto un figlio così?”, non credo proprio. E come può un genitore che ama incondizionatamente abbandonare un figlio che improvvisamente è diventato un mostro. Un mostro che andrà sicuramente rieducato in carcere, che quando rientrerà nelle sue facoltà si pentirà di quello che ha fatto, ma il problema resta un altro, come possiamo capire noi genitori che i nostri figli possono ammazzare come se fosse una cosa normale, per motivi così banali, uccidere per un abbraccio mancato, uccidere per una scarpa sporca, uccidere perché non sanno superare un rifiuto.

Nella vita, capitano tempeste che vanno affrontate, vanno superate, a volte si vince, a volte si perde, ma si guarda avanti, si fa esperienza, si diventa più forti, non si risolvono le cose fracassando il cranio alla ragazza amata, non è amore questo, è malattia, quella che avvelena il sangue e che esplode in violenza, che acceca, che trasforma un ragazzo appartenente tranquillo in una macchina mortale. Ma come si fa a capire un figlio cosa è essere capace di fare prima dell’inevitabile. E come può sentirsi un genitore a non aver compreso e a non aver dato il giusto sostegno ad un figlio che si è smarrito. E’ difficile essere genitori, a volte si sbaglia per troppo amore, gli concediamo troppo, li giustifichiamo troppo spesso, manchiamo nell’educare, ci sono “no” che aiutano a crescere, ci sono verità che vanno sbattute in faccia e che vanno accettate, ma pur di non contrariarli commettiamo errori. La verità è che stiamo crescendo figli deboli, che non sanno reagire ad un rifiuto, che non lo sanno accettare, e senza ragionare, agiscono d’impulso, usando come linguaggio, la violenza, quella più crudele, quella che spegne un sorriso e che ferma un battito per sempre.

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4 Commenti

  1. la prendo molto alla larga, molti dei problemi sociali, economici e di prospettiva della società in cui siamo sono i frutti abbondanti di una scuola pubblica che non ha mai funzionato, di amministratori che hanno avuto l’accondiscendenza di lasciare fare per il proprio interesse momentaneo e di generazioni su generazioni che hanno accettato l’illusione che con l’ignoranza si può convivere.
    Tutti probabilmente ci siamo fatti delle domande a un certo punto del cammino, e le risposte che ci siamo dati sono diventate il nostro destino. Probabilmente sembrerà un discorso senza senso, in questo caso tutto a posto, si va avanti alla buona e pazienza per le vittime

      1. Rosalba Dimeglio quelli ci sono sempre ma la gente vede una normalità che non ha niente di normale, e quella è tutta illusione

      2. Fabio G Good Io nn la vedo proprio la normalita’ …ma non la vedo neanche Nell altro estremo…dove vivo Io e’ Tutto talmente ” asettico” che mi sembra Tutto falso e plastificato.
        Che cos’ e’ la ” normalita’”?! Il Tutto dipende da tanti fattori.
        La vedo dura.

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