LE OPINIONI

IL COMMENTO Anche oggi si lavora domani

DI MAIRA MANCUSI

Mi chiamo Maira e sono una ragazza di 28 anni, animata da una gran voglia di lavorare e rendere felice chi mi è vicino. Ottimismo e buon senso mi hanno sempre contraddistinto. Gestisco da cinque anni il locale Porto 51, ubicato sulla riva destra del porto d’Ischia, insieme ai miei fratelli ed oggi a malincuore non sono a scrivere queste righe per promuovere un evento, un nuovo cocktail, un panino. No, oggi sono qui a dare voce a un disastro che davvero rattrista noi commercianti e residenti della riva destra. Troppe volte negli ultimi tempi, compreso nella giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr), l’ormai atavico fenomeno dell’acqua alta ci ha impedito e ci impedisce di essere messi nella condizione di svolgere il nostro lavoro con il risultato che siamo costretti a tenere chiusa l’attività. Insomma, oggi ho un solo obbligo, quello di dire ciò che è giusto fare. Ecco, il dilemma è proprio questo: cosa è giusto fare?

Di giusto, ahimè, non c’è proprio nulla. Piuttosti, ingiusto è svegliarsi con la paura di non poter lavorare, ingiusto è il silenzio, è vedere una madre non poter tornare a casa o con tutte le forze trascinare il proprio figlio sulle spalle nel timore che un’onda possa fargli del mare. Ingiusto è anche vedere un anziano che a 70 anni resta immobile con i piedi nell’acqua, terrorizzato, senza riuscire a raggiungere casa. Ingiusto è anche lo stato d’animo di una persona, di un dipendente, che perde motivazioni nel creare qualcosa di nuovo per l’azienda, in balia dell’incertezza sull’apertura o meno del locale. Ingiusto è vedere che il mio cliente provi paura a recarsi nel nostro locale e che magari l’idea dell’acqua alta possa invogliarlo a non venirci più.

E allora? Aspettate che quei pochi giovani rimasti sull’isola portino i loro sogni altrove e con essi anche il turismo? Ischia è una meta affascinante anche d’inverno, abbiamo un “parco giochi” nelle nostre mani, ma a quanto pare vogliamo tenere il varco chiuso. Un saggio diceva: “E’ buonsenso prendere un metodo e provarlo. Se fallisce, ammettilo con franchezza e provane un altro. Ma soprattutto, prova qualcosa”. E noi stiamo provando ogni escamotage, affinchè il nostro buonsenso non venga a mancare, ma da soli – credetemi – da questo tunnel d’acqua non troviamo una via d’uscita. E allora rompiamo questo silenzio. Ecco, oggi i miei pensieri sono come le onde che vedo da quella porta: vanno, vengono, s’infrangono, svaniscono.

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