IL COMMENTO Avere le idee chiare su “etnia” e “razza”

Ho l’impressione, anche in virtù di un recente fatto di cronaca relativo alla Graziella 2023 di Procida, che parecchi nostri compaesani non abbiano le idee troppo chiare sul concetto di “etnia” e di “razza”. Spesso se ne parla a vanvera senza rendersi conto che questi due concetti sono stati alla base di gravissime tragedie a carico dell’umanità, perpetratesi nel corso dei secoli. Appena cinquanta, sessanta anni fa in Italia il concetto di razza era preso molto sul serio e codificato con regole e disposizioni precise. Oggi sappiamo che era tutta una grossa bufala, ma all’epoca ci credevano la maggioranza degli Italiani, anche perché queste teorie erano supportate dal fior fiore degli scienziati italici. L’avranno fatto per convenienza, per arrivismo o semplicemente per obbedire al”padrone” non siamo in grado di dirlo, ma comunque l’hanno fatto. Solo pochi si rifiutarono di aderire al cosiddetto “Manifesto della razza”. Oggi queste cose ci fanno sorridere, ma all’epoca la situazione razziale veniva presa molto sul serio. E le conseguenze di questa “filosofia della razza” furono devastanti.Immaginatevi che dalla sera alla mattina dei capifamiglia perdono il posto di lavoro, giovani, ragazzi e bambini non possono più andare a scuola solo perché di un’altra razza, quella ebraica.
Mettiamoci per un attimo nei panni di questa gente. Deve essere stato terribile, ad esempio, dire ad un bambino di cinque, sei anni perché non può più andare nella stessa scuola e perché non può frequentare più gli amichetti. Bisogna riconoscere che questa idea razzista dell’etnia è molto antica e affonda le sue radici nei secoli indietro. I primi ghetti per gli Ebrei, vale a dire dei posti dove dovevano vivere loro soli ed isolati dal resto della comunità, vengono creati a Venezia. Poi si espansero per tutta Europa. Ma perché quasi tutti ce l’hanno con gli Ebrei? Bella domanda! Non sono convito appieno della risposta, ma questo risentimento antiebraico è un dato di fatto. Anche la Chiesa ce l’aveva con loro, ufficialmente perché erano i responsabili della morte di Cristo. Basti pensa che sono appena pochi decenni che è stata tolta dalla liturgia del Venerdì Santo l’espressione “perfidi Giudei”. Dovete pensare che anche nella sonnolenta Procida, una nostra compaesana, per giunta incinta, era fatta oggetto di sputi addosso quando camminava per strada per il solo fatto di avere sposato uno “sporco Ebreo”. E questo accadeva appena sessanta, settanta anni fa, Perciò, vi confesso, ho paura! Ora lasciamo da parte gli Ebrei e parliamo di fatti più recenti e più vicini a noi. Io tremo che queste manifestazioni razziste possano tornare. Io mi immaginola situazione razziale come una pentola a pressione che possa scoppiare da un momento all’altro. Mi faccio coraggio pensando che la gente, a parte alcuni illusi “malati ‘e fantasia”, abbia superato certe ideologie barbare. Forse mi voglio illudere, ma le reazioni violente del pubblico contro certe affermazioni e certe vignette di questi ultimi giorni, mi fanno ben sperare.