IL COMMENTO Avviso ai naviganti: ricordatevi che…
Per tutti gli operatori turistici, gli imprenditori del turismo dal più piccolo al più grande, ricordatevi che la stagione turistica non è solo quella dove si incassa, ma la stagione turistica dovrebbe iniziare quando chiudete le attività per progettare il nuovo anno sperando che sia migliore. Ma nell’anno in cui si tocca con mano il calo delle presenze, qualche domanda me la farei, a prescindere dal Covid e dalla frana dello scorso novembre. Sono tante le cose che non vanno, forse troppe. In primis, non è concepibile che i sei sindaci non si siedono periodicamente ad un tavolo comune per delle scelte necessarie. Ognuno va per conto suo e il degrado avanza ovunque siamo ormai Ischia è considerata l’isola dei cafoni, dei mao mao, la succursale di Villaggio Coppola. Non è mai esistito un ufficio stampa comune dove filtrare le troppe notizie negative, nelle località turistiche a noi vicine, lo fanno da anni per non creare un danno all’immagine, mentre noi siamo specialisti del settore. Da noi non esistono limiti al peggio, abbiamo perso tutto, non siamo più ne’ carne e né pesce. Non siamo un’isola per vecchi ma nemmeno un’isola per giovani, non siamo attrezzati per i bambini, abbiamo tra le migliori acque termali al mondo e non sappiamo sfruttarle. Proveniamo da una cultura contadina ma con l’avvento del turismo, è stato più semplice abbandonare le campagne, invece di farne un punto di forza del nostro modo di fare accoglienza. Non abbiamo più identità, ingoiati dalle troppe macchine, pochi parcheggi, tranne che per ZiZi, non c’è una mobilità alternativa, tabelloni pubblicitari ovunque, insegne al neon e brutture simili ormai hanno sostituito le ceramiche, il ferro battuto oppure il legno, ed è una modernità che non ci favorisce, anzi ci danneggia. Il Covid ormai è alle spalle ma sia il parco termale del Castiglione che al Negombo c’è ancora il posto assegnato ma non per motivi sanitari, ma per guadagnarci di più, poi si lamentano che sono vuoti, ma se uno paga un ingresso, vuole sentirsi libero di occupare un posto che gradisce di più, naturalmente se libero, vendono ombrelloni a non meno di trenta euro, con l’acqua sporca, e non si preoccupano che i clienti non possono fare il bagno, ma cosa vendete?
Ischia ha bisogno di un depuratore, se ne parla da tempo, ma fino a quando ci sono gli imbecilli che comunque pagano, nessuno se ne frega, invece di lottare per le cose che ci hanno promesso da anni, ma sono ancora un miraggio, eppure le strutture ci sono, vuote però! Basta adesso! Vogliamo l’acqua cristallina, il meraviglioso mare di Ischia, quello che si trova a San Pancrazio, alla Scarrupata e dove non scaricano a mare. Finita la stagione turistica invece di poltrire, andate a vedere il qualche cassetto giace la pratica per i depuratori. Iniziano a circolare ovunque turisti e non, indegnamente svestiti e mi fermo qui, perché ad Ischia vige la regola del liberi tutti. Nutro ancora un barlume di speranza, spero solo che non sia pura illusione.
Tutto vero, sono più di 20 anni ormai, che ho rinunciato a fare le vacanze ad agosto a Forio, perché la bolgia e la cafoneria del turismo locale mi ha letteralmente disgustato.
La semplicità ruspante dei viaggiatori e la natura incontaminata dei luoghi, ha ceduto il posto a vacanzieri arricchiti e caciaroni, assetati di cemento e rumore, che hanno devastato tutto il territorio e corrotto gli isolani.
Irrimediabilmente? Questo lo scopriremo nei prossimi due anni…
Il discorso “giovani o vecchi” è una falsa lettura, perché non è questione di età ma piuttosto di mentalità della gente: giovani vecchi o vecchi giovani, dipende tutto a cosa si punta!
Per ora questo calo è solo benvenuto, e bisognerebbe coglliere l’occasione per darsi un cambio di direzione, ora o mai più…