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Aic Campania Trovato: «E’ ora di riscrivere le regole per il bene dei calciatori e del sistema»

Antonio Trovato è intervenuto in diretta streaming con il collega Franco Pitaniello di UserTv ribadendo i suoi concetti sui rimborsi spesa in Eccellenza e Promozione, sull’obbligo degli Under e sulla ripresa dei campionati da concludere anche in estate. «Una delle proposte dell’Aic delle quali ho sempre parlato anche in Consiglio Direttivo è quella di portare gli accordi economici anche in Eccellenza e Promozione, come rimborso spese fino a 10.000 € che con le norme vigenti sono esenti da tasse. Quindi di dare uno strumento ai calciatori ma soprattutto uno strumento di fair play che spesso ho cercato di far capire ai presidenti. Ci sono tante società di presidenti perbene che ogni anno allestiscono squadre con il loro budget reale contro quelle società furbe che promettono rimborsi a giocatori che poi sanno di non rispettare. Così come accade in Formula 1 che cosa succede? Squadre che partono avanti ed altre che partono da dietro. Questo non è corretto in questi campionati importanti con piazze blasonati. Sarebbe ora di riscrivere le regole sia per il bene dei calciatori ma soprattutto del sistema». In merito all’obbligo dei 3 under dichiara:

«Questo è un altro dei punti che va rivisto. Il concetto dell’obbligo degli under – aggiunge Trovato – esiste da 10 anni e quando è nato si pensava di formare i giovani. Oggi purtroppo si è rivelato fallimentare perché oltre ad illudere ed essere utilizzati solo per gli anni che sono under, ci ritroviamo tanti ragazzi classe 99 e 2000 considerati vecchi dal sistema. Tante società con il concetto di essere obbligate ad avere 3 in campo, altri 3 in panchina e qualcun altro in organico cosa succede. Che dietro questo concetto dell’obbligo gira un mercato dove tanti mediatori e procuratori mettono sotto ricatto le società. Non diventa più una formazione per i giovani e un costo automatico per le casse delle società. Quindi bisogna diminuire da 3 a 2 under. La crisi che si andrà a creare comunque costringerà le società a rivolgersi ai giovani bravi, tipo i 99 ed anche i 98. Questi ragazzi non trovano spazio con queste regole dalla D alla Promozione, quando queste categorie devono essere da gavetta per i ragazzi per poi magari salire di categoria».

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