LE OPINIONI

IL COMMENTO Dalla citta’ metropolitana all’europa Per un diverso civismo stradale

Il Convegno all’Hotel Manzi di Casamicciola sulla Sicurezza Stradale, di cui Il Golfo vi ha ampiamente reso conto,è stato un successo. Ed è emblematico che il successo si sia verificato in una storica piazza di quella Casamicciola che ha tanta voglia di rinascere, ancora una volta, come la Fenice dalle ceneri ( del terremoto). Uno scatto di reni, una prova di orgoglio, che abbraccia l’isola, la Città Metropolitana, fino all’Europa, dove Ischia ha inviato un proprio rappresentante con un grande carico di responsabilità. Si spera che da qui parta una voce sola per un coro che canti l’inno della sicurezza stradale. Lo diciamo con convinzione e con passione, senza retorica e con un pizzico di orgoglio per il ruolo svolto da questo giornale. Basti sottolineare un dato: il Sindaco di Lacco Ameno Pascale ha pubblicamente dichiarato che , su delega degli altri Sindaci isolani, aveva l’incarico di richiedere al Prefetto la convocazione di un tavolo tecnico per un confronto tra tutti gli organi interessati, sul problema della sicurezza stradale. Cosa che Pascale aveva fatto, ma senza successo. C’è voluto Gino Mattera , per tutti “Il Direttore”, forse proprio in virtù della sua doppia qualità di imprenditore e uomo di scuola, per allacciare e tessere le fila di questo Convegno che mette un punto fermo al grave problema della sicurezza stradale.

Il punto fermo è: d’ora in poi nessuna delle autorità in campo ha più alibi. Non lo ha la Scuola, chiamata ad una sensibilizzazione ed educazione civica senza precedenti e la Scuola, presente al Convegno, ha risposto all’appello. Non lo hanno i Sindaci, chiamati a convogliare i loro sforzi in un’azione unitaria ed uniforme sul territorio isolano. Non lo hanno le Forze dell’Ordine, che pure hanno incassato il riconoscimento e ringraziamento pressochè unanime dei presenti, Non lo ha il rappresentante isolano nel Parlamento Europeo Giosi Ferrandino. Non lo ha il senatore De Siano, né Maria Grazia Di Scala, consigliera regionale. Tutti dovranno fare la loro parte, riascoltando il grido di dolore, elevatosi nella sala, dei parenti dell’ultima giovanissima vittima della strada. Chi, in questo momento, non ha bisogno di alibi, in quanto mossosi tempestivamente, è il Sindaco della Città metropolitana De Magistris che, smentendo il luogo comune – in cui io stesso a volte sono caduto – di un Sindaco extra istituzionale, un po’ populista e capopolo, ha dimostrato di saper essere “ Il Sindaco dei Sindaci” ( per l’appunto “metropolitano”) rispettoso della democrazia e delle corrette relazioni istituzionali. Basti dire che ha rinunciato ad eventuale distribuzione clientelare delle risorse (captate grazie alla sua lotta legale per l’utilizzo di “ fondi vincolati”), riservando equamente ai 92 Comuni metropolitani 100 euro a testa per abitante. De Magistris ha fatto di più, comprendendo le difficoltà di organico e progettuali dei Comuni, si è detto disposto a mettere a disposizione lo staff tecnico metropolitano, a partire dal consigliere delegato Raffaele Cacciapuoti per arrivare ai capi dell’Ufficio Tecnico ed Amministrativo ing. Sarno e Maurizio Bertolotti, per la redazione dei progetti. Giosi Ferrandino, da parte sua, ha invocato la creazione sull’isola di un Unico Ufficio Progettuale per intercettare i Fondi Europei.

Ma Giosi può fare di più: in qualità di componente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo, può sviluppare la conoscenza delle moderne tecniche e metodiche di moderazione del traffico ( MDT), così come si sono affermate nei Paesi all’avanguardia in Europa. Ci vuole un vero e proprio Piano Marshall per la Sicurezza Stradale, ad Ischia come nel resto d’Italia ed Europa. Non a caso parliamo di Piano Marshall, che nacque nel 1947 ,come “ European Recovery program”. Per questo Piano ci sono i fondi, il denaro, la materia prima, ma dobbiamo aggiungerci l’anima e la competenza, la conoscenza degli studi e delle soluzioni già adottate altrove. Col Convegno di Casamicciola, una prima grande e solida pietra è stata messa. Adesso tocca a tutti gli stakeholders continuare la costruzione dell’opera, affinché quella pietra divenga la pietra miliare di un nuovo stile di vita sull’isola, un nuovo civismo stradale, dove la follia della velocità e il totem della “ macchina” vengano deposti e sostituiti da valori che privilegino la vita sulla morte.

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