IL COMMENTO Gli autovelox? Un buon inizio, vanno difesi
DI GIACOMO PASCALE
Trovo assolutamente stucchevole il dibattito che si sta sviluppando sull’isola relativo all’opportunità o meno di installare gli autovelox. Non commento le scelte di chi sostiene determinati concetti, ma trovo però paradossale che si possa essere contrari a prescindere a questi dispositivi. Il nostro anello stradale è storicamente rimasto lo stesso ma le vetture di rimando sono cresciute a dismisura. L’autovelox non va difeso, magari, ma di sicuro è un deterrente da cui partire per limitare la velocità: qui vengono rilevati veicoli che viaggiano addirittura oltre i 100 km orari, credo che la loro installazione possa mutare anche le nostre abitudini, altro che fare cassa! Troppo spesso abbiamo pianto giovani vite vittime della strada e appare chiaro che qualcosa bisogna pur fare. Ma, ribadisco, serve prima di tutto una rivoluzione culturale che ci faccia capire che non possiamo rimanere impassibili dinanzi a quanto accaduto e ci auguriamo non accada ancora.
Le polemiche non mi scalfiscono, personalmente non arretro di un centimetro e dico di più: non appena la Città Metropolitana avrà completato l’iter per quanto riguarda le valutazioni del caso, a Lacco Ameno installeremo un secondo autovelox sulla Circumvallazione che spesso diventa una pista da Formula 1. Voglio ricordare anche un altro aspetto: l’isola ha subito negli anni, o meglio nei decenni, una urbanizzazione non controllata. Di fatto ci sono tantissimi varchi che sbucano sulla pubblica strada, spesso le carreggiate sono utilizzate a mo’ di parcheggio e così la strada stessa si restringe, il nostro modo di guidare è quello che è, insomma questa miscela messa insieme crea una pericolosità difficile da frenare in tempi brevi. Inutile continuare a pensare di costruire parcheggi, ormai esistono tre macchine per ogni nucleo familiare. Ecco perché va immaginato un progetto di mobilità alternativa alle macchine, occorrono dai tre ai cinque anni ma siccome le disgrazie non aspettano i nostri tempi è chiaro che vanno adottate iniziative capaci di limitare i danni sin da subito, senza perdere altro tempo. Fin qui sono state fatte solo chiacchiere, adesso che si introduce uno strumento in grado di farci limitare la velocità c’è chi la pensa diversamente.
* SINDACO DI LACCO AMENO