IL COMMENTO Gli esami non finiscono mai
DI CHIARA CONTI
Lo diceva anche il grande Edoardo, gli esami non finiscono mai. Devo ammetterlo: rispetto a quando l’ho sostenuto io, molti anni fa , oggi l’esame di Maturità è decisamente cambiato. Più prove scritte, il colloquio multidisciplinare e poi il meccanismo dei crediti: ancora, si dà molto peso a quanto si è studiato durante gli anni precedenti. Ma è meglio adattars, meglio andare oltre. Tempo fa é uscito un simpatico libretto: “Promosso! Manuale di sopravvivenza all’esame di maturità”, curato e pubblicato da Mondadori. Fin dall’inizio, si sdrammatizza: “Ciao, sono il tuo navigatore. Tra poco, pochissimo (troppo poco) sarai lì, seduto in un banco che non è nemmeno quello di sempre, spalle gobbe e mani sudate, di fronte a un foglio bianco. Protocollato”. Già: chi non ricorda quell’orrenda sensazione di vuoto, le ginocchia che cedono, i 40 gradi nell’aula? “Abbiamo cercato di raccogliere i consigli pratici più utili agli studenti, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto psicologico” dice Marta Ferrucci, una delle curatrici del manuale. “Tenendo conto di un dato: quel che fa più paura è il colloquio, che terrorizza il 42 per cento dei candidati. A seguire, la prima prova scritta”. L’obiettivo è arrivare, non dico rilassati, ma almeno consapevoli. E rinunciare alla frenetica ricerca delle tracce del tema: impossibile trovare quelle vere. Per affrontare l’esame di maturità é necessario chiedersi: cosa significa maturità ?
Vorrei che ai ragazzi i prof insegnassero a vivere. Sciascia, Ungaretti, versione di greco che neanche i prof decifrano, non sono fondamentali. Essere maturi per me significa saper vivere, sapersi comportare,aiutare gli amici .Saper leggere la realtá,sapersi proiettare verso il futuro. Vi chiederete: allora la Scuola non serve? Niente affatto,,solo studiando il passato potrete capire e cavalcare il futuro. Un consiglio per l’orale? Qualsiasi domanda, parlate di voi, dei vostri sogni, parlate di Dalla Chiesa, di Falcone, di Borsellino, degli uomini coraggiosi che sono morti per i loro ideali, di un vostro prof..o della vostra maestra che tanto vi amato. Insomma, non abbiate remora alcuna: parlate di voi senza timore
E adesso eccovi dei consigli, cinque punti per affrontare al meglio quel che resta del vostro esame.
1 Sfruttare al massimo il tempo che resta, organizzando lo studio. Fondamentale una tabella di marcia, divisa in tappe, con un orario di lavoro giornaliero che preveda l’alternanza tra materie pesanti e leggere.
2 Scegliere una tesina originale. La tesina è un biglietto da visita, fondamentale per rompere il ghiaccio. Meglio non scegliere un classico come la Seconda guerra mondiale. Una volta individuato l’argomento, farsi una mappa concettuale per collegare le materie.
3 Evitare come la peste il copia/incolla. Ai miei tempi c’era il Bignami, ora il ctrl+c/ctrl+v: uguale. I prof non sono scemi, vi beccano di sicuro.
4 Non arrampicatevi sugli specchi: può essere controproducente, rischiate in infilarvi in un vicolo cieco. Meglio lasciar perdere.
5 No a sonniferi o tranquillanti. Sono pericolosi. Aiutatevi con lo yoga, con esercizi di respirazione che vi aiutino a ritrovare la calma persa. Al massimo,
Nb la notte prima degli orali……dormire. In bocca al lupo, ragazzi. E buona vita a tutti voi.
DIRIGENTE SCOLASTICA