LE OPINIONI

IL COMMENTO Gli occhi dei bimbi, oltre la cecità del mondo

Le pagine dei giornali sono sempre piene di notizie terrificanti, alcune delle quali anche difficilmente accettabili. Drammi, tragedie ed emergenze con le quali, invece, bisogna fare i conti, quotidianamente. E il mestiere del cronista è senza dubbio quello di raccontare i fatti, così come sono. La ricerca di buone notizie è sempre più difficile. E spesso manca anche la volontà di andarle a cercare. Poi, però, ci sono alcuni eventi che attirano la nostra attenzione e che, per fortuna, trovano anche un minimo spazio sulle pagine dei giornali e nei palinsesti delle Tv. E non è peregrina l’idea di mettere in relazione i grandi eventi che caratterizzano la politica estera, con quanto accade a due passi da casa nostra e che vede, come protagonisti, semplicemente dei bambini. In questi giorni oltre 80 alunni, di due scuole del territorio dei Campi Flegrei, hanno partecipato ad una kermesse letteraria, denominata “Mare Fest”. Una manifestazione che anche il Golfo ha documentato, con servizi e foto. Nulla di particolarmente diverso, rispetto a tante iniziative promosse sul territorio, se non fosse che la maggior parte di quei bambini sono non vedenti o ipovedenti. Piccoli angeli che vivono nel buio, per i quali la sfida di ogni giorno è sentirsi uguali agli altri bambini, vivere le stesse emozioni, rendersi conto, come tutti gli altri, di quanto sia bello vivere in un territorio così ricco di bellezze naturali, di storia, di archeologia e di mare.

A questi bambini è stata data una grande opportunità, quella di “vedere” oltre gli ostacoli che la vita gli ha messo avanti. Hanno potuto toccare statue e monumenti, oggetti e reperti, hanno ascoltato la spiegazione di docenti e accompagnatori e si sono sentiti esattamente come i loro compagni. Tutti con t-shirt bianche e cappellini blu, scarpette da ginnastica e tanto entusiasmo, per vivere un’esperienza davvero unica. E allora il riferimento ai fatti che accadono nel mondo, quelli che riempiono le prime pagine dei giornali e che spaventano proprio tutti, viene spontaneo. Perché c’è un mondo fatto dai grandi, dai ricchi, dai potenti e da chi ha il privilegio e l’onere di decidere della vita di tutti, che è cieco, che non vede, che vive nel buio più fitto, molto più fitto di quello dal quale, quei bambini cercano disperatamente di uscire. Perché è cieco chi paventa anche soltanto lontanamente il ricorso alle armi nucleari, è cieco chi fomenta violenza, chi rinnega ogni strada che porti alla pace. Ed è cieco anche chi fa della politica uno strumento di interesse, di scontro, di mancanza di prospettive e di strategie in grado di andare incontro alle esigenze della comunità. Sul giornale di domani sarebbe bello trovare gli occhi vivi e pieni di luce dei bimbi che hanno visitato il parco archeologico dei Campi Flegrei, senza poterlo vedere ma avvertendo, attraverso il contatto con le mani, tutta la sua magnificenza. Per una volta sarebbe bello accendere la luce di questi occhi che non vedono e spegnere, per qualche ora, gli sguardi infidi di chi ha smesso, da tempo, di guardare lontano.

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