IL COMMENTO I lanzichenecchi a Ischia

DI LUIGI DELLA MONICA

Fanterie mercenarie tedesche costituitesi nel sec. XV in antagonismo con le famose fanterie svizzere, anch’esse organizzate secondo l'”ordinanza”, e di grande importanza per lo sviluppo posteriore della fanteria moderna. Il nome primitivo di questi armati era Landsknecht, che letteralmente significava “servo del paese” o “milesprovincialis”, e veniva dato al servitore del cavaliere (Reiter) del quale governava il cavallo e che seguiva a piedi…furono i tristi eroi del barbarico sacco di Roma (1527) – Fonte Encicopledia Treccani.

A leggere questa definizione sembra di essere di fronte ad un errore storico antropologico del Sig. Elkann. Degno di menzione giornalistica il suo breve viaggio in treno alta velocità Roma-Foggia, senza aver provato la tratta marittima Ischia-Napoli la domenica pomeriggio dalle ore 17 fino alla sera. Con ciò voglio significare che proprio nulla di tedesco, svizzero o stato servile hanno i giovani segnalati dal papà del Presidente FCA, così come i passeggeri della domenica ischitana, “mordi e fuggi”. È triste dirlo, ma i signori, i cavalieri di cui Elkann vorrebbe presumo far parte, non sono loro i “padroni”, poiché l’ordine si è completamente sovvertito. Il fido papà Elkann, genero del compianto Avvocato Gianni, se pur disturbato ha potuto leggere il suo giornale in inglese e contemplare Proust in francese, ma a salire su di una nave traghetto, ripeto la domenica pomeriggio da giugno a settembre di ogni anno, si rischia il colpo di calore per la ressa umana, mentre su di un aliscafo lo shock ipotermico per l’aria condizionata regolata a bassissime temperature. Di recente il regista e scrittore Enrico Vanzina ha segnalato la sua indignazione per una fila stressante sotto il sole nell’atto di aspettare l’imbarco verso Ischia. Tutta una bolla di sapone, polemiche e mormorii sedati e sopiti.

Nessuno ancora leva gli scudi e si indigna sull’isola per i minori abbandonati a tutte le ore nel centro abitato a fare o non fare schiamazzi, poco importa, basta che i loro papà o mamme siano al ristorante a spendere e che per levarseli davanti gli elargiscano 100 o 200 euro a testa da distribuire ai vari esercenti lungo la strada (gelati, caramelle, panini, bibite rigorosamente lanciati dopo il consumo alla rinfusa nei cestini della spazzatura). Nessuno protesta o contesta se ad esempio su di un lido si vede il prezzario di un ghiacciolo venduto anche 2 euro: che importa, è la stagione, per cui si deve recuperare il COVID, oppure che la benzina superi i 2 euro a litro. Regna una ostinata rassegnazione, imperano il silenzio e l’indifferenza. Eppure la recente visita della Commissione Europea, promossa dal Sindaco neo eletto di Casamicciola Terme ing. Giosi Ferrandino ci ha ammonito ad evitare la massificazione del turismo. Sordi che non vogliono sentire. Ed anche ciechi che non vogliono vedere, come se dopo 40 anni che l’isola viene aggredita dai padroni lanzichenecchi affiliati ai clan camorristici non si avesse l’occhio allenato a distinguere fra il napoletano\campano per bene – credetemi su un milione e duecentomila abitanti sono appena 5 mila i camorristi e le loro famiglie – e la faccia cosiddetta “tagliata”. Così grazie alla mirabile attività di controllo del territorio della Questura di Napoli, mercede del Commissariato di Ischia diretto dal vicequestore dott. Ciro Re, ti appare dal nulla un lanzichenecco padrone che mangiava al ristorante come noi tutti.

L’iniziativa giornalistica di Elkan è profondamente irriguardosa per aver discriminato le condizioni sociali dei suoi compagni di viaggio ed incostituzionale, perché ghettizza persone in base al dato culturale, senza fare minimamente menzione al fatto che egli da membro di una delle famiglie più ricche del pianeta ha potuto studiare due lingue e frequentare le università più prestigiose del Mondo, al pari dei suoi figli. Quei giovani chiassosi e ruspanti, che certamente non meritavano plausi per la loro invadenza e scostumatezza, sono stati ignare vittime di una strumentalizzazione e diventati segno emblematico del perché la sinistra storicamente ha fallito. Invito il lettore a non definirmi superficialmente destroide o filo Meloni: quanti si dolgono e flagellano della vittoria di quest’ultima devono fare un secolare o millenario “mea culpa”, per avere illuso queste marmaglie, questi esponenti del popolino che votando a sinistra, votando per l’ecologia, si sarebbe risolta la disuguaglianza sociale, combattuto il cambiamento climatico e tenuto a freno il patronato capitalista. Invece, nel 21^ secolo, ti accorgi che una famiglia di prenditori della Cassa Integrazione Guadagni o degli sgravi fiscali per l’implementazione di fabbriche automobilistiche al Sud, è la stessa che si fa beffa dei consumatori di quelle automobili proletarie, che dovevano essere acquistate a tutti i costi; la stessa che dietro le quinte della regia europea ammonisce che nel 2035 le auto di vecchia costruzione, pagate con sudatissimi finanziamenti dai peonesdel treno, dovranno essere tutte rottamate. Tranquilli a Ischia non vi è il rischio della ressa di quelle autovetture dei lanzichenecchi, perché vi è il divieto di sbarco per i residenti in Campania. Quest’ultima scellerata misura non è mai stata estesa a tutti i veicoli, indifferentemente dalla regione o nazione di provenienza, perché non si può investire nei parcheggi a lungo termine entro il porto di Pozzuoli o di Napoli Porta di Massa: si darebbe noia agli armatori; altrettanto si darebbe noia ai taxisti conduttori di mega pulmini, perché l’ape calessino è piccolo e privo di aria condizionata, superato…

Nessun isolano poi osa interessarsi della creazione di un albergo diurno o notturno per i residenti provenienti da aeroporto e\o stazione ferroviaria dopo le 22 sempre all’interno dello scalo di Porta di Massa, perché ci devono pensare gli altri, la Regione, lo Stato, il Padre Eterno… Ecco che questa indolenza, questa dabbenaggine dà vita ai vari articoli dispregiativi dei Vanzina di turno (anche se la sua presenza è stata motivo di orgoglio per l’isola, ma il caso montato è stato un tantino esagerato) o degli Elkan che guardano “la pagliuzza nell’occhio altrui, senza badare alla trave infissa nel proprio”- ops ho invocato Gesù  Cristo, ma credo che il secondo vip citato si senta un suo pari. Il problema non è combattere le persone maleducate o sgraziate, ma è impedire a monte il loro sbarco sull’isola. I mezzi repressivi dello Stato sono assolutamente efficienti e draconiani (un Commissariato, una Compagnia di Carabinieri e di Guardia di Finanza, un Circomare e tre Locamare, un Distaccamento Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali), 13 postazioni autovelox per “beccare” gli indiani Sioux “Piè Pesante”. Circa due settimane fa sotto il mio palazzo in Ischia Ponte ebbi modo di dare delle indicazioni a due turisti romagnoli interessati alla Baia di Cartaromana: erano disorientati ed incerti, ma per qual motivo? Inesistenza del coordinamento fra offerte di servizi turistici, concorrenza sleale fra i vari operatori, gelosie di paese, campanilismo, improvvisazione e talvolta prezzi corrispettivi ingiustificatamente elevati, che allontanano il turista c.d. d’elite, incentivando il maleducato, lo scostumato o il delinquente lanzichenecco, il quale per il piacere di sentirsi signore e padrone a Ischia, data la convulsa e macroscopica offerta, paga in silenzio qualsiasi cifra. Questa virtù di pagare in silenzio è avvenuta per decenni con la compiacenza degli isolani ed il silenzio degli amministratori elettivi a caccia di voti. Rendiamoci conto che l’isola deve respingere all’origine questi lanzichenecchi, non attrarli e per conseguire questo risultato bisogna fare ammenda del passato.

* AVVOCATO

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