LE OPINIONI

IL COMMENTO I nuovi equilibri nell’Arcipelago Campano

Stanno cambiando gli equilibri tra l’isola d’Ischia e le altre due isole ( Capri e Procida). E, nel contempo, stanno cambiando gli equilibri tra i sei Comuni dell’isola d’Ischia. La cosa potrebbe essere giudicata come normale concorrenza tra località ad alto interesse turistico, che si impegnano a far meglio delle altre. Non è invece un fatto normale e positivo se gli squilibri (o nuovi equilibri) sono determinati dagli errori e dai ritardi clamorosi di Ischia rispetto alle consorelle e del Comune d’Ischia rispetto, ad esempio, a Forio. Fatta questa premessa di ordine generale, andiamo nei dettagli. Pochi si sono accorti che l’isola è terribilmente indietro in quello che dovrà essere un fondamento della rivoluzione digitale della Pubblica Amministrazione. Parliamo dell’Anagrafe dei Residenti (ANPR), costituita nel 2005 presso il Ministero dell’Interno. Ad oggi, su circa 8000 Comuni italiani, sono 5.662 i Comuni allacciati a questa rete, che è essenziale per qualsiasi studio statistico demografico, per qualunque controllo ed anche per la lotta all’evasione e dà, per esempio, la possibilità ad un residente di un Comune di ottenere un certificato di residenza, stato civile, esistenza in vita, presso un qualsiasi altro Comune dove momentaneamente il richiedente domicili. Anche ai fini sanitari e di prevenzione di epidemie, come quella che stiamo affrontando, l’Anagrafe digitale può essere strumento estremamente utile e rapido.

Ebbene, mentre Capri (codice Istat 063014) e Anacapri (codice Istat 063004) sono già attrezzati per tale anagrafe, non lo è Procida e non lo sono ben cinque Comuni dell’isola d’Ischia; fa eccezione solo Forio ( codice Istat 063031), a cui va dato atto, ma mi chiedo come mai Francesco Del Deo, anche in qualità di Presidente dell’Ancim, non solleciti gli altri Comuni isolani ad adeguarsi. Sul fronte culturale, mentre il Comune d’Ischia si è fermato alla soglia di una mera dichiarazione d’intenti per proporre la candidatura a Patrimonio Unesco , Procida, con intelligenza e tenacia, procede verso la nomina di Capitale della Cultura 2021. E se è vero che, nella brevità dei tempi, ha trascurato qualche passaggio democratico per il Consiglio comunale, suscitando la reazione del Vice Presidente Maria Capodanno, sta tuttavia coinvolgendo le altre isole minori a sostegno della candidatura e della messa a punto ( con un apposito Think tank) di un dossier convincente. Azzeccato il titolo della campagna promozionale della candidatura: “Procida immagina”. Il problema è che, al contrario, l’isola d’Ischia non ha più immaginazione ed è sempre più relegata in una routine quotidiana fatta di passi, spesso sbagliati e mai preventivamente e democraticamente verificati con la base. Ma Procida ha fatto di più, ha voluto anche dimostrare che si possono adottare deliberati semplici che non hanno costi ma che possono ugualmente produrre avanzamenti civili della collettività e di chi la rappresenta nelle istituzioni.

Su iniziativa, infatti, dell’assessore Rossella Lauro, la Giunta comunale procidana, giorni fa, ha approvato il “ Manifesto della comunicazione non ostile per la politica”, in dieci punti. Tale manifesto punta ad improntare il dibattito civile e politico su un binario di concretezza, correttezza e moderazione di linguaggio Nell’isola d’Ischia e in particolare nel Comune d’Ischia, gli amministratori disdegnano ogni collaborazione di Think thank, si lamentano se trasmissioni televisive, come quella condotta da Alberto Angela, esalta la storia culturale di Capri, legata in particolare all’impero romano, senza per questo fare nulla per valorizzare la nostra storia legata alla colonizzazione greca che toccò, per prima, la nostra isola. Ricordiamo che, nell’assoluta disattenzione e sottovalutazione degli amministratori isolani, il Cratere del Naufragio del Museo di Pithecusae fa bella mostra, nell’ambito di Thalassa, fino al 9 marzo, presso il Museo Archeologico di Napoli e che dal 6 dicembre al 29 marzo 2020 è esposto, ai Musei Vaticani, il Sarcofago di Bethesda, smurato da un architrave dell’Episcopio di Ischia e che, insieme ad un altro riveniente dalla Basilica di S.Pietro e la riproduzione di un terzo sarcofago, affisso sulla facciata della Cattedrale di Tarragona in Spagna, costituiscono preziosi e rari esemplari di arte paleocristiana. Abbiamo appreso che Ischia parteciperà ad importanti Fiere Turistiche Internazionali (Berlino,Mosca,Londra,Cannes); ci ricorderemo, in tali occasioni, di divulgare e valorizzare il nostro patrimonio culturale?

Altra distanza tra Capri e Ischia, a vantaggio dell’isola azzurra ,l’abbiamo misurata a proposito del diverso atteggiamento tra albergatori di Capri e albergatori di Ischia. Mentre quelli di Ischia si soffermano solo su quello che considerano il maggior ostacolo per l’incoming turistico verso Ischia: i trasporti marittimi, Federalberghi dell’isola di Capri, presieduta da Sergio Gargiulo, lamenta invece le condizioni di assoluto degrado del Molo Beverello, tra rifacimento, lavori in corso ed accumulo di immondizia, che è il primo biglietto da visita e deterrente per i turisti in arrivo, a causa delle condizioni igienico sanitarie in cui attualmente il molo versa. “ Siamo in emergenza sanitaria, all’estero disegnano l’Italia come un lazzaretto e per chi arriva al Beverello, è come entrare in un girone dell’inferno” sono state le parole di Gargiulo. Attenzione che ulteriori motivi di alterazione degli equilibri dell’arcipelago campano potranno, in un futuro prossimo, arrivare dal versante Bacoli-Torregaveta. La volontà del Comune di Bacoli di istituire, a partire da quest’estate, collegamenti marittimi da e per il porticciuolo di Torregaveta, può creare mutamenti dei flussi turistici tradizionali: in senso positivo per Ischia se Torregaveta sarà capace di intercettare ed ancorare flussi per l’intera area archeologica flegrea ( Ischia compresa); flussi che, in assenza di collegamenti brevi e veloci Torregaveta-Procida-Ischia, dirotterebbero sul versante Pompei-penisola sorrentina-Capri; negativa se riducessimo, in questo collegamento, il ruolo di Ischia a semplice terminale termale e balneoelioterapico e marginale sotto l’aspetto archeologico, storico e culturale. Ma torniamo al terribile ritardo di Ischia sull’Agenda digitale. Il Presidente di Federalberghi Ischia, Luca D’Ambra, va dicendo ( lo ha ribadito giorni fa anche alla Biblioteca Antoniana nell’occasione dell’Assemblea del PIDA e dell’Ordine degli Architetti) che potrebbe risultare inutile parlare di intercettazione di fondi europei o regionali, in assenza di dati statistici e in mancanza di visione del futuro.

Peccato che lo stesso Luca D’Ambra non riesca ad indicare ai Sindaci la strada maestra per evolvere sotto il profilo della raccolta dati e nemmeno sotto il profilo “ visionario” per il futuro, limitandosi a lavorare sull’idea del rebranding dell’isola. Dunque mancanza di dati e mancanza di visione per il futuro. E’ questo che sta facendo retrocedere l’isola d’Ischia nella scala dei valori amministrativi dell’arcipelago e non solo. Per fortuna che, al di là e al di fuori del potere amministrativo locale, esistono isole associative e culturali ( come PIDA), capaci di essere più lungimiranti delle amministrazioni pubbliche territoriali. Ed è grazie a questa lungimiranza che Giovannangelo De Angelis ha comunicato un paio di iniziative interessanti, tra cui citiamo l’idea della collaborazione con il Festival di Filosofia di Raffaele Mirelli, per un’unità di intenti tra architettura e filosofia per aprire un orizzonte visionario per la futura isola d’Ischia. Se i Comuni dell’isola d’Ischia vogliono recuperare terreno e se il Comune d’Ischia vuole riprendere il timone della nave isolana, è indispensabile perseguire in fretta l’obiettivo di allinearsi all’Agenda Digitale Italiana. Prendano coscienza l’isola e il Comune d’Ischia che la SOGEI Spa è uno strumento utilissimo del Governo italiano, non solo per l’Anagrafe dei Residenti. Tra i molteplici compiti e campi di intervento di Sogei segnaliamo lo Scontrino Elettronico, la Gestione del Patrimonio dello Stato e degli Enti pubblici territoriali e, soprattutto, il Whistleeblowing ( L.190/2012, integrata dalla L. 179/2017) piattaforma per la segnalazione – da parte di dipendenti fedeli ( pubblici o privati)- di illeciti commessi da dipendenti infedeli. Insomma c’è un paese, l’Italia, stivale lungo e stretto, che cerca di viaggiare – sia pure a macchia di leopardo – verso la modernità, come un treno ad alta velocità ma che – come accade spesso nel nostro paese – trova, qua e là, qualche binario dissestato e maltenuto che rischia di far deragliare il vettore. Ischia si sollevi e non rimanga nel ruolo scomodo di traversina usurata della rete ferroviaria italiana.

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