LE OPINIONI

IL COMMENTO I “più” e (soprattutto) i “meno” della Festa di Sant’Anna

Entro nel panificio più conosciuto e sembra di ascoltare un ritornello, tutti ad esprimere la loro opinione su questa edizione della festa di Sant’Anna. Tutti d’accordo, la festa non è piaciuta. Punto! Le critiche anche nelle manifestazioni più riuscite, ci sono sempre state, ma questa volta ci stanno tutte. Non ha soddisfatto le aspettative, ma la cosa più che ha dato fastidio, il ritardo dei famigerati fuochi con lo spettacolo dell’incendio del Castello di oltre un’ora! Sono tanti tasselli che non hanno combaciato in quella che è la festa più importante del comune di Ischia. Quella che non è solo una festa ma rappresenta un pezzo di storia che purtroppo è stato lasciato per strada. Una festa del genere merita attenzione, non si può organizzare in fretta, merita rispetto e poi ci vogliono persone competenti che sono abituate a prevedere e mettere in conto tutto, imprevisti compresi che capitano sempre e bisogna sempre avere un piano b pronto. Troppa gente l’aspetta, non solo locali, ci sono turisti che vengono apposta per una festa che mette insieme storia, tradizione, cultura e territorio. Caratteristiche che un po’ si sono sciolte e non solo per il gran caldo, quando senti una pioggia di critiche così, nel vero senso della parola forse significa che la festa ha perso un po’ della sua anima. La verità è che ci vuole il tempo che merita. Ma in questo caso la “presunzione“ regna sovrana su tutto.

Non si può organizzare una festa del genere in poco tempo, non si può improvvisare, e basta con la solita “cricca”! Ci vogliono professionisti che sono preparati ad organizzare eventi importanti, che hanno ponti ed ali, la comunicazione non si può fermare ad essere locale, una festa che muove oltre diecimila presenze non può essere organizzata come una sagra di paese. Non è solo una festa, è magia pura che incanta e accende i riflettori su una delle baie più belle al mondo. E la sua programmazione dovrebbe iniziare il giorno dopo della festa, non quindici giorni prima. Una volta c’era un direttore artistico, le critiche semmai venivano rivolte a lui, per questa edizione le critiche vanno tutte ad un’amministrazione che ha avuto la presunzione di “saper fare”, impegnandosi pure, ma purtroppo senza successo. Le barche, tutte belle, poche però, una volta partecipavano tutti i comuni e non solo, ci sono stati anni in cui hanno partecipato anche comuni e isole al di fuori di Ischia, e che ben venga la Scuola o altre associazioni ma lo spirito della festa è quello che abbraccia e invita tutta l’isola a partecipare. Buona l’idea dello chef Barbieri, della parmigiana e dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero, ma sul palco ci voleva qualche artista, non è palcoscenico per gli esordienti, e poi la festa si dovrebbe concludere con la serata finale, quest’anno è mancata, la magia dell’attesa e mi fermo qui. L’applauso va a tutti quelli che hanno lavorato sotto il sole cocente perché ci hanno creduto, pur avendo poco tempo a disposizione, a tutti quelli che a titolo gratuito hanno pulito il giorno dopo, meritavano un premio, come lo meritava lo stilista Ciro De Angelis che da anni veste la brava presentatrice Carmen Cuomo che ha creato un abito veramente all’altezza dell’evento, pensato, studiato, dedicato, dal colore che ricorda l’incendio del castello, alle sue trasformazioni che hanno accompagnato le varie fasi della festa ma hanno fatto male tanti “Bu” e i fischi che ho sentito.

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