IL COMMENTO Il covid e l’appello al buonsenso
Scatenare il panico sui social per l’aumento dei casi Covid è solo dannoso, non porta a nessuna risoluzione, dobbiamo educarci alla responsabilità, la convivenza con il virus è ancora lunga. Non moriamo d’ignoranza, non facciamoci prendere dal panico e credere alle continue minacce di rinchiuderci ancora! Ma che gusto c’è? Un allarmismo infondato, a scapito soprattutto delle categorie più deboli, della fascia più vulnerabile, li vedi in macchina con i finestrini chiusi e con la mascherina, più dannosa per la loro salute che per la sicurezza, magari escono poco, fanno la spesa il giusto necessario, si privano di qualche libertà per la paura e il panico scatenato soprattutto sui social. Era prevedibile e anche preventivato ma i numeri bisogna saperli leggere ed interpretare, dallo scorso marzo ad oggi le cose fortunatamente sono notevolmente cambiate. Abbiamo una Sanità Nazionale che fa invidia al mondo, i nostri ricercatori, e tutto il personale medico e paramedico, non si sono sottratti all’emergenza che hanno fronteggiato non risparmiandosi mai, e di passi avanti ne abbiamo fatti tanti. La formazione di questi focolai, era attesa, per il mondo scientifico non si tratta di una novità, sono invece episodi di coda di una pandemia che si sta avviando al suo ciclo conclusivo. Certamente si poteva evitare un aumento così rapido, con dei comportamenti più idonei.
Siamo passati da un lockdown molto severo a una riapertura poco responsabile da parte del Governo e forse presa con troppa leggerezza da noi cittadini. A pagarne le spese stavolta sono soprattutto i giovani, sono loro i nuovi contagiati anche se per la maggioranza, asintomatici o con sintomi lievi, non sono preoccupanti e sopratutto adesso si sa come circoscriverli e come limitarli grazie ai massicci controlli e al maggior numero dei tamponi eseguiti. È cambiata tutta la gestione della pandemia, le categorie di persone sottoposte al tampone, l’età mediana dei nuovi contagiati, la capacità delle autorità sanitarie locali di svolgere attività di contrat tracing. È mutata anche la situazione negli ospedali delle regioni più colpite. Ma parliamo di numeri, il 14 maggio le morti legate al Covid sono state 262, il 22 agosto sono state 3, i ricoverati in terapia intensiva erano circa 900 attualmente in tutta Italia sfiorano i 60, in Campania se ne registrano 2. I ricoverati erano circa 11.500, contro i circa 900 di adesso, quelli in isolamento domiciliare erano più 64.000, adesso saranno circa 15.000, e il numero dei guariti è in continuo aumento. Lo sapevamo che dovevamo conviverci, che non era la solita influenza ma scatenare il terrore sui social è da bocciare, non dobbiamo abbassare la guardia questo è certo, soprattutto per tutelare le fasce più deboli.
Ma è ora di ricominciare ad iniziare con la Scuola, tenere ancora i ragazzi a casa, costituisce un vero disastro per le nuove generazioni. Possiamo convivere meglio con il Covid facendo anche delle scelte razionali, come quella di trascorrere le vacanze in Italia, la maggior parte dei nuovi focolai di contagio, sono provenienti dall’estero. Cambiamo un po’ il modo di vivere la movida con delle cene spettacolo , e abbassiamo il tono della musica per poter parlare, limitando gli assembramenti, di locali ce ne sono tanti, ma affolliamo sempre gli stessi. Evitiamo di fare la spesa ogni santissimo giorno, evitiamo code e non perdiamo tempo, con un po’ di buonsenso da parte di tutti ce la possiamo fare ma insieme. Basta parlare a vanvera spaventando le persone, per adesso la situazione è sotto controllo, scatenando il panico con post che allarmano non serve a nulla è solo controproducente, invitare alla cautela e usare comportamenti che possono evitare il contagio sono invece da consigliare. Godiamoci ancora questo scorcio d’estate, in un’isola che ha tante risorse e tante alternative, che è andata oltre ogni aspettativa, registrando il “tutto esaurito”.