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Torna Ripley, ciak a settembre 2020: anche Ischia tra le location in ballo

Dal festival ‘Capri, Hollywood’ il regista e sceneggiatore Steven Zaillian parla della serie tv sul personaggio creato dalla scrittrice Patricia Highsmith. «Amo l’Italia, non vedo l’ora di cominciare a girare»

Partirà a settembre il nuovo viaggio di Tom Ripley nel mondo del crimine. L’antieroe maledetto nato dalla penna, febbrile e selvaggia, di Patricia Highsmith è pronto a una nuova incarnazione per la tv. Dopo tanto cinema, in cui i volti di Alain Delon, Matt Damon, John Malkovich e Dennis Hopper hanno dato fascino e turbamento a un vampiro di anime tra i più inquietanti della letteratura noir del Novecento, finiranno sul piccolo schermo i cinque romanzi a lui dedicati. La lavorazione della prima stagione (otto episodi) comincerà a settembre 2020, ma la macchina produttiva scalda già i motori.

Lo ha confermato il regista e sceneggiatore premio Oscar Steven Zaillian alla 24° edizione di Capri Hollywood, la kermesse ideata da Pascal Vicedomini che, nel cuore dell’inverno campano, lancia la volata alla stagione internazionale dei premi. Aspettando le nomination per gli Oscar (13 gennaio, dove Zaillian è tra i favoriti per ‘The Irishman’ di Martin Scorsese), il filmmaker della serie ha confermato che Ripley tornerà sul luogo del delitto. Forse proprio all’ombra di quel Castello Aragonese che, prima con la regia di Renè Clement (nel ’60), poi di Anthony Minghella (nel ’99), è stato testimone della nascita di un killer e di quel furto di identità che lo tormenterà tutta la sua vita. «Passerò molto tempo da voi e sono felicissimo», ha dichiarato Zaillian a Capri, Hollywood prima di ricevere il premio per il migliore script dell’anno. «Ho già fatto molti sopralluoghi tra Capri, Ischia e Costiera amalfitana: cerchiamo villaggi di pescatori che ci possano riportare agli anni ‘60 e girando in auto da Salerno a Sorrento ho scoperto anche Atrani e Cetara, che mi hanno colpito molto. Nel libro vi sono ambientazioni a Roma, Venezia, Napoli, Positano, sarò anche a Palermo. Non vedo l’ora di cominciare a girare, perché amo l’Italia e i festival di Capri e Ischia Global» ha aggiunto lo sceneggiatore californiano.

In realtà i sopralluoghi a Ischia sono cominciati già la scorsa estate. Il location manager romano Giuseppe Nardi ha perlustrato luoghi conosciuti e ambienti inediti per trovare i posti giusti dove ospitare il set. Zaillian stesso è tornato qualche settimana fa a Ischia , si è fermato al Miramare e Castello per una visita più approfondita del borgo di Celsa e di alcuni giardini interni in via Pontano. Sopralluoghi che hanno convinto positivamente regista e scenografo, ma che nemmeno il simposio caprese è riuscito a sciogliere definitivamente. Sarà scaramanzia, ma la consegna al silenzio resta ferrea. Perfino sul cast. Se l’irlandese Andrew Scott sarà il nuovo Ripley, nulla trapela sul resto del cast (del quale potrebbe far parte Francesco Di Leva, il Barracano di Martone ne “Il sindaco del rione Sanità”). Ma una cosa, a Capri, Zaillian l’ha detta: «Prenderemo tanti italiani a lavorare nella serie, che sarà molto fedele al  romanzo di Patricia Highsmith. La prima stagione sarà composta da otto episodi e avremo un casting director italiano, Enzo Sisti, lo stesso di “The Passion” di Mel Gibson e della serie di Clooney “Catch 22”.»

Su Ripley ha cominciato a rivelare qualcosa anche Andrew Scott (presto sugli schermi con l’atteso “1917” di Sam Mendes): «La sceneggiatura di Zaillian – ha dichiarato al magazine Usa Variety – è fantastica. I prossimi mesi mi dedicherò completamente a interpretare il personaggio con cura e precisione. Sono stato molto fortunato, nella mia carriera, a interpretare personaggi letterari piuttosto iconici, come il professor Moriarty e Amleto. Penso che sia molto importante essere rispettosi ma non eccessivamente riverenti. Attraverso i tempi lunghi della serialità, ci sarà modo di esplorare meglio la complessità e la sessualità del personaggio, un’opportunità unica per rendere questo nuovo Ripley qualcosa di veramente speciale. Non vedo l’ora di cominciare a girare» ha aggiunto l’attore 43enne.

Chissà cosa tirerà fuori Zaillian dal materiale incandescente della Highsmith. Storie in cui è tangibile un costante senso di minaccia, di pericolo, di violenza imminente. Storie in cui la vita mentale dei personaggi corre parallela, e altrettanto vitale, rispetto a quella reale. Sarà ancora una volta l’isola d’Ischia a offrirne adeguato scenario?

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In attesa che la sciarada abbia presto soluzione (a noi favorevole), Zaillian continua a scrivere e aspetta le nomination, quando dovrà vedersela con concorrenti quali “Joker”, “Marriage story”, “C’era una volta a Hollywood” e “I due Papi”, «che vedrò proprio qui a Capri domani sera», ha concluso il regista. “Ripley” sarà coprodotto da Showtime ed Endemol Shine North America in associazione con Entertainment 360 e Filmrights.

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