IL COMMENTO Il maltempo e le riflessioni sull’isola “ferita”
DI MARCO BOTTIGLIERI
Ancora una volta dopo alcuni giorni di pioggia e vento ci ritroviamo a parlare di allagamenti, mareggiate e spiagge erose. Il problema del cambiamento climatico non riguarda solo la nostra isola e quanti danni stia facendo il maltempo è sotto gli occhi di tutti. Una riflessione, però, è d’obbligo. E questo perché con i dovuti accorgimenti avremmo potuto limitare i danni sul nostro territorio. Nel tempo abbiamo avuto numerose occasioni per mettere in campo azioni condivise per affrontare tematiche fondamentali come depurazione, rigenerazione urbana e diffusione delle energie rinnovabili, mitigazione del rischio idrogeologico, implementazione delle filiere termali e del turismo, tanto per citarne alcuni. “Il Piano Strategico per lo sviluppo territoriale e socio economico dell’isola d’Ischia”, infatti, aveva come obiettivo quello di mettere assieme i sei Comuni dell’isola per disegnare insieme il futuro di Ischia. Il protocollo d’intesa, una volta attuato, avrebbe permesso l’accesso a importanti finanziamenti europei da distribuire in forma pianificata e strategica sul territorio e, perciò insieme, avrebbe realizzato a un coordinamento unitario oltre che stimolare il volano economico per proiettare Ischia nel futuro. Aderire al Patto per lo sviluppo e non realizzarlo, significa anche non aver previsto la messa in sicurezza del territorio.
Questa rappresenta una delle occasioni perse dalla nostra isola. Adesso ci ritroviamo a parlare di erosione delle spiagge anche se fino a ieri non abbiamo pensato a come prevenire questo problema. Per questo, ancora una volta, credo che sia necessario mettere insieme i sindaci e le amministrazioni comunali per intercettare finanziamenti comunitari, regionali e statali per realizzare i numerosi progetti già pronti per la nostra isola. Solo in questo modo possiamo correre ai ripari prima ed evitare ulteriori emergenze e non correre ai ripari dalle emergenze già annunciate come questa legata al maltempo.