LE OPINIONI

IL COMMENTO Il martirio di Santa Barbara, monito contro la violenza di genere

DI LUIGI DELLA MONICA

Una donna giovane e bella che patisce torture indicibili e la dacapitazione per essersi opposta alla tirannia di un padre padrone. L’ergastolo di Filippo Turetta proclamato in nome del Popolo Italiano è risuonato come un fulmine nel ciel sereno del mattino del 4 dicembre 2024 su Ischia, lo stesso fulmine che polverizzò Dioscoro, il genitore disumano della giovane Barbara, dopo averle mozzato il capo, per la colpa di non aver abbracciato il culto pagano. Santa Barbara doveva patire il destino della schiavitù per lei pianificata dalla famiglia di origine, Giulia Cecchettin doveva essere l’oggetto nelle mani del suo ex fidanzato. Santa Barbara è la patrona della Marina Militare, del Corpo dei Vigili del Fuoco, del Corpo dell’Artiglieria, nonché degli ingegneri, architetti, operai edili, ma io oserei attribuirLe anche il ruolo di tutela spirituale delle donne vittime di violenza, di ogni tipologia. Una festa tanto sentita e tanto praticata sulla nostra isola d’Ischia, tanto che ha generato due distinte ma parallele celebrazioni, l’una in Ischia, Piazza Antica Reggia, l’altra a Lacco Ameno, nella chiesa di Santa Restituta, gemella nel martirio come la Sorella Barbara. I Soci ANMI Ischia, Gruppo A. Messina, hanno deposto all’esito della consuetudinaria ed imperturbata cerimonia dell’alzabandiera ed al cospetto del Sig. Magg. EI Buonomo, con una delegazione di soci ANC ed un rappresentante dell’equipaggio della Motovedetta CC, con l’egida del Sig. Sindaco d’Ischia dott. Enzo Ferrandino una corona d’alloro ai piedi del monumento ivi presente ai “caduti del mare”. L’icona tridimensionale delle onde che avvolgevano i poveri naufraghi, parenti, amici e conoscenti di tanti isolani, che il giorno di Santa Barbara vanno ricordati ed onorati: ciò ha precisato il Primo Cittadino di Ischia.

Una sentita manifestazione che è stata accompagnata dall’estro artistico e dalla bravura del giovane talento, il trombettista Renzo Rocchi, che porta il nome del Suo nonno, marinaio lacchese d.o.c., eseguendo dal vivo il silenzio fuori ordinanza. Si è poi proceduto nella chiesa del Porto Salvo, dove era intervenuto anche un rappresentante del Comune di Forio, per commemorare la Santa Barbara con gli onori religiosi. Un rito breve, ma raccolto, sentito e ravvivato dalla presenza di tanti discendenti degli uomini di mare caduti nelle sciagure della natura in acqua. L’accompagnamento della musica sacra è stato eseguito dal Maestro Nunzia Ferrandino. Nel cuore della mattinata, si è svolto successivamente un evento più massivo per la accorata partecipazione di tutte le Forze dell’Ordine stanziate sull’isola e dei sei Sindaci al gran completo, nel comune lacchese. In altri termini, il culto di Santa Barbara è stato così sentito che si è arrivati ad incrementare i festeggiamenti, cosa che è sempre benefica, allorquando si tratta di divulgare ai molti giovani presenti l’ideale del sacrificio e della sopportazione degli ostacoli, per superare la narcolessia in cui li ha indotti il mondo della tecnologia telematica. Si badi bene, nel giorno di Santa Barbara non è che si respinge il progresso, lungi da me affermare una simile eresia e sciocchezza, ma si segnala la vita di una giovane votata all’estremo supplizio pur di esprimere un libero ed incondizionato pensiero spirituale, che stride con un contesto storico, come quello contemporaneo, illudendosi i ragazzi che l’accesso alla tecnologia sia la pietra filosofale per il benessere ed il culto di se stessi.

Allo stato attuale, una ragazza pressata e violentata psicologicamente dal padre ha dalla sua parte i rimedi di ordinamento avanzato, ma talvolta anche questo non basta. È importantissimo professare il culto di Santa Barbara, sia per invocare la protezione dalle calamità naturali, sia per incrementare la consapevolezza che nulla si ottiene, senza la perseveranza, l’esperienza, l’errore, l’abnegazione, l’umiltà ed il rispetto altrui.

Sono queste virtù religiose intrise di significato e di attualità concreta, per comprendere in pieno l’esempio da emulare della vita di Santa Barbara, vale a dire a non piegarsi alle ingiustizie, ma nello stesso tempo a ponderare sempre la misura dei propri sforzi.

Ads

Santa Barbara è la metafora religiosa della vita di mare, perché ricorda a noi tutti che il contatto con questo elemento naturale non è mai semplice e scontato, per conoscerlo bisogna votarsi ad ingenti sacrifici, ma vi deve essere un limite che non deve mai essere valicato dall’essere umano, se mai quel punto di non ritorno venisse oltrepassato, allora è opportuno, se non quasi indispensabile, per il credente invocare la Santa protettrice dalle calamità naturali per avere salva la vita. Sulla nostra realtà terrena ci pensa la Marina Militare ad ammonire tutti i fruitori del mare, esperti e non, che esso non va mai sfidato, per il gusto di farlo, perché vince sempre la partita. Ischia intera potrebbe, sulla scorta di questo esperimento storico, ipotizzare una celebrazione invernale più ampia, di tipo intercomunale, sulla scia della auspicabile destagionalizzazione del turismo, della Santa Barbara, come una sorta di commemorazione della donna simbolo della lotta alla violenza di genere, nonché patrona degli uomini di mare, incuneando l’evento fra la giornata del 25 novembre, giornata mondiale della commemorazione delle vittime di violenza di genere e la Santa Immacolata, che è la più incisiva e forte testimonianza di fede del cristianesimo che riafferma la centralità della Donna contro il patriarcato romano.

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Più vecchio
Più recente Più Votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex