CRONACA

Alibaba: «Pronto test che dà risposta sul virus in 20 secondi con precisione del 96%»

Basato sul machine learning, il nuovo strumento azzera i tempi di attesa ed è già stato introdotto in più di cento ospedali cinesi. Arriverà anche in Italia?

L’intelligenza artificiale in soccorso del Coronavirus. Il Gruppo Alibabà, colosso mondiale dell’e-commerce,  ha annunciato di aver sviluppato un test che, basandosi su una serie di algoritmi, è in grado di dare una risposta in 20 secondi, ad un tasso di precisione del 96%. Si tratta di un passo in avanti significativo in quanto i tamponi attualmente in uso richiedono ore.

L’algoritmo in grado di individuare la Sars-Cov-2, secondo quanto riferito, è stato sviluppato da Damo Academy, ed il progetto è finito anche sulla prima pagina di Sina Tech News ed altri media.

Questo nuovo sistema si basa su alcuni modelli di analisi basati sul machine learning, addestrati utilizzando una serie di dati campione provenienti da oltre 5mila casi confermati.

La notizia – più volte confermata da fonti ufficiali – risale alla metà di febbraio, ma solo negli ultimi giorni la nuova tecnologia è stata ufficialmente introdotta negli ospedali cinesi e non è escluso che nelle prossime settimane, il nuovo strumento, possa sbarcare anche in Italia

Tempi da record

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A scanso di equivoci, va precisato che l’innovativo strumento non rintraccia direttamente il Covid-19, bensì la specifica polmonite che ne deriva, distinguendola da quelle più comuni. Perciò, a differenza delle rilevazioni effettuate con tampone rino-faringeo, può essere d’aiuto «soltanto» se impiegata su pazienti che presentano sintomi di una certa gravità .

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 La novità è quindi legata all’analisi delle Tac computerizzate che i medici sono chiamati a effettuare sui possibili contagiati. Laddove infatti sono solitamente necessari tra i cinque e i quindici minuti per confrontare decine (a volte anche centinaia) di immagini, il sistema targato Alibaba è in grado di completare l’operazione in soli 20 secondi. Per di più con un elevatissimo 96% di accuratezza. Miracoli dell’intelligenza artificiale e della sua versatilità. D’altronde, fino a qualche settimana fa la creatura di Jack Ma sembrava avere ben poco a che fare con l’innovazione in campo medico-sanitario. Tuttavia è bastato addestrare i suoi sistemi di machine learning con i dati e le immagini delle Tac di oltre 5 mila casi confermati per far sì che questi imparassero a riconoscere e segnalare i contagi reali.

Una nuova frontiera

Quello di Alibaba non è stato l’unico tentativo «made in China» di impiegare simili algoritmi nel contrasto al coronavirus. Un progetto analogo è stato infatti implementato anche dal team tecnologia della holding finanziaria Ping An, i cui dirigenti hanno dichiarato la scorsa settimana: «Sin dal suo lancio, il nostro sistema intelligente ha fornito servizi a oltre 1.500 istituti medici. Più di 5 mila pazienti hanno ricevuto gratuitamente servizi di lettura delle immagini. Il sistema può generare risultati in circa 15 secondi, con un tasso di precisione superiore al 90%». È il segno che la nuova frontiera globale della tecnologia è ormai entrata da protagonista nel mondo della sanità.

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