LE OPINIONI

IL COMMENTO Il Pio Monte e la speranza di un futuro migliore

Tra Comune di Casamicciola e Pio Monte della Misericordia sono stati presentati nuovi carteggi di proposte e bozze di progetti per una “diversa destinazione” del complesso monumentale che dovrebbe diventare, stando a quanto comunicato in una recente conferenza stampa, un resort di lusso. Una soluzione che sarebbe quantomeno auspicabile e spieghiamo subito il perché. Diciamolo quant’ è, il Pio Monte della Misericordi, ovvero il “mostro” di Casamicciola, non è il simbolo dell’ultimo terremoto, quello del 21 agosto del 2017. Il Pio Monte che si regge a mala pena all’impiedi, anche se, come si diceva sopra, non fa parte del recente ultimo terremoto, appare invece come se lo fosse, considerato il suo aspetto da autentico e abbandonato rudere, senza vita e soprattutto pericoloso nella posizione in cui si ritrova sul lungomare, a due passi dalla pubblica via e dalla spiaggia sottostate. Insomma la orrenda struttura presenta tutte le condizioni per essere quanto meno, puntellata a dovere e non dico anche intonacata, ma al meno riattintata, per nascondere quella facciata lugubre che mette paura ad ischitani e turisti. Casamicciola e i casamiocciolesi da anni sognano un rinato Pio Monte della Misericodia con le seguenti nuove caratteristiche di rifondazione, e cioè:una struttura ricettiva di lusso, reparti termali all’avanguardia, sala congressi e forse anche un casinò. Il tutto circondato da pinete, fontane e giardini fioriti, così come non apparivano in tutto il loro splendore neppure ai primi del 1600, quando la monumentale struttura venne edificata per la prima volta sul lungomare di Casamicciola.

ECCO COME APPARE OGGI LA CHIESA DEL PIO MONTE DELLA MISDERICORDIA
ECCO COME APPARE OGGI LA CHIESA DEL PIO MONTE DELLA MISDERICORDIA

La rinascita del Pio Monte della Misericordia, la svolta, dopo decenni di lunga ed estenuante attesa. è vista, o meglio, è ipotizzata, sempre essere assai vicina. Fin qui tutto è andato sempre in fumo ma la speranza è che questa sia finalmente la volta buona. D’altronde la vicenda del Pio Monte della Misericordia è complessa, e sembrava non avesse sbocco. Per venirne a capo, urgevano ed urgono tuttora atteggiamenti forti e decisioni drastiche. La mastodontica struttura oggi cosi come si presenta al turista che mette piede per la prima volta sulla banchina del porto casamicciolese, suscita sgomento e paura, perchè mostra le sue rovine già al primo impatto che si ha con la martoriata cittadina termale isolana. Senza dubbio fin’ora non è stato un bel biglietto da vista per i turisti che sono arrivati a Ischia e passati per Casamicciola per trascorrere sull’isola le vacanze di questa calda estate 2021 che è andata via.

La storia ci ricorda che la struttura casamicciolese, fatta costruire da una confraternita di nobili napoletani dediti alla beneficenza ed all’assistenza dei poveri, vide la luce già nel XVII secolo. Decenni più tardi, nel settecento il complesso si ampliò, aumentando il personale in servizio fino a 50 unità. Nel 1778, la prima innovazione architettonica, con la realizzazione del nuovo ospizio per i poveri e di fronte ad esso, in corrispondenza delle sorgenti termali, uno stabilimento perfettamente funzionante e, almeno per quei tempi, all’avanguardia in tutta Europa. Dopo il terremoto del 1883 che distrusse il primo edificio termale eretto nel 1694, fu aperto nei primi anni di questo secolo (1901-1904) l’attuale struttura del Pio Monte della Misericordia, che è formata da una superficie coperta di 11.900 metri quadrati, per un volume complessivo pari a 52.000 metri cubi ed una esterna di 13.000 metri quadrati. Numeri questi, che da soli bastano a far capire come sull’isola d’Ischia, dove gli spazi sono limitati, le volumetrie del monumentale complesso del Pio Monte della Misericordia, rappresentino da sempre un appetibile investimento immobiliare che però fino ad oggi nessuno, sbagliando, ha preso in seria considerazione. Con tristezza bisogna ammettere che la struttura per 50 anni è stata preda solo del degrado, di trafugazioni e trascinata in troppe contese legali che hanno prodotto solo il nulla per Casamicciola e per chi, per il Pio Monte, sognava un diverso destino.

antoniolubrano1941@gmail.com

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

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