LE OPINIONI

IL COMMENTO Il ritorno alla terra e i dubbi sul Pd

In un articolo pubblicato dal quotidiano il Golfo, il segretario del circolo Pd di Ischia Lello Pilato, si rende artefice di un “azzardo”: per la prima volta sull’isola, porta in una sede politica il problema della necessità di creare posti occupazionali al di fuori del turismo, una volta un tema dibattuto, oggi probabilmente una indifferibile necessità. In particolare si sofferma sui terreni da coltivare. Negli ultimi anni la loro coltivazione, grazie all’opera (ma anche alla diffusione della propria attività) di tanti appassionati è cresciuta enormemente. Gli amministratori dell’isola si sono solo accontentati di emettere qualche ordinanza sui terreni incolti senza mai creare iniziative idonee a farle rispettare.

Ora che la politica incomincia ad interessarsene forse qualche successo arriverà.

Questo però non può farci dimenticare che il Circolo di Ischia rasenta a più riprese il ridicolo. Abbiamo il Sindaco ed il capo dell’opposizione entrambi iscritti al partito.

Ieri leggevo sul Mattino l’articolo “Se DEMA e DELU scoprono che la pax è un dovere” e mi ha fatto piacere che su “IL GOLFO” di qualche giorno fa invitavo sia Enzo Ferrandino che Gianluca Trani a deporre l’ascia di guerra, darsi finalmente una regolata e decidere se delle cose gravi che il paese deve affrontare era meglio parlarne in forma di politica e non di sfottò puerili che francamente non portano da nessuna parte.

Mercoledì pomeriggio ho inviato un whatsapp ai due contendenti, per capire se volevano incontrarsi ed avere intenzione di diventare interlocutori attivi e politici del Circolo. Mentre scrivo nessuna risposta dai due. E allora voglio esortare Lello Pilato a sciogliere questo nodo politico. Già, la politica, quella nobile arte in cui arriva un momento nel quale – quando si è al bivio – occorre decidere. I due protagonisti e rivali vogliono dare qualcosa al paese insieme o dobbiamo considerare, nell’ambito del Circolo, che questi due perseguono obiettivi solo in proprio e non nell’interesse comune? Il Sindaco è ben visto da molti di noi, perché è in buona fede e si impegna, ma non può più giocare sulla pelle dei cittadini per difendere la mediocrità di consiglieri ed assessori che lo circondano.

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Ritorniamo per un attimo al Pd. Non si riesce a dare un contributo fattivo da parte degli iscritti. Caro Lello, mio segretario, nel paese si notano (e si distinguono) tante risorse umane. E’ difficile raggrupparne alcune per contribuire a dare una svolta ad una mentalità amministrativa che non può continuare ad essere quella del prima della pandemia?

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