IL COMMENTO Ischia manifesta

Un gruppo di cittadini, pensosi e preoccupati della piega che il mondo, capintesta Trump, Presidente degli Stati Uniti, sta prendendo, in direzione di una disgregazione internazionale, in cui ogni Stato agisce per sé e per i suoi interessi nazionalistici, ha elaborato un “Manifesto per la difesa della democrazia e della libertà“. Manifesto è un termine che deriva dal latino “manifestus” e che ha il doppio significato (attivo e riflessivo) di rendere noto il proprio pensiero all’esterno, all’opinione pubblica, su un determinato argomento o vicenda della vita politica, sociale, economica, ma anche nel senso riflessivo di far trasparire quello che si è, come persona, gruppo, comunità. Ecco, appunto, questo gruppo di cittadini vuole, da un lato, contestare decisioni e comportamenti di alcuni importanti uomini di comando che muovono le leve dei destini mondiali e, da un altro, desiderano far conoscere la consistenza etica, politica, di coesione sociale della comunità isolana. Il testo, che pubblichiamo a parte, lo giudicherete voi e deciderete se condividerlo o meno. Ma lo scopo non è quello (troppo ambizioso e irrealistico) di cambiare i destini del mondo, ma di orientare il sentire della nostra comunità. Siamo un’isola bellissima e dalla storia (non solo turistica) lusinghiera. Abbiamo imparato, nei secoli e negli anni, a interloquire e interagire con persone di tutto il mondo; non possiamo, controcorrente, votarci all’isolamento internazionale.. Siamo un’isola il cui mare “ connette” persone e popoli, non ci isola dal resto.


Il manifesto che leggerete è stato elaborato e promosso da cittadini attivi, come il prof. Giuseppe Luongo (vulcanologo), il prof. Francesco Rispoli (Università Federico II di Napoli), Franco Iacono (ex eurodeputato), il prof: Raffaele Mirelli (Filosofo), il dr. Domenico Giordano (magistrato in pensione), Giuseppe Mazzella (giornalista), Gianni Mattera Adelante (Presidente Pro Loco Ischia e Presidente CO.RI.VERDE), l’avv .Luigi Telese (ex Sindaco d’Ischia e Presidente Museo del Mare), Antonio Pisani (consigliere comunale di Casamicciola), Salvatore Cenatiempo (arch. e Direttore tecnico CO.RI.VERDE), Ing. Angelo D’Abundo (Manager di imprese internazionali), Salvatore Ronga (Regista teatrale) e la mia modesta persona, opinionista. E tanti altri che hanno già manifestato la condivisione e altri ancora che saranno, via via, coinvolti. E’ un manifesto che vuole evidenziare che Ischia, negli ultimi anni offuscata da una narrazione mediatica che la vuole come regno dell’abusivismo, del consumismo, della speculazione, del più sfrenato e incontrollabile sfruttamento delle proprie risorse, ha ancora un’anima, un nocciolo duro, una capacità di ricompattarsi su valori originari, di quando era ancora un’isola di contadini e pescatori, naturalmente valori aggiornati alla luce delle necessità della modernità. Il manifesto rinvia ad una grande Assemblea che si terrà più avanti, nella quale disegnare i caratteri distintivi – per il presente e per il futuro – della nostra comunità, che deve rifiutarsi di rimanere in mezzo al guado tra civiltà di rapporti e cannibalismo di rapporti. Ischia ha, secondo i promotori del Manifesto, l’ambizione di ergersi a portabandiera di una resistenza all’autoritarismo mondiale che avanza. Un’isola di pace per la pace, un’isola di solidarietà internazionale, un’isola partita dall’inflluenza dei greci e poi contaminata e arricchita da tante altre civiltà e che vuole arrivare a connettersi anche con l’ultima terra, ai confini del mondo. Un’isola che non si isola!