IL COMMENTO Ischia meno cara, un motivo in più per amarla
Qualche volta basta una semplice vocale per cambiare, non solo il senso di una frase ma anche la percezione di una situazione, la realtà di un attimo, la verità delle cose. Da “cara spiaggia” a “caro spiaggia”, ad esempio, il passaggio è tanto repentino quanto sconvolgente. Perchè se nel primo caso si fa riferimento al legame che da sempre esiste tra tutti quelli che amano il mare e le distese, non sempre a perdita d’occhio, soprattutto sulla nostra isola purtroppo, di sabbia ed ombrelloni, nel secondo caso si tratta di una dura circostanza, con la quale siamo costretti a confrontarci, da molto tempo ed in particolare agli albori di una stagione che sarà anche quella del rilancio, dopo due anni di crisi e di emergenza virus ma è pur sempre quella condizionata dalla guerra in Ucraina, dagli aumenti sconsiderati, dall’inflazione e dalla necessità di rientrare dalle spese, per molte attività imprenditoriali della regione, stabilimenti balneari compresi. E così la “cara spiaggia”, intesa come luogo amico, confortevole, dove trascorrere qualche ora di relax, divertimento e spensieratezza, diventa una spiaggia “cara”, quindi costosa, al limite delle possibilità per tante famiglie, costrette ad accedere ad una sorta di mutuo, pur di concedersi una giornata al mare, sia pure quello a due passi dalla propria abitazione. Girano in queste settimane notizie di prezzi esorbitanti, al limite della decenza. Aumenti sono stati segnalati anche sui lidi di Posillipo e Marechiaro, a Napoli. Ma è altrove che si sta superando il limite.
In alcune zone d’Italia, per un posto in spiaggia, si dovrà pagare il 10% in più rispetto al 2021. Secondo Altroconsumo i prezzi sarebbero quasi paragonabili a quelli della locazione di un appartamento. Costi che si aggirano tra i 700 e i 1500 euro al mese, solo per un lettino e un ombrellone. Si pensi ad una famiglia numerosa, costretta a dover affittare due ombrelloni. Non ovunque, però, è così. Per fortuna c’è ancora chi adotta scelte più sensate e adeguate. Ecco dunque un motivo in più per scegliere Ischia, come meta delle vacanze estive. Perché l’isola verde, per fortuna, è ancora lontana da queste follie. Ischia mantiene un profilo basso, assolutamente compatibile con le possibilità economiche di chi la frequenta e conveniente per i tanti turisti che finalmente sull’isola stanno tornando in massa dopo la diaspora degli anni targati Covid. Aumenti minimi, almeno in questa prima parte della stagione. Certo non saranno le spiagge più belle d’Italia, non saranno i lidi più moderni ed attrezzati e sicuramente non si tratta di strutture a ridosso di un mare segnalato con le bandiere blu. Per quello bisogna andare altrove, Vico Equense, Piano di Sorrento, Massa Lubrense, Anacapri. Oppure Positano, Agropoli e Pisciotta. Ma vuoi mettere il fascino del tramonto ischitano che si ammira dalla chiesa del Soccorso, l’aroma dei profumi della nostra isola, tra giardini ed essenze floreali, l’atmosfera magica del borgo di Ischia Ponte. La tradizione, il mito, la storia della baia di Cartaromana. I fondali unici al mondo. Un elenco di bellezze e di unicità che rende Ischia di gran lunga l’isola più bella del mondo, anche se le sue spiagge sono più spartane e meno attrezzate. E forse anche per questo, meno “care”.
* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”