IL COMMENTO La morte è una cosa seria, non si scherza
Certo questi di oggi non sono tempi per parlare di un tema come quello di oggi. L’atmosfera euforica della cultura che si respira a Procida, le manifestazioni a ripetizioni che molti non sanno nemmeno che ci siano, le strade invase di gente, distraggono la mente da certi problemi che potrebbero essere importanti, ma poi alla fine si sono rivelati inconsistenti e poco adatti al modo di vivere sei Procidani. Mi riferisco, richiamando l’attenzione della gente per la seconda o la terza volta, alla situazione de “loculi-ossarini” al cimitero. Certo non è un argomento estivo ma mettiamoci nei panni di chi quattro o cinque anni fa ha pagato per avere il luogo del riposo eterno e non l’ha avuto. Tra questi ci sono anche io. Sono quei loculi costruiti sul muro del cimitero che porta alla cappella dei Turchini. Molta gente comprò l’ossarino per mettervi l’urna con le ceneri dopo la cremazione. Ma le cose non sono andate così: questa gente il loculo non lo ha avuto e i resti mortali di questi morti fanno i “turisti”, ospiti di parenti o amici. Le cose sono andate così: La congrega dei Turchini stabilì di costruire sul muro di sua proprietà dei loculi, perché a Procida ce n’è un’ampia richiesta. Il progetto fu approvato dal Comune, si diedero inizio ai lavori che dopo un poco furono quasi ultimati e si cominciarono a vendere i manufatti. Io personalmente pagai quasi cinque anni fa la mia quota in attesa di ricevere il loculo. Ma, a soldi già pagati, un centinaio di persone, come me, rimase (scusate il termine) con una mano davanti e un’altra di dietro: nessuno ebbe il loculo. Era successo che un consigliere comunale aveva scoperto che gli ossarini erano stati costruiti su Terreno non della Congrega.
A questo punto si è bloccato tutto. Ora dico io: ma questo progetto non è passato per la Commissione edilizia e per quella Beni ambientali che hanno detto che la pratica era in ordine? Come mai, a lavori, già quasi ultimati, viene fuori questo vizio di forma? C’è qualcosa che non mi convince. Tutta questa gente, in attesa del loculo e sapendo che anche il sottoscritto è tra i “bidonati” si rivolge a me, che non ha una risposta plausibile. In effetti si è stabilito un contenzioso giuridico tra il Comune e la Congrega dei Turchini. Ogni ente ritiene di avere ragione: da Erode a Pilato. La Curia di Napoli, ritenendo il Governo della Congrega procidana, non all’altezza per risolvere la questione, ha avocato a sè tutta la problematica, sperando di risolvere subito. Debbo essere onesto: quando seppi che della faccenda se ne sarebbe interessata la Curia di Napoli ebbi un moto di gioia, perché gli ambienti curiali hanno un’abilità non comune per risolvere certe situazioni intricate, ma, fatto sta, fino ad oggi non si è risolta nessuna situazione.Si è stabilito un conflitto tra il comune e la curia: ritengono entrambi di avere ragione, c’è un solo piccolo particolare: la gente ha pagato per avere il “loculo”, ma non solo non lo ha avuto, ma chissà quando lo avrà e se lo avrà! Tutta la faccenda sembra una faccenda boccaccesca, ma è una cosa seria. Amici della Curia, del Comune e della Congrega dei Turchini la morte è una cosa seria. Con lei non si scherza!