LE OPINIONI

IL COMMENTO La pasticca del Re Sole

Quello che state per leggere è una prova di libertà e democrazia di questo giornale, dal momento che sosterrò una tesi contraria, sul Piano vaccinale, a quella scelta dal direttore Gaetano Ferrandino come linea editoriale, rafforzata ancor più, in un Forum turistico televisivo, da Ottorino Mattera, importante operatore economico ed esponente della proprietà editoriale di questo giornale. D’altronde, un giornale deve farsi portavoce del “sentire comune” e non v’è dubbio che il sentire comune è schierato sulla posizione dei Sindaci delle isole, alla ricerca di un presunto “Covid Free”. Ma un opinionista può permettersi il lusso di dissentire e offrire, alla riflessione dei lettori, una lettura alternativa dei fatti. Dunque, il Golfo di martedì ha titolato la prima pagina: “Forza Sceriffo”. E’ mia opinione che gli “sceriffi” siano più adeguati nel Far West e nei fatidici Saloon dei cow boys, non a dirigere una Regione importante come la Campania. A proposito di “Governatori” di Regione, il giornalista Aldo Grasso, in un editoriale sul Corriere della Sera, ha invitato ad usare il termine Presidente di Giunta Regionale anziché quello di Governatore, in quanto la Repubblica Italiana non è uno Stato Confederato. Ricorda, inoltre Grasso che il primo che si fece chiamare Governatore fu Roberto Formigoni (e sappiamo la fine che ha fatto). E tra le perle dei Presidenti-Governatori, il giornalista cita anche Vincenzo De Luca, che ha saltato la fila per vaccinarsi. De Luca ha 71 anni, io ne ho 74. Lui si è fatto vaccinare da tempo (Pfizer, seconda dose già il 18 gennaio 2021), prima degli ottantenni e dei soggetti fragili; io, come tanti ultrasettantenni, sono in attesa di essere convocato. De Luca ha dichiarato che dopo gli ottantenni, passerà a vaccinare tutto il comparto turistico delle isole e della costiera amalfitano sorrentina, in barba alle direttive nazionali. Inutile ricordare che la profilassi internazionale è compito esclusivo dello Stato, non delle Regioni.

De Luca

Comunque, in contrasto con quello che ha dichiarato, a Ischia è iniziata la convocazione degli ultrasettantenni, per cui le bordate verbali per adesso non sono fortunatamente seguite dai fatti. Ipocritamente ha sostenuto che vaccinando gli addetti al turismo non saranno sottratti vaccini agli anziani, in quanto sarà inoculato, ai lavoratori turistici, esclusivamente Astrazeneca. Agli anziani resterebbero gli altri vaccini. Pensate un po’ dove arriva l’impudenza di chi rincorre esclusivamente interessi elettoralistici: da un lato c’è l’indicazione del CTS e del Governo di inoculare il vaccino Astrazeneca dai 60 anni in su, dall’altro De Luca vuole inocularlo esclusivamente ai lavoratori del turismo (in età lavorativa e dunque ben pochi di essi superano i 60 anni). Una evidente contraddizione! Così come è sbagliato dire che il Generale Figliuolo fa saltare il “Piano di vaccinazione di massa” per le isole. Ma chi mai potrebbe essere contrario al Piano di vaccinazione di massa? No, Figliuolo ha impedito Il Piano di priorità del comparto turistico delle isole e della costiera amalfitano-sorrentina e ripristinato quello di priorità anagrafica, stabilito per tutto il territorio nazionale. E’ evidente a tutti che, in carenza di vaccini, si tratta di dare la precedenza a qualcuno. Ed è sul “qualcuno” che non ci troviamo d’accordo. Vi chiedo: si fanno gli interessi degli isolani vaccinando prima i giovani lavoratori, la maggior parte dei quali iniziano a lavorare da giugno o, invece, vaccinando presto tutti gli anziani, più esposti alla letalità del Covid? Non è forse vero che se mettiamo al sicuro tutte le generazioni di ottantenni, settantenni e infine sessantenni, automaticamente mettiamo al sicuro salute ed economia dell’isola? Lasciamo stare, per favore, il paragone tra Italia e Grecia, che può fare solo chi non conosce la Grecia e le sue isole. Basti dire che la Grecia ha un’estensione totale di 131.957 Km2, mentre l’Italia ha 301.340 Km2; la Grecia ha una densità per abitante di 82 ab/ Km2, l’Italia 189 ab/Km2; la Grecia ha 10 milioni di abitanti, l’Italia 60 milioni; un terzo della popolazione greca è concentrata in Atene ed oltre ad Atene e Salonicco non ci sono altre significative realtà urbane ad interesse turistico. Le isole greche rappresentano un quinto dell’intero territoriale nazionale. Tutto in Grecia ruota intorno alle isole (circa 6.000 di cui 227 abitate) mentre l’Italia ha una ricca rete di città e Comuni turistici oltre alle isole (che sono circa 800 di cui 80 abitate). Le isole greche che, al momento, hanno vaccinato tutti i residenti sono solo Kastellorizo, Lipsi ed Elofonisso e, per ottenere ciò, l’intera popolazione greca è ferma al 10% di vaccinati. E vogliamo parlare delle isole spagnole? Si parla con troppa facilità di isole covid free, ma si sappia (dati dell’Ambasciata italiana a Madrid) che le isole spagnole sono divise in quattro livelli di allerta e che una certa libertà di movimento c’è solo per le isole che sono situate nei livelli 1 e 2 di allerta (La Palma, La Gomera, El Hierro di livello 1) e (Lanzarote e la Graciosa di livello 2) mentre forti limitazioni e restrizioni ci sono per le isole di livello 3 e 4 (Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura). Anche nei livelli 1 e 2 comunque esistono limiti alla mobilità notturna, nelle riunioni tra conviventi (max 10 persone nel livello 1 e 6 persone nel livello 2), limiti di orari per alberghi e ristoranti (chiusura 00-06, max 6 commensali nel livello 1; chiusura 23-06, max 4 commensali nel livello 2). Gli eventi popolari sono sempre sospesi per tutti, il divertimento notturno sempre inibito a tutti. Questo a dimostrazione che non sono affatto “Covid Free”. Ancora, facciamo una confusione enorme quando, nelle trasmissioni televisive, andiamo a dire che riteniamo giusto il canale preferenziale turistico per “motivi economici” e, nello stesso tempo “per motivi sanitari” data la debolezza strutturale della sanità isolana.

E’ gioco facile, per giornalisti come Sallusti, evidenziare una certa confusione di idee. Che Ischia, come le altre piccole isole, abbiano bisogno di non essere considerate con gli stessi parametri della terraferma, nei livelli dei servizi sanitari minimi, è questione nota da tempo e da risolvere indipendentemente dal Piano vaccinale. Proporre ora un tale argomento è dispersivo e fuorviante. Un ischitano di valore che, in in questo momento ricopre un’importante funzione presso l’Agenzia del Demanio, Silvano Arcamone, che conosce bene il nostro territorio ma anche le altre realtà turistiche italiane, su Facebook ha scritto, consapevole di andare controcorrente, che Ischia sta sostenendo una tesi sbagliata, che non porta da nessuna parte. La peggiore cosa che possiamo fare e che, purtroppo, stiamo facendo è quella di seguire acriticamente il Presidente- Governatore De Luca, nella sua propaganda antistatale, demagogica ed elettoralistica. Non possiamo correre dietro le intemperanze del Re Sole- come lo ha giustamente definito il costituzionalista Sabino Cassese – anche se molti continuano a sostenere che è “molto efficiente”. Tanto efficiente da trattenere per sé tutte le principali deleghe. Ma tanta efficienza ci ha portato, ad aprile, ad essere una delle Regioni a maggior contagio Covid, nonostante abbia capoticamente tenute chiuse le scuole di ogni ordine e grado, più di qualsiasi altra Regione. Dirò, per finire, col sarcasmo che merita, che l’unico vaccino che avrebbe dovuto inoculare è la nota Pasticca del Re Sole. La conoscete: è quella dal sapore di liquirizia forte. Benefica ma con qualche controindicazione, proprio come i vaccini. La liquirizia è digestiva, diuretica, antinfiammatoria, espettorante e perfino antivirale. La liquirizia viene estratta da una pianta che si chiama “glycirriza”.

A luglio 2020, dall’Università di Napoli, fu annunciato che, secondo una loro ricerca, dalla glicirizzina poteva nascere un inibitore del Covid ed è ancora allo studio. Tutto torna: Il Re Sole ha la Pasticca di liquirizia, con la cui glicirizzina può rendere Ischia e le altre isole “Covid Free”. Attenzione, però, le controindicazioni per la liquirizia sono che non bisogna esagerare nell’uso e che non fa bene a chi soffre di ipertensione! Non dite tutto questo al comico Maurizio Crozza, senno ne fa un’altra macchietta su De Luca, come quando gli fece dire: “Dopo Maradona, sono rimasto l’unico mito di questa Regione!” E meno male che Crozza non ha assistito alle performance dei nostri Sindaci, imitatori di De Luca, altrimenti sarebbe stato costretto a imitare gli imitatori!

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