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L’identità a più dimensioni

Questo libro si pone nella direzione opposta al ben noto libro di Luigi Pirandello “Uno, nessuno, centomila”.Mentre Pirandello, in tutta la sua produzione che gli merita il premio Nobel, combatte le identità fittizie,“le maschere nude” del suo tempo, questo libro invece, dando per scontato che le identità di oggi sono veramente… centomila, si pone il problema di come esserne coscienti e viverle tutte. Approfondendo ancora di più l’idea, direi che mentre il premio Nobel siciliano parla in tutte le sue opere di crisi di identità per cui gli uomini e le istituzioni erano diventate nient’altro che dei manichini privi di valori, di contenuto e di ideali, per Loredana Sciolla le identità del mondo di oggi sono veramente moltissime e tutte con contenuti specifici: c’è l’identità personale, quella familiare, quella sociale, cioè del paese piccolo o grande di cui si fa parte, c’è l’identità professionale e altre tante identità che si acquistano a causa del mondo globalizzato. Perciò l’autrice ha ragione nell’intitolare la sua ricerca,vasta e documentata,“identità a più dimensioni” anche se – aggiungo io – sono continuamente variabili.

E il sottoscritto, per focalizzare meglio il tema del libro, preferisce estrarre alcune affermazioni, senz’altro insufficienti allo scopo, per spingere il lettore interessato all’argomento a comprarlo e leggerlo personalmente.

  • “Alla domanda: cosa sono io? Cartesio rispondeva che l’io è coscienza, cioè rapporto con sé stessi, soggettività. Ma le discussioni classiche più influenti che trattano specificatamente dell’identità sono quelle che si pongono il problema logico di come si possa restare sé stessi (avere un’identità) pur modificandosi. è soprattutto a Locke e a Hume che si può ascrivere una concezione moderna dell’identità”(pag. 23).
  • “Dopo aver scartato posizioni metafisiche che vedono l’identità come una sostanza con contenuti specifici, si tratta di chiarire meglio il significato di dare all’identità e di pensarla come un insieme di funzioni che consentono al soggetto di restare sé stesso nonostante o addirittura in ragione del cambiamento”(pag. 37).
  • “Qui non è in questione il fatto che l’identità sia un carattere universale dei soggetti, nel senso che tutti hanno qualcosa di unico di cui sono consapevoli. Ne era consapevole anche Socrate e Sant’Agostino”(pag. 72).
  • “L’identità è un problema moderno in quanto nasce da una prima grande trasformazione del rapporto tra individuo e società…Questa ultima oggi è caratterizzata dall’intensificarsi della divisione sociale del lavoro, dall’indebolimento dei tradizionali legami comunitari di tipo locale e ascrittivo (legami di sangue), della intensificazione della comunicazione e dei trasporti, del moltiplicarsi dei gruppi e delle cerchie sociali”(pag. 74).
  • La conversione religiosa – “L’aspetto più rilevante della conversione religiosa è il bisogno di appartenere ad una comunità, che riconosca l’identità del convertito, confermi il suo “nuovo essere”, fornisca la base di legittimazione per il nuovo sistema di credenze. La comunità religiosa sostituisce i legami familiari e riorganizza l’intero apparato della conversazione, cambiando le persone, gli amici,i punti di riferimento”(pag. 140).

E qui inserirei – dal mio punto di vista – un’altra identità,l’identità cristiana.Oggi non regge più la fede cristiana ricevuta dalla tradizione. I problemi sempre nuovi richiedono una fede cristiana personale continuamente rifondata sulla Sacra Scrittura autenticata dal Magistero della Chiesa. Stiamo attenti però! Non chiudiamoci nel nostro privato orticello. Le angolature da cui si può leggere il Vangelo sono infinite.Il Vaticano II dice che “Spiritus ubi vult spirat”(lo Spirito soffia dove vuole) e che i“semina verbi”(le tracce di Dio) sono dovunque e che non bisogna guardare il mondo con un solo paio di occhiali. E Benedetto XVI ha parlato spesso del “cortile dei pagani”, di quelli cioè che noi chiamiamo atei ma che in realtà sono cercatori del vero Dio.

Post scriptum: Non so se la recensione di questo libro possa avere cittadinanza in una rivista come “Il Golfo” che tratta e dibatte problemi concreti. Comunque sono sempre grato al suo Direttore quando ospita qualche mio articolo perditempo.

don Vincenzo Avallone

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LAUTRICE

Loredana Sciolla insegna Sociologia all’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni recenti: Processi e trasformazioni sociali. La  società europea dagli anni Sessanta a oggi (a cura di) (Roma-Bari 2009); Sociologia dei processi culturali (Bologna 2007); La socializzazione flessibile. Identità e trasmissione di valori tra i giovani (con F. Garelli e A. Palmonari, Bologna 2006); La cittadinanza a scuola. Fiducia, impegno pubblico e valori civili (con M. D’Agati, Torino 2006); La sfida dei valori. Rispetto delle regole e rispetto dei diritti in Italia (Bologna 2004).

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