IL COMMENTO La rinascita di Casamicciola ed il cambio di passo a Forio
DI LUIGI DELLA MONICA
Un risultato elettorale ricco di scenari inaspettati. La vittoria di Giosi Ferrandino non era scontata, anche perché si deve considerare,vista la tendenza nazionale del partito della Giunta uscente che soltanto l’ossatura istituzionale del neoeletto Sindaco di Casamicciola gli abbia consentito una prevalenza nel segreto delle urne. Senza nulla togliere al precedente Sindaco, che a mio sommesso avviso deve ricevere tutto il rispetto dovuto, soprattutto quando si cade per un ripensamento della propria maggioranza, la persona dell’Ing. Ferrandino è stata reputata l’unica dotata della caratura forte per voltare pagina dal dopo alluvione in poi. Io non ho motivo né per celebrare la sua bravura, né per pungolare la sua figura ipertrofica. Giosi è Giosi e non credo che debba essere io a sostenere il contrario; egli è dotato dell’esperienza professionale e del coraggio politico di sedere al tavolo istituzionale della ricostruzione e dell’impiego dei fondi del P.N.R.R. Unico rischio è soltanto quello che i cittadini isolani come loro solito si assopiscano, ritenendo che la politica sia soltanto una modalità di relazione umana rediviva e limitata alla tornata elettorale e che si debba orientare il voto soltanto in base al ricevuto dal candidato o dal partito di turno. Dopo di chè, delegata ai rappresentanti del Comune la gestione dei beni collettivi, si ripropone la solita scissione mentale, quasi bipolare, fra la proprietà privata e quella pubblica, essendo quest’ultima solo un affare esterno, fino a quando non diventi scomodo, perché venga ad invadere il proprio interesse personale. Un po’ come le affittanze estive: il mio vicino poco mi importa cosa ci faccia con casa sua, basta che anche io possa emulare i suoi profitti, senza selezionare la qualità degli ospiti forestieri e quindi interrogarmi se non sia io la causa della invivibilità dell’isola per le frequentazioni di torme di maleducati. Allo stesso modo dicasi per le Istituzioni locali, che sono viste positivamente quando rimuovono l’auto in sosta di un proprio nemico, ma sono destinatarie di ogni spergiuro ed imprecazione possibile se colpiscono i nostro interessi specifici.
Queste circostanze rilevano per orientare i lettori ad un unico ideale che deve essere posto in pratica: un Sindaco di collaudata bravura deve essere controbilanciato dalla partecipazione attiva dei cittadini al miglioramento della comunità. Giosi Ferrandino ha il compito storico di guidare il risorgimento di Casamicciola Terme dalla violenza psicologica che i media nazionali ed anche campani hanno indirizzato alla nostra amata isola, creando la macchia degli abusivisti delinquenti che piangono sulla furia omicida del fango versato sui corpi straziati dall’alluvione. Quegli angeli, quei 12 angeli reclamano giustizia e scuse dai loro calunniatori. Giosi è investito del ruolo affidatogli dagli elettori casamicciolesi di rimuovere gli schiaffi da faccia, come sostenevo quindici giorni fa.
Il fenomeno Stani Verde è un capitolo interessante. Alcuni rumors si dolevano della amministrazione Del Deo come troppo accentratrice e non aperta al dialogo, per cui il plebiscito di preferenze manifestate al neoeletto Sindaco è inoppugnabile in tal senso. I foriani intendono cambiare completamente passo. Io onestamente non posso tacere e come del resto risulta in miei predenti articoli che Francesco Del Deo sia da elogiare, perché da Presidente dell’ANCIM ha tuonato con fulmini e saette contro la miopia del potere centrale di trasformare le piccole isole in una colonia per pochi privilegiati, operando una certosina attività di mediazione che ha portato alla conquista democratica della riforma all’art. 119 Cost (disagio abitativo insulare). Questo non deve dimenticarlo nessuno, anche chi gli è ostile. Stani Verde ha dalla sua parte un’età anagrafica rispettabile, una famiglia solida ed un’esperienza imprenditoriale sana, ma sicuramente il suo percorso sarà disseminato da mille ostacoli. Una terrificante caratteristica isolana è il mormorio spesso animato dalla semplice compiacenza di veder cadere una persona, rea soltanto di aver fatto il possibile per mettersi in gioco e risolvere un problema della comunità. Si ode spesso il fraseggio mefistofelico: “Sta facendo questo, ma per quale interesse personale? Chi glielo fa fare? Io penso che sia soltanto questo il fattore ostativo all’operato di Stani Verde che si prepara a gestire un consenso elettorale superiore al 70% dei votanti. Per il resto spicca al suo fianco la figura del veterano Gianni Mattera, politico dalla lunghissima esperienza, che potrà con i suoi capelli grigi supportare la chioma ancora nera del giovane Stani e la competenza della mia Collega Jessica Lavista. Non si dolgano gli altri non citati, ma non è per cattiva fede, poiché intendo discorrere solo su persone che conosco, oppure di cui ho seguito direttamente le rispettive vicende di ascesa politica. Forio dal canto suo non si presenta vilipesa dalla frana, ma dispone di un vastissimo territorio e di una potenzialità recettiva balneare superiore agli altri comuni isolani, se si eccettua la spiaggia dei Maronti; composta di frazioni e contrade che a volte poco distanti presentano specificità territoriali completamente diverse, si pensi ad esempio Monterone e Panza. L’urbanistica e la geomorfologia dell’area foriana sono estremamente complesse e dense di criticità, per cui la nuova amministrazione davvero dovrà lavorare strenuamente per risolvere problemi vecchi e nuovi.
Una sola categorica necessità dovrà, a mio sommesso avviso, guidare tutti i protagonisti di questa elezione Giosi e Stani: l’amore per l’isola al costo di accantonare i personalismi e privilegiare la crescita comune.
Come asserisce spesso nei suoi editoriali Marco Bottiglieri, Ischia è un brand un patrimonio ideale di bellezza ed ospitalità, non bisogna dico io sciuparlo per la convenienza di non parlare se qualcosa non va bene, per proteggere il proprio orticello. Aiutiamo i nuovi Sindaci a lavorare come dei treni freccia rossa, ma non sabotiamo la linea ferroviaria con maldicenze, mormorii o false notizie, partecipiamo tutti alla democrazia.
* AVVOCATO