LE OPINIONI

IL COMMENTO La straordinaria pazienza del falegname di Nazareth

Papa Francesco ha indicato il 2021 come l’anno ecclesiale della letizia dell’amore familiare, attraverso il modello espansivo, aperto, creativo, della famiglia di Nazareth, nella quale emerge l’immenso ruolo di Giuseppe. Figura, a noi, profondamente e sentimentalmente cara per lo stupendo motivo di aver la nostra dimora natia del tutto incastonata al delizioso santuario dedicato a lui. E, per di più, perché i nostri occhi di bambino nel momento in cui hanno acquisito la comprensione di ciò che si vede, dopo il volto materno, hanno scoperto quello di Giuseppe con il bambino Gesù.

Adesso veniamo alla grandezza del falegname, la cui tranquilla vita di bottega viene sconvolta dall’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria, sua sposa, che avrà un parto divino. E qui, dopo gli iniziali smarrimenti, dubbi, anche pieni di irritazione, dona alla sua famiglia una straordinaria e amorevole pazienza. Infatti, si arma di coraggio e speranza e mette in movimento la sublime capacità di continuare per la propria strada, spesso, a dispetto delle circostanze avverse, conservando un contegno sereno e allegro, con la consapevolezza che occorre seminare anche dopo un raccolto infruttuoso. Per cui, la scelta migliore e più gratificante è quella di affrontare gli ostacoli e di superarli con sagacia e perseveranza tanto che gli sforzi assumono alta dignità non da ciò che si usufruisce da essi ma come si diventa nel metterli in atto.

E qui, con la sua ardimentosa presenza, Giuseppe invita tutti a vedere e amare ogni segno di una nuova vita, essere pronto in ogni momento ad aiutare la nascita di ciò che è pronto a venire al mondo. È forte e perennemente viva la sua altissima testimonianza che parte da Nazareth, si inoltra nella fuga d’Egitto, plana nella grotta di Betlemme e nell’accompagnare, insieme a Maria, con devoto e serafico ardore l’infanzia del Cristo. Visto che veniamo da un 2020 terribile e non si intravede ancora la luce in fondo al tunnel facciamoci accompagnare dalla stupefacente e proficua pazienza del mirabile Joseph, con il suo misericordioso sguardo paterno, in compagnia del respiro cosmico dell’arcangelo Michele.

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