LE OPINIONI

IL COMMENTO La vera vita è nei volti ingialliti delle antiche fotografie

Una passeggiata sul pontile che conduce al Castello Aragonese, uno sguardo al mare di Cartaromana, il fascino di un ottobre che sembra estate piena. I colori e i profumi, i turisti stranieri, il rumore delle poche barche che attraversano lo specchio d’acqua antistante la Mandra. Il richiamo di un amico e la sosta al bar del piazzale delle Alghe, per un aperitivo che profuma di estate e di spensieratezza. E poi lo sguardo alla troupe dell’ennesimo film di produzione straniera, che ha scelto l’isola verde per immortalare in una storia cinematografica, i volti e i luoghi dell’isola più bella al mondo. E così la mattinata ischitana, rubata alla routine della città e allo stress metropolitano, trascorre tra i ricordi e le emozioni. E ci si ricorda di quanti film siano stati girati ad Ischia, quante storie, quanti attori, più o meno famosi. Dal Corsaro dell’Isola Verde, nel 1952, con Aniello Di Scala che fu controfigura di Burt Lancaster, al colossal Cleopatra, che trasformò Ischia Ponte come non sarebbe mai più accaduto nel corso degli anni. Un film del 1963, una delle produzioni cinematografiche più costose di sempre. Elizabeth Taylor nei panni di Cleopatra, Richard Burton in quelli di Marco Antonio, Rex Harrison in quelli di Giulio Cesare. Fino alle produzioni più recenti, i divi di Hollywood, le starlette del momento, i volti noti dei social e di Tik Tok. E tutto intorno un azzurro quasi irreale, che ti avvolge e ti strega. Un’atmosfera che ti fa sentire lontano mille secoli dalle guerre sparse nel mondo, dai cortei, le flottille e le manifestazioni di piazza che bloccano il paese e organizzate a difesa di una pace che diventa, spesso, un pretesto per fare violenza e contestare chi ci governa. Non ci pensi a tutto questo, quando sei a due passi dagli scogli di Sant’Anna. E’ Ischia, signori! Fatevene una ragione. Non c’è paragone alcuno. È il luogo che ti riconcilia con il mondo, che ti fa riappacificare con il passato e con i torti ricevuti dalla vita. 

E per favore, lasciate che i ricordi restino tali, ingialliti dal tempo, confusi sotto la polvere della storia, liberi dalla modernità e dalle diavolerie della tecnologia. Da un po’ di tempo, sui social, girano post di vecchie fotografie, anche molto antiche, che qualcuno, attraverso l’Intelligenza artificiale, riesce a manovrare, animare, rivitalizzare, rendere attuali. È la moda del momento. L’immagine di persone che non ci sono più e che riprendono vita, con abbracci fasulli, animazioni pietose e sguardi che si rianimano ma senza trasmettere alcuna emozione. Tutta una finzione, un artificio, una totale mancanza d’amore. Perché il fascino delle foto, la bellezza dei ricordi è lasciarli esattamente come sono. Nessun artifizio virtuale può sostituire la forza del passato. Ogni diavoleria realizzata attraverso l’arte grafica, non potrà mai emozionare come una vecchia immagine, che a stento lascia intravedere i volti dei nostri nonni o dei luoghi che abbiamo amato. E se proprio vogliamo vedere quei volti tornare a sorridere, rianimarsi e vivere, basta guardare gli occhi dei nostri figli o dei nostri nipoti. In loro rivivono le emozioni di un passato che non torna e che non può essere manipolato. Proprio come l’immagine della nostra isola, struggente e bellissima, come una cartolina ingiallita di tanto tempo fa.

* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”

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