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Tariffario degli avvocati, Clotilde “punge” Dionigi

BARANO. «Il Comune di Barano d’Ischia fa marcia indietro sul prezzario degli avvocati.

La mia segnalazione al Comitato per l’equo compenso ha indotto il vicesindaco a sospendere l’efficacia della delibera di Giunta che lo istituiva. Già … il vicesindaco!!! Il Sindaco proprio non ce la fa ad ammettere di avere fatto una cosa fuori luogo! Nessuna assunzione di responsabilità! Mai! Sono soddisfatta del risultato ottenuto, soprattutto per il segnale dato in termini di civiltà e rispetto del lavoro». Queste le parole di Clotilde Di Meglio, consigliera d’opposizione al consiglio comunale di Barano, che gioisce a seguito del passo indietro del comune di Barano, da noi riportato ieri su queste colonne, che sospende l’efficacia dell’avviso pubblicato in conseguenza della delibera del 6 novembre scorso, che intendeva istituire una short list di avvocati per l’affidamento di incarichi legali ed approvazione tabelle dei compensi. L’esponente della minoranza baranese lancia dunque una nuova accusa al sindaco Gaudioso, “reo” di non aver voluto ammettere l’errore e di aver lasciato al suo vice l’imbarazzante incombenza: il motivo della sospensione nell’avviso diramato a firma del vice sindaco Raffaele Di Meglio veniva ufficialmente motivato con la necessità di “approfondire la determinazione degli importi stabiliti per i compensi”.

 

Alcuni giorni fa la consigliera candidata alle scorse elezioni amministrative alla carica di sindaco dichiarava: «Ho trovato qualche tempo fa su internet una frase spicciola ma efficace: “se pensi che un professionista ti costi troppo non sai quanto invece potrebbe costarti un incompetente!”», parole che Clotilde Di Meglio aveva utilizzato per esporre un dato denunciato dalla minoranza: l’esame dei bilanci del Comune di Barano d’Ischia aveva infatti evidenziato che la spesa per l’assistenza legale dell’Ente è molto alta. Clotilde Di Meglio, che tra l’altro svolge proprio il mestiere di avvocato, fece una settimana fa accuse chiare e anche abbastanza pesanti rivolte all’attuale amministrazione: «Dall’insediamento della Giunta questa lavora solo per dare incarichi ad avvocati, come minoranza abbiamo chiesto in virtù di quali criteri si scelgano le controversie in cui ci si fa assistere e abbiamo anche segnalato che si potrebbe risparmiare molto avendo un avvocato in convenzione, scelto con concorso di evidenza pubblica. Non solo non siamo stati presi in considerazione – tuonava il consigliere di minoranza che ben conosce la professione di avvocato – ma non siamo neppure ascoltati. Ora la Giunta ritiene di contenere le spese, predisponendo una sorta di “prezzario” degli avvocati. In pratica un’elemosina che mortifica la professionalità del prescelto. Non sta bene! Capisco che è difficile comprenderlo per chi non mai svolto un giorno di lavoro, ma il lavoro merita rispetto, come meritano rispetto gli anni di studio che ci vogliono per svolgere un certo tipo di professione. Quindi con il consenso dei Colleghi di minoranza ho segnalato il “prezzario” all’osservatorio permanente per l’equo compenso fondato da alcuni Avvocati di valore e in questi giorni il Comune di Barano sarà diffidato al rispetto della professionalità e della competenza».  Parole che avevano additato il tariffario che l’amministrazione intendeva utilizzare, come uno strumento discriminatorio e offensivo per coloro che svolgono la professione di avvocato.

 

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