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Ipomea del Negombo, tra fiori da annusare e altri… da mangiare!

di Isabella Puca

foto Tommaso Monti

Lacco Ameno – Si è conclusa domenica 27 maggio la sedicesima edizione di Ipomea del Negombo la mostra mercato di piante rare e inconsuete della fascia temperata calda. Tre giorni per un caleidoscopio di colori e di sapori. Novità di quest’anno è stato uno show cooking aperto al pubblico della fiera con alcuni degli chef più quotati dell’isola che hanno preparato dei finger food tutti dedicati ai fiori. In un angolo di Ipomea Chef Nino Di Costanzo, chef Palamaro, Chef Di Liddo con il mastro pasticciere Nello Iervolino e il pizzaiolo Ivano Veccia, hanno dato prova di come in cucina possano essere utilizzati i fiori che, oltre che belli, all’occorrenza possono diventare anche buoni.  Ha creato con Gerardo di Nola un formato di pasta simile a quello di riso, lo ha poi cotto come il famoso cereale, ma nel latte di bufala, fatto poi mantecare con del burro, parmigiano e bucce di limone e arance. È il piatto di Nino Di Costanzo, due stelle Michelin per il suo ristorante ischitano “Danì maison”; aperto da due anni è già famoso in tutto il mondo. Prima di servirlo del gel di agrumi con l’aggiunta di buccia sbianchita e del succo ridotto di fiori e foglie di nasturzio, pianta importata nel ‘600 dagli europei, utilizzata contro la carenza di vitamina C, della melissa e del polline. Una vera delizia dove ogni gusto è andato al posto giusto. Tartare di Palamita con fiori di acacia, maionese di camomilla e lampioni fermentati per Palamaro, chef dell’Indaco, una stella Michelin per lui e una alta conoscenza delle materie prime, soprattutto quelle legate al suo mare. Riso venere a chiudere questa prelibatezza gustata su di un piatto 100% biodegradabile. E i fiori Ivano Veccia li ha messi sulla montanara: base di cioccolato, e pizza fritta con zucchero di canna e Cannella, ricotta di bufala, Citroenella, Fiori di Lavanda e Fiori Eduli. Due i dolci presentati da Nello Iervolino, mastro pasticciere dell’Indaco e da Chef Emmanuel Di Liddo che per l’occasione ha giocato in casa. “Sensazione floreale” il nome del piatto di Iervolino con arancio, mirto e sensazione di glicine, il tutto accompagnato da croccanti meringhe al mirto. “Come nasce un fiore”: per Di Liddo terriccio con una sablè ai semi di fiori,  a rappresentare la semina, con sopra quenelle di cioccolato dark e gel di mango, a raffigurare il ramo dell’albero da dove nasceva il fiore di ginestra. In circa due ore un assaggio di quella che sarà la prossima edizione del Safari del Negombo – 17settembre – dove non mancheranno, anche quest’anno, numerose sorprese. Ma al centro di questa sedicesima edizione di Ipomea la cultura dell’orto e del giardino che appartiene da sempre all’isola; un intero percorso dedicato alle erbe aromatiche tra basilico limone, erba cipollina, maggiorana e rosmarino; presente, anche quest’anno, il peperoncino più piccante al mondo. All’interno dell’arena del Negombo l’atmosfera è stata quella di sempre, con le bellissime orchidee, le coloratissime ortensie e centinaia di specie fiorite.  Evento nell’evento la presentazione del libro “Meraviglie botaniche – giardini e parchi di Palermo” scritto a quattro mani dal dott. Manlio Speciale e Giuseppe Barbera. Un vero e proprio viaggio tra le presenze vegetali significative dei giardini storici pubblici e privati di Palermo.  Anche quest’edizione di Ipomea è stata, poi, raccontata dalle meravigliose illustrazioni di Simo Capecchi e Luigi Filippuggi che,  con un reportage grafico in diretta hanno descritto le piante più curiose  disegnando in mezzo al pubblico per i tre giorni della manifestazione. Appuntamento all’anno prossimo con uno degli eventi più profumati e colorati della primavera ischitana!

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