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Sisma, briefing tecnico col Commissario

LACCO AMENO. Briefing tecnico ieri mattina alla Torre dell’Orologio di Piazza Santa Restituta. Il Commissario delegato all’emergenza-sisma, l’architetto Grimaldi, è sbarcato sull’isola per una riunione con i sindaci di Lacco Ameno e Casamicciola e i componenti dei rispettivi staff degli uffici tecnici comunali per fare il punto della situazione sulla liquidazione dei Contributi di autonoma sistemazione e delle sistemazioni in albergo per i cittadini sfollati a causa del terremoto del 21 agosto.

Sono al vaglio le documentazioni relative a diverse istanze presentate. Molte domande devono ancora essere esaminate nel dettaglio dall’apposita commissione; il briefing è durato poco più di un’ora e dall’esterno non si sono udite particolari urla tra i dialoganti, segno che il confronto tra le parti stavolta dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere filato tutto liscio. Ma si è parlato anche di tutte le fasi collegate all’emergenza. A proposito di quest’ultima, va detto che l’imminente probabile proroga non ha ancora una copertura finanziaria, con un costo a tutt’oggi di circa 5 milioni e 900mila euro. Di conseguenza c’è necessità di chiudere le rendicontazioni per avere un quadro il più possibile circostanziato per poi trovare una soluzione a stretto giro: gli uffici comunali devono sbrigarsi almeno per chiudere la rendicontazione entro il 31 luglio. In tal modo si potrà avere una “mappa” degli aventi diritto e soprattutto sarà possibile rilevare se permangono i requisiti per continuare ad usufruire dei contributi.

In una pausa dell’incontro, il commissario Grimaldi si è intrattenuto con la stampa, illustrando sinteticamente la situazione ma spaziando su vari temi, anche indirettamente collegati con la gestione delle conseguenze del sisma.

«Quella di oggi è comunque una riunione importante – ha spiegato il Commissario – per stabilire alcuni punti fermi in merito ai Cas e ai contributi per l’accoglienza alberghiera. Ci sono ancora diverse istanze da verificare, e ciò comporta che alcune somme devono rimanere vincolate finché tali verifiche non saranno effettuate. E parallelamente i Comuni devono verificare la persistenza di determinate condizioni per confermare il diritto dei titolari di istanze già verificate».

L’esigenza si scontra con i ridotti organici comunali: «Certo, è un compito improbo dover controllare circa seicento nuclei familiari, ma è qualcosa che va fatto. Se dopo un anno qualcuno afferma che certe condizioni restano identiche, deve però anche dimostrarlo. Parliamo sempre di denaro dello Stato, e chi mente può essere accusato del reato di truffa. Ci sono poi ancora circa 400 persone in albergo: una circostanza che, a un anno dal sisma, onestamente mi sembra non proprio edificante. Mi chiedo come faccia una famiglia a trovare un ambiente idoneo rimanendo così a lungo in un albergo, e lo dico al di là dei costi, ovviamente molto maggiori, rispetto al Contributo di autonoma sistemazione, e delle tante abitazioni esistenti sull’isola». Sulle presunte lentezze della struttura commissariale in confronto alle altre emergenze d’Italia, l’architetto è categorico: «Sfido chiunque a trovare un’emergenza nel Paese dove i cittadini le cui domande sono state verificate con maggiore sollecitudine. Qui viaggiamo con un ritardo nei versamenti dei contributi di un solo mese, significa che a tutto il 31 maggio le istanze della maggior parte degli alberghi sono state soddisfatte, esclusa qualche struttura dove persiste la problematica delle certificazioni prescritte o dove si attende che sia trascorsa la stagione estiva. In linea generale siamo comunque entrati in un binario direi quasi ordinario». Grimaldi ha fornito alcuni numeri: «A Casamicciola ci sono ancora 200 istanze da verificare, 47 a Lacco Ameno. Stiamo attendendo la proroga dello stato di emergenza: la richiesta è stata inoltrata dal presidente della Giunta regionale al Dipartimento di Protezione Civile. Presumibilmente la durata della proroga sarà di sei mesi. È evidente che per essa ci sarà bisogno di ulteriori risorse economiche. Oltre due settimane fa ho inoltrato una richiesta di rimodulazione del piano, chiedendo altri 5 milioni e 300mila euro fino al 24 agosto. Servirebbero altri sei milioni per altri sei mesi». La palla passa dunque al Governo: «Adesso vedremo cosa deciderà il Consiglio dei Ministri per Ischia». Il Commissario ha aggiunto: «Con onestà vi dico una cosa: non so se ai territori colpiti dal sisma servano altri sei mesi d’emergenza o un anno, perché vi sono problematiche che non dipendono dalle amministrazioni o comunque non interamente, come ad esempio le scuole, un tema sostanzialmente ancora non affrontato. Ottenere la proroga dell’emergenza significa anche ottenere sistemi di snellimento delle procedure». L’architetto ha poi respinto lo scenario talvolta delineato da talune amministrazioni locali circa un clima “rovente” nel dialogo istituzionale: «Non so a cosa si riferissero i sindaci con tali definizioni, anche perché potrei capire se esse provenissero dai primi cittadini dei tre comuni colpiti dal sisma, ma gli altri tre sindaci io li ho visti una sola volta durante l’emergenza, e non mi sembra di aver creato loro dei danni, anche perché si sono sempre dimostrati molto disponibili, penso soprattutto alle criticità scolastiche e alla grande accoglienza offerta dagli istituti verso gli studenti e alunni vittime del sisma». In particolare, circa le tensioni vissute spesso e volentieri con l’amministrazione casamicciolese, Grimaldi l’ha messa così: «Con l’esecutivo del Capricho le “frizioni” ci sono state sin dal primo giorno, mica da ieri. Ma ben vengano le frizioni se esse aiutano a risolvere i problemi. Certo, se ad esempio si trovano eccessive difficoltà a rendicontare le spese funebri per le vittime del sisma, significa che ben difficilmente riusciremmo a risolvere alcunché, mentre invece noi vogliamo e dobbiamo trovare le soluzioni ai problemi». Sugli interventi urgenti e sul blocco delle schede del fabbisogno, la risposta dell’architetto è stata più articolata ma forse meno conclusiva: «Auspico che quanto prima vengano avviati e realizzati altri sette-otto interventi urgenti presenti nel piano: l’attuazione di tali interventi, in qualche modo rappresenta la parte conclusiva della fase emergenziale, per lasciare il posto alla fase di ricostruzione. Rimuovere le macerie è essenziale, non solo per l’intervento in sé, ma anche per dare un segnale concreto, un indice rivelatore di quanto stiamo facendo. In relazione a tali interventi di rimozione, rilevate ulteriori necessità, ho già fatto richiesto per ottenere un ulteriore importo necessario a coprire le spese. Poi bisognerà affrontare la problematica degli interventi di somma urgenza per l’assistenza e soccorso alle popolazioni, un tema ancora tutto da definire, almeno fino a quando non otterrò tutta la documentazione necessaria, altrimenti essi non potranno essere rendicontati, com’è ovvio». Grimaldi ha poi chiarito un aspetto: «Il denaro stanziato non tornerà mai indietro. Se una richiesta non verrà soddisfatta perché non ne esistono i presupposti, la corrispondente somma verrà comunque impiegata per altre problematiche. Nessun euro andrà perduto. Ovviamente io non sono qui per regalare denaro: semplicemente, tutto ciò che io trasferisco ai Comuni deve essere dettagliatamente rendicontato. Io non godo di alcuna deroga in relazione ad alcuna spesa». Sulla fase di ricostruzione, Grimaldi ha commentato senza esitazione: «Sento dire da più parti che il problema è la nomina del commissario, mentre io penso che il vero problema siano le regole, che sono ancora di là da venire. E tali regole devono essere precise, chiare e non interpretabili. Ischia ha le sue particolarità che la rendono differente dall’Italia centrale: innanzitutto essa vive di turismo, spostando numeri considerevoli, e deve garantire il prosieguo di tale attività. Il territorio è limitato, e dunque non si può pensare di delocalizzare i centri abitati. Quindi alle persone che rientreranno nelle zone colpite, bisognerà fornire una soglia di rischio accettabile, anche perché nessuno può dire con certezza che il sisma non colpirà ancora. E senza regole è inutile parlarne». Difficoltà che, secondo il commissario, sono amplificate dalla problematica dell’abusivismo edilizio e dei condoni («che sono due cose completamente diverse», ha sottolineato Grimaldi). Sul progetto per promuovere un concorso di idee per la ricostruzione dei borghi colpiti dal sisma: «In realtà sono stati i Lions di Ischia a promuoverlo, e mi sembra doveroso che un premio internazionale di architettura abbia ad oggetto la ricostruzione delle aree terremotate». E prima di rientrare nella stanza del sindaco Pascale per concludere il summit, Grimaldi si è detto del tutto tranquillo circa una certa “tendenza” da parte delle amministrazioni ad “aggirare” il suo ruolo commissariale, reputando del tutto normale che la politica tenda a “scavalcare” chi riveste incarichi tecnici.

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Francesco Ferrandino

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