CULTURA & SOCIETA'

IL SINDACO DI LACCO AMENO Pascale: «La ricostruzione? La fanno i proprietari degli immobili»

DI GIACOMO PASCALE

Credo che ad ogni anniversario sia giusto ricordare esclusivamente le due vittime perché comunque si rinnova il giorno del dolore. E’ pur vero che la ricorrenza del 21 agosto diventa inevitabilmente l’occasione per contare gli anni che passano e dirci che cosa è stato fatto. Ecco, nell’immaginario collettivo è come se non fosse stato prodotto nulla ma vi assicuro che non è così: molto probabilmente ci sono stati ritardi da parte del Governo prima e della Regione poi (da quando nel 2019 ha ricevuto l’incarico di redigere il piano di ricostruzione) e magari anche dei Comuni. Ma adesso credo sia arrivata l’ora di far comprendere a tutti che la ricostruzione non la fa un soggetto terzo ma i proprietari degli immobili. Questi avevano bisogno di sapere che ci fossero in primis le risorse, poi sono arrivate anche le norme e dunque oggi ci sono gli strumenti per avviare una ricostruzione tanto pubblica quanto privata. I privati, ripeto, devono attivarsi per ricostruire, bisogna però regolarizzare gli immobili per ottenere lo status di terremotato: se un’abitazione è abusiva e dunque sprovvista di condono non può ottenere alcun beneficio. Ritengo che poi ci sia stato un equivoco, per quanto riguarda la redazione del piano: sta andando avanti sia pur lentamente, la Regione ha consegnato una prima bozza della ricostruzione per quanto attinente soltanto alle zone rosse. Ci si sta muovendo, insomma, contrariamente a quanto potrebbe pensare qualcuno.

Personalmente, sono rimasto fuori per un anno: quando mi hanno sfiduciato avevo il rapporto Comune-Governo, poi a ottobre 2019 la palla è passata alla Regione Campania. Ma quello che noto adesso è mi preoccupa non poco è che alcuni cittadini è come se si fossero adagiati, dal momento che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione e non corrono a verificare lo stato della loro pratica per ricostruire la propria abitazione. Ho fatto pubblicare due avvisi pubblici a riguardo, creando un ufficio ad hoc grazie al personale messo a disposizione dal governo: gli strumenti ci sono, l’auspicio è che questo quarto anniversario sia l’ultimo prima di vedere la ricostruzione. Ma dipende dai cittadini, ripeto, ho il sospetto che molti stiano aspettando, ma non si capisce cosa…

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