CRONACA

IL CASO La scuola “Scotti” assorbita dal Circolo 2, la delusione del prof

Forse non un fulmine a ciel sereno, perché qualche avvisaglia era arrivata. Ma certo la notizia della rivoluzione portata dal nuovo dimensionamento scolastico, con la storica Scuola Media Scotti che di fatto è stata accorpata al circolo didattico Ischia 2 è davvero un colpo al cuore. Anche perché l’istituto di via Michele Mazzella rappresenta davvero un pezzo di storia di Ischia e dell’isola. In tanti non l’hanno presa bene, su tutti oltremodo amareggiata la reazione del docente Domenico Castagna che così si è espresso: “Bel regalo di inizio anno, anche se noi di scuola già ne avevamo avuto sentore! È con profondo sbigottimento che ci troviamo a fronteggiare un piano di dimensionamento scolastico che, con il suo impatto, ha tradito la storia e il valore della nostra scuola. L’accorpamento al Circolo 2 di Ischia, improvviso, senza una logica chiara, ha lasciato molti di noi senza parole e in uno stato di smarrimento. La nostra scuola, con la sua storia e la sua comunità educativa, meritava più rispetto e attenzione. Questo provvedimento, che giunge inopportunamente proprio nei giorni delle vacanze di Natale e nei giorni precedenti l’avvio delle iscrizioni, non solo manca di senso logico (o almeno è a noi sconosciuto) ma ferisce profondamente chi vive e ama la scuola: docenti, genitori e soprattutto i nostri ragazzi”.

Castagna non nasconde affatto la sua amarezza e anzi rincara la dose: “Il rammarico è profondo, non solo per la mancanza di un dialogo costruttivo e di una giustificazione plausibile, ma anche per l’assenza totale di un coinvolgimento della politica locale, che avrebbe dovuto tutelare e preservare il valore dell’istruzione e dei nostri ragazzi. È troppo, adesso, chiedere chiarezza, rispetto e un confronto aperto su questo provvedimento, che molti ritengono ingiustificato? Nessuno proprio si è fatto scrupoli, pensando all’importanza di preservare non solo le mura e gli edifici, ma soprattutto la storia, l’identità e la qualità della scuola? E cosa succederà alle altre scuole più piccole nei prossimi anni? Quest’anno è toccato alla Scotti e a Barano, ma che ne sarà delle altre? E il discorso dell’insularità? Veramente costernati. C’è ancora spazio per un dialogo costruttivo che possa portare alla revisione di questo provvedimento?”. La risposta, evidentemente, è negativa. Ma meglio non dirlo a Castagna. A lui e a tutti coloro che la scuola Scotti ce l’hanno prima di tutto nel cuore meglio far credere che la speranza è l’ultima a morire. Per il resto, servirebbe solo un miracolo.

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