LE OPINIONI

IL COMMENTO Non c’è posto per le idee

Prima l’incontro al Comune d’Ischia con due assessori regionali, poi lunedì prossimo con il Presidente De Luca, dovrebbero stabilire un ponte con l’Ente Regione in grado di avvicinare l’isola d’Ischia al potere centrale e far arrivare le nostre istanze fino al Governo e al Parlamento nazionale. Ma perché ciò avvenga concretamente servirebbero idee da trasmettere in alto loco. E sono queste idee che mancano all’appello. I partiti politici sono spariti, i consigli comunali costituiscono delle “fiction”, i consiglieri comunali sembrano le figurine Panini da attaccare all’album. Contano solo i Sindaci, ai quali non possono arrivare idee da coloro che non hanno più alcuna funzione. Domenica scorsa Gaetano Ferrandino, sotto il titolo “Non c’è posto per tutti” ha fatto un quadro verosimile e credibile di quello che sarà, fra poco più di un anno, lo scenario elettorale nel Comune d’Ischia. Prima ancora della “carrellata” di Gaetano Ferrandino sugli attori in cerca di voti, alcuni di questi protagonisti (?!) erano stati intervistati da Il Golfo per sentirne l’umore. Bene, sfido i lettori e gli elettori a trovare, nelle loro interviste o nella loro attività consiliare, uno straccio di idea, un programma, un indirizzo, un approfondimento su quello che deve essere il futuro di questo Comune. Niente! Se non considerazioni di schieramento, dichiarazioni di compattezza e unità, soddisfazione e fiducia nel Sindaco. E naturalmente il popolo (che evidentemente viene ritenuto “bue”), ammansito con dirette facebook, dove vengono elencate opere, con relativi finanziamenti, mai confrontate con alcuno; ebbene questo popolo viene visto come un aggregato di interessi,intrecci familiari, “clientes” senza personalità giuridica e pilotati da “ pater familias”. E’ bastata una intervista dell’avvocato Carmine Bernardo per evidenziare l’abisso esistente tra un politico e amministratore di razza rispetto a tanti rappresentanti amorfi che di politica e amministrazione sembrano interessarsi davvero poco. E gli effetti di questo “vuoto” di idee si sono visti nella riunione del 22 marzo al Comune d’Ischia, tra gli amministratori dei 6 Comuni e gli assessori regionali Casucci (Turismo) e Fortini (Scuola).

Al di là dell’obiettivo di un Piano vaccinale urgente e a tappeto, doverosamente condivisibile, si è notata l’assoluta impreparazione su un programma per il rilancio del turismo e dell’economia dell’isola. Si sono tutti beati del ritrovato clima di unità d’intenti (alla buon’ora!), hanno, per l’ennesima volta, enunciato l’importanza di una brandizzazione dell’isola (e fatelo questo brand, anziché parlarne soltanto!). Tutto qua quello che avevate da esporre alla Regione? Impreparati! D’altronde non è che dalla sponda regionale siano arrivati spunti più interessanti, se non che “servono idee su ambiente, turismo sostenibile…C’è fame di progettualità” (Casucci). Per l’appunto, servono idee (che nessuno elabora). Chiedo a tutti i consiglieri e assessori comunali: Cosa andrete a dire lunedì 29 al Presidente De Luca? Ancora di Piano vaccinale, di fermare le ruspe fino al 31 dicembre, di varare il Protocollo d’intesa per la gradualità degli abbattimenti? Bene, siamo d’accordo. Ma cosa gli andrete a dire del modo in cui Ischia potrà inserirsi nel Piano Turismo Regionale 2021 e nel PNRR nazionale per intercettare i fondi del Recovery? Martedì 23 e mercoledì 24, Mara Carfagna (Ministro per il Mezzogiorno) ha riunito gli Stati Generali del Sud (Sindaci, Presidenti di regione, esponenti di Bankitalia, Istat, Ragioneria dello Stato). Si è discusso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di cui ho avuto modo di parlare in precedente articolo). Per l’occasione avete delegato il Sindaco a portare in quella sede un’idea del nostro prossimo futuro? Se sì, quale? Al Ministero di Mara Carfagna sono arrivati, dalle realtà locali del Mezzogiorno, già 400 progetti. E noi? Nell’intervista che Gaetano Ferrandino ha fatto all’imprenditore Giancarlo Carriero, questi ha giustamente sottolineato che, nella particolare situazione pandemica in cui ci troviamo, bisogna pensare anche a forme di turismo diverse da quelle tradizionali che ci hanno caratterizzato. E fa l’esempio della riscoperta e valorizzazione di itinerari e percorsi nel verde, nella collina, verso l’Epomeo, fuori dei circuiti automobilistici e al riparo dagli assembramenti.

Si muove qualcosa in tal senso? Da quanto tempo giace una proposta, sollevata da più parti della società attiva, di mettere a punto, nel Comune d’Ischia, un percorso pedonale che attraversi tutta la pineta, a partire da via Leonardo Mazzella e arrivi fino al mare? Ci limitiamo invece a chiuderle le pinete e progettare sul loro terreno “piste ciclabili”. Vogliamo, ancora una volta, portare esempi virtuosi di Comuni vicini a noi? Sorrento: Progetto Tolomeo, che oltre a collegare, con percorso pedonale, il centro sorrentino al centro di Massa Lubrense, prevede altri cinque o sei itinerari nelle zone collinari di Comuni limitrofi. Nella nostra isola, geologi, guide turistiche hanno privatamente accompagnato, in questi ultimi anni, turisti per itinerari di collina o montagna. Ma lo hanno fatto con scarsissimo contributo dei pubblici poteri, che non sono stati capaci nemmeno di assicurare la pulizia dei sentieri. A tal proposito vedasi l’articolo del Golfo di lunedì 22, dal titolo “Quelle cicatrici lungo il sentiero della Pelara”. Vedete lo “scarto” tra l’impegno dell’Associazione Pro Loco Panza, che arriva perfino a pulire i sentieri battuti e l’assenza dell’ente locale nella messa in sicurezza e manutenzione di tali sentieri. Il Comune d’Ischia ha vantato una piantumazione di verde, iniziata da via Antonio Sogliuzzo e che prevede il prosieguo fino ai prossimi anni. E’ stata fatta passare come una grande conquista dell’amministrazione comunale, senonché l’input arriva dalla Città Metropolitana che ha elargito finanziamenti a buona parte dei Comuni campani. E da quanto tempo viene sollevato sulla stampa locale e da Associazioni culturali ischitane l’invito all’Amministrazione comunale d’Ischia a creare una sorta di percorso pedonale costiero che vada da Porto al Castello? Da quanto tempo viene denunciato lo sconcio di un’assurda difformità di stile, materiali, servizi, dei nostri stabilimenti balneari? Quanti chioschi sono sorti su piazzali vista mare o hanno tentato di sorgere in barba ad ogni principio estetico e logico? (Dispiace poi arrivare al dramma dello smantellamento, come è accaduto tempo fa alla piattaforma a mare dinanzi al pub Auras e in questi giorni al bar della piazzetta Ugo Calise).

Non bisogna arrivare alle demolizioni, dobbiamo fare le cose per bene fin dall’inizio e lì dove è consentito. Un potere pubblico che prima consente e poi abbatte è ingiusto. Diversamente dal comportamento ischitano, a Salerno l’assessore al Commercio Dario Loffredo ha annunciato un Piano per cambiare volto al fronte mare. Non solo ripasceranno le spiagge che si estendono tra la costa amalfitana e quella cilentana, non solo dragheranno i fondali del Porto (già, ne avrebbe bisogno anche il Porto d’Ischia), ma soprattutto vareranno un “Piano chioschi” per un nuovo e più decoroso waterfront, dettando stilemi e regole che dovranno essere rispettati dai vari baretti e chalet. Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato sabato scorso al XXV Convegno del FAI, nell’ambito del Recovery Fund, uno stanziamento di 1 miliardo di euro per il recupero e rilancio di borghi in decadenza. E’ venuto in mente a qualcuno un Progetto per il rilancio di Campagnano o di altri borghi dell’isola? Sempre Franceschini ha annunciato un altro fondo di 650 milioni, per un Piano di restauro dell’edilizia rurale. Non si potrebbe aiutare qualche contadino a rimettere in sesto (e senza abusi edilizi) un po’ di fabbricati diruti? Ecco qualche ideuzza lanciata, ancora una volta, dalle colonne di questo giornale. Se continueremo invece ad andare agli incontri senza idee, faremo solo “incontri ravvicinati del terzo tipo” come nel film di Steven Spielberg: parleremo un linguaggio che gli extraterrestri (governanti regionali e nazionali) non capiranno. Bisogna, come nel film, interpretare una “sequenza musicale” per intendersi. In altre parole, trovare una piattaforma di idee condivisibili.

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