IL COMMENTO Non si spengano i riflettori su Ischia
E adesso non si spengono i riflettori sull’isola verde. Sarebbe delittuoso. L’estate che sta per chiudersi porta con sé una grande preoccupazione, quella che l’interesse per Ischia, cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi mesi, possa scemare fino ad annullarsi, quando il richiamo turistico legato alla stagione estiva sarà terminato, le spiagge si saranno svuotate e le folle di vacanzieri che hanno assaltato i porti isolani avranno fatto ritorno alle rispettive basi. È stata per Ischia un’estate tra alti e bassi, luci e ombre, picchi di qualità e cadute di stile, boom di turisti e movida fuori controllo, rilancio del settore alberghiero e disservizi atavici. Tra qualche settimana potrà essere tracciato un bilancio ufficiale ma la sensazione è che il periodo di vacanze che stiamo per metterci alle spalle, abbia segnato una ripresa importante dopo l’annus horribilis del 2020 e un 2021 ricco di incognite e incertezze. Ecco perché i riflettori non vanno spenti.
Qualcosa agli ischitani e ai tanti visitatori è mancato, certo, a cominciare dalla Festa di Sant’Anna, per passare alla sfilata di Sant’Alessandro, senza trascurare le innumerevoli iniziative, che tradizionalmente si ripetono sull’isola e che a causa della pandemia, anche quest’anno, sono state annullate. Non è un dettaglio, perché Ischia vive da sempre nel rispetto della sua storia, nell’identificazione con la sua cultura e la sua tradizione. L’eredità che questa estate ischitana lascia, però, è importante e induce al cauto ottimismo. L’economia mortificata dalla crisi pandemica ha avuto un sussulto, ristoranti e alberghi hanno respirato aria nuova, si sono rivisti gli stranieri e i lidi hanno brulicato di famiglie e bagnanti. Una normalità ritrovata, sia pure nel rispetto (non sempre osservato) di regole e disposizioni. L’attenzione sull’isola, però, dovrà essere alta. A cominciare proprio dalla battaglia contro il virus, fondamentale qui come nel resto della Campania. Ischia è stata Covid-free per alcuni mesi, per poi essere travolta dai contagi, soprattutto tra i giovani, anche a causa di un comportamento poco razionale e responsabile da parte di troppe persone e per un’azione di controllo, da parte delle forze dell’ordine, che non sempre è stato in grado di far fronte ad una situazione che troppe volte è sfuggita di mano. Ecco perché sarà il caso di tenere alta la guardia nelle prossime settimane, quando riapriranno le scuole e riprenderà la normale attività su tutto il territorio. Una volta archiviata la stagione estiva, l’attenzione si sposterà poi su quella invernale e sul periodo delle festività di fine anno. Una nuova corsa contro il virus e contro il tempo, verso l’anno in cui Procida sarà Capitale della Cultura, occasione che Ischia, come tutta la Campania, non possono permettersi di perdere.