LE OPINIONI

IL COMMENTO Opportunità potenziali del PNRR per l’isola e il turismo 

di Mimmo Barra* 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede uno spettro ampio d’investimenti e riforme a favore dei Comuni. Trasformazione digitale e turismo, miglioramento dell’organizzazione interna fino agli interventi sociali passando per la cultura, sono tra gli asset principali che hanno l’obiettivo di sostenere una ripartenza nel segno della modernizzazione. Un altro dato importante, che rientra nei 190 miliardi che arriveranno in varie tranche al nostro Paese, è che nell’ambito della Riforma della Pubblica Amministrazione è prevista un’azione a supporto delle medie amministrazioni locali, Province e Comuni con un numero di abitanti tra i 25 mila e i 250 mila sulla base del modello per il futuro degli ambienti di lavoro, già definito dalla Commissione Europea e denominato “Bricks, Bytes & Behaviours”, cioè una riorganizzazione degli spazi di lavoro (Bricks), la digitalizzazione delle procedure (Bytes) e la revisione dei processi decisionali e organizzativi (Behaviours). Pure secondo l’indicazione che le risorse del PNRR finanzieranno i primi progetti pilota in questo senso mentre l’azione sistematica a livello nazionale potrebbe avvalersi delle risorse della nuova Programmazione europea 2021 – 2027 si può dedurre il ragionamento che andrebbe applicato per l’isola. Se si vuole avere accesso garantito ai fondi stabiliti dal PNRR, insomma, è necessaria una linea comune di azione tra le sei amministrazioni che al momento pare mancare del tutto o se presente è parzialmente idonea a determinare uno sviluppo omogeneo dei settori e degli ambienti che riguardano tanto le amministrazioni locali quanto, più in generale, il territorio di Ischia. Un concetto, questo, che ripeto da molto tempo che non pare suscitare però la curiosità e la dovuta attenzione di chi ha la responsabilità dei governi isolani, ma, ovviamente, mi auguro di sbagliare.

Per tornare al tema, “turismo” e “cultura”, strettamente connessi, come ho ripetuto in altri precedenti interventi, sono inseriti nella “missione 1 – componente 3” del Piano e prevedono una serie di attività che interessano i Comuni. Le voci, o per meglio dire le misure previste, annunciano attività per il “patrimonio culturale per la prossima generazione” (intervento 1) che comprendono “strategie digitali e piattaforme per il patrimonio culturale” (investimento 1.1) insieme alla “rimozione delle barriere fisiche e cognitive per l’accesso semplificato a musei, biblioteche e archivi per la partecipazione alla cultura” (investimento 1.2) e il “miglioramento della efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei” (investimento 1.3). A seguire, nella stessa Missione 1, è indicata la “Rigenerazione dei piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” (investimento 2) con “attrattività dei borghi” (investimento 2.1), “tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” (investimento 2.2), “programmi per valorizzare l’identità dei luoghi (investimento 2.3) e infine “sicurezza sismica nei luoghi di culto e restauro del patrimonio culturale” (investimento 2.4). Saranno poi attivati interventi mirati al recupero del patrimonio storico, alla riqualificazione degli spazi pubblici aperti (ad esempio eliminando le barriere architettoniche o migliorando l’arredo urbano), alla creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. Inoltre sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate e saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio. Gli interventi in quest’ambito si attueranno attraverso il “Piano nazionale borghi”, un programma di sostegno allo sviluppo economico-sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Anche in questo caso, però, torna un concetto che è quasi obbligatorio, ossia tutte le azioni si articoleranno in progetti locali integrati a base culturale.

Un altro aspetto di fondamentale importanza per Ischia è rappresentato dalla gestione dei rifiuti solidi urbani attraverso la realizzazione di nuovi impianti di gestione. Si potrebbe pensare quale ipotesi non capata in aria, alla realizzazione di un solo impianto di ultimissima generazione ed ecosostenibile capace di esaudire le esigenze dell’intera isola. Infatti, le finalità della Missione 2 – Componente 1.1” in questo caso, attraverso il supporto tecnico alle autorità locali (i Comuni, appunto), mirano a colmare i divari relativi alla capacità tecnica degli impianti e agli standard qualitativi esistenti tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale, con l’obiettivo di recuperare i ritardi e raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa europea e nazionale. Anche in questo caso però si parla di territori omogenei e Ischia rientra, interamente, nella caratteristica. Ciò che ovviamente va recuperata, è la collaborazione, anche progettuale, tra le sei amministrazioni. Ed è un dato dal quale non si può prescindere se si vuole avere l’accesso a cospicui finanziamenti che riversati sul territorio possono generare indotti non indifferenti e creare nuovi posti di lavoro. Per concludere nel PNRR si parla anche di piani per la costruzione di nuovi asili nido, piste ciclabili e infrastrutture per favorire la mobilità elettrica ed ecosostenibile che potrebbe risolvere l’annoso problema del traffico sulle strade isolane, superando addirittura il concetto di “auto privata”. Serve una strategia comune così come già inserito nel “Piano Strategico- Patto di Sviluppo per l’Isola d’Ischia” già dal 2015. Basta riprenderlo, creare un tavolo intercomunale con funzioni tecniche e progettuali e i fondi del PNRR non sfuggiranno alle sei Amministrazioni. In caso contrario avremmo serie difficoltà ad accedere a tutte le opportunità di rilancio strutturale e turistico per l’isola. 

*Già Commissario dell’Azienda di cura e soggiorno dell’isola d’Ischia – componente di ARETUR, Agenzia Regionale del Turismo 

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex