IL COMMENTO “Panta rei”, tutto scorre
DI GIUSEPPE AMALFITANO
“Panta rei, tutto scorre” così dicevano i filosofi della Grecia per sottolineare che nulla rimane uguale e tutto si trasforma. Insomma la Terra in milioni e milioni di anni ha cambiato sempre il volto e dove c’era il deserto ora c’è un oceano e viceversa e pian piano sono cresciutele le piante e poi gli animali e poi noi stessi e ora pretendiamo che la Terra si adatti alle nostre esigenze e quindi piova in modo giusto e dove noi vogliamo e faccia caldo ma senza esagerare e insomma desideriamo che tutto si svolga secondo le nostre necessità e questo purtroppo non è possibile! I cambiamenti climatici ci sono e ci saranno sempre ed io non sono un esperto della materia (ma anche gli esperti sbagliano e basta cambiare canale Tv per avere previsioni completamente diverse!) ma con un po’ di buonsenso potremmo prepararci ad affrontare questi cambiamenti cercando di minimizzare i danni .Insomma come sempre “prevenire è meglio che curare!” e con intelligenza dovremmo provare a ridurre i danni provocati dalle naturali trasformazioni del nostro pianeta.
Quello che purtroppo è dannoso davvero è “l’usa e getta” e cioè abbandoniamo rifiuti di ogni genere sperando che la Natura li elimini ma purtroppo (sempre come dicono i filosofi greci) “nulla si crea e nulla si distrugge” e quindi questa montagna di plastica abbandonata, questi elettrodomestici e carcasse di auto e tanto altro, hanno inquinato i nostri mari e la terra ed ora cerchiamo di porre riparo in tanti modi e certamente è necessario evitare l’uso del dannosissimo carbon fossile e sfruttare altre fonti di energia, come pannelli solari e pale eoliche, ma queste soluzioni hanno costi altissimi e rallentano ma non risolvono il problema. E se cominciassimo ad usare meno le auto camminando a piedi o in bicicletta come era prima? Alcuni mesi fa sono andato per “nostalgia”,(essendo cresciuto in quel Rione) al Cierco (mamma mia che trasformazione) e dove prima c’erano ragazzini che giocavano a pallone o vecchietti a bocce, ora c’erano decine e decine di macchine parcheggiate che sfidavano anche le leggi fisiche e cioè si vedevano 3 macchine parcheggiate dove c’erano solo 2 posti. Basta costruire sempre automobili: le fabbriche di automobili dovrebbero costruire altro e riciclarsi. Finita la guerra, quelle che costruivano bombe e cannoni cominciarono a costruire pentole e posate e pensandoci bene (e con le guerre che sentiamo ogni giorno in TV), forse dovrebbero davvero cominciare di nuovo a costruire bombe e cannoni.
PS. Spendiamo un sacco di soldi per comprare e poi mantenere (con tasse e benzina e riparazioni) una auto per tanti anni. Forse dovremmo permettere di avere sulle strade solo le automobili davvero necessarie come quelle di carabinieri e pompieri e sanitari mentre tutti gli altri potrebbero viaggiare gratuitamente e comodamente su piccoli pullman elettrici raggiungendo in breve tempo e senza problemi la loro bellissima meta. Che meravigliosa sarebbe di nuovo l’isola d’Ischia.