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Bagarre al convegno sulla ricostruzione, Pascale litiga con Zanchini di Legambiente

ISCHIA – «Da un mese stiamo subendo una vera e propria persecuzione, ci hanno etichettato come delinquenti, abusivisti, camorristi, questa è l’immagine che stanno dando degli ischitani all’Italia e al mondo, dicono che vogliamo un nuovo condono, che vogliamo speculare sul terremoto, da tutte queste menzogne chi ci deve difendere?». Giacomo Pascale è una furia. Le domande, cariche di rabbia e scoramento le rivolge ad Edoardo Zanchini, vice presidente nazionale di Legambiente giunto a Ischia, presso la sala conferenze dell’Hotel Re Ferdinando per il convengo “I cantieri per il rilancio di Ischia. Oltre il condono. Sicurezza, qualità, legalità” l’incontro voluto da Legambiente per incontrare i cittadini, i sindaci, gli ordini professionali, il mondo della scuola, gli albergatori e le associazioni.

La nutrita delegazione giunta a Ischia spiega il proprio punto di vista sul condono ischitano che tra false notizie, inesattezze, esagerazioni e attese è al centro del dibattito, uno dei punti fermi delle discussioni degli italiani di questo ultimo periodo.

Ma quali sono le proposte di Legambiente? Dire no assolutamente al condono, si invece alla ricostruzione sostenibile e responsabile per un nuovo modello di sviluppo per l’isola verde.

In sala a discutere di ricostruzione, condono, piani regolatori e urbanizzazione responsabile ci sono alcuni volti noti della politica, dell’imprenditoria e dell’associazionismo. C’è il primo cittadino di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il consigliere di minoranza di Casamicciola Arnaldo Ferrandino, l’ingegnere Giancarlo Carriero, l’urbanista Sebastiano Conte, il giornalista Peppino Mazzella e il professore Nicola Lamonica, l’avvocato Antonio Pisani in rappresentanza della Caritas e un’ampia rappresentanza di cittadini colpiti, in un modo o nell’altro dal sisma del 21 agosto.

Dopo le lunghe discussioni sull’ambientalismo, sui condoni el’urbanizzazione selvaggia, le parole di Giacomo Pascale accendono il dibattito. I toni si infiammano, la moderazione del giornalista Amedeo Romano tenta di riportare sui binari della tranquillità una discussione che si fa infuocata, sintomo che il decreto in fase di discussione al Senato è foriero di scintille, emotività e nervosismo. D’altronde, come ha evidenziato il primo cittadino di Lacco Ameno nel suo intervento al Re Ferdinando, ci sono ancora 300 persone costrette ad alloggiare in albergo, almeno 400 posti di lavoro che la scossa del 21 agosto ha dissolto in appena 4 secondi, centinaia di migliaia di euro di perdite per l’economia non solo di Lacco Ameno e Casamicciola, ma per l’intera isola, e ancora, danni per i mancati introiti dalle tasse, compresa quella di soggiorno e i profondi problemi causati dalla crisi economica che ha colpito l’indotto proveniente dall’albergo. Numeri e condizioni che lasciano poco spazio alla tranquillità.

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«Matteo Renzi prende le dichiarazioni di Legambiente, le travisa e ci fa passare per un popolo di abusivisti, un bel regalo da parte dell’ex premier. A Ischia – ha evidenziato Giacomo Pascale, provato da ore di apprensione per le delicate fasi di discussione in parlamento del Decreto che deciderà il destino di tanti cittadini isolani, hanno sfilato tutti, da Mattarella a Di Maio, da Salvini a Berlusconi, ma nonostante ciò, tutto si è risolto in un festival di chiacchiere. L’attuale governo ha nominato il dottor Schilardi, aveva bisogno di norme per immaginare la ricostruzione. Ischia – ha specificato il primo cittadino di Lacco Ameno – chiede le norme uguali a quelle del centro Italia. Nelle zone terremotate del centro Italia si sta attuando un vero condono e non se ne parla. a Ischia il condono non c’è eppure se ne parla. Non c’è un parlamentare campano che si è speso per difendere isola d’ischia. Il governo quando il premier Conte ci ha salutato ci ha promesso una casa per tutti. Se questa è l’impostazione del condono a noi non interessa. Il governo non vuole e non può dare nemmeno un euro se l’immobile non è legittimato. Deve sanare. Patrimonio immobiliare è gravato dalle tre leggi di condono. Si è reso necessario prevedere disamina condono riducendo il tutto in un unicuum, questa è la verit. Quando i toni si accendono e le risposte di Edoardo Zanchini cominciano a urtare con le parole di Giacomo Pascale si passa alle parole forti, gridate ad alta voce. “I vincoli restano! grida Giacomo Pascale, nel tentativo di far valere l’idea che a Ischia non c’è e non ci sarà alcun condono.

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Questo decreto non è il massimo – ha concluso il primo cittadino – che ci aspettavamo, ma almeno siamo compiaciuti che per lo meno c’è un primo provvedimento legislativo che tenta di affrontare i problemi di tremila sfollati di quest’isola».

Antonello De Rosa

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