LE OPINIONI

IL COMMENTO Pupi, pupari e spettatori

Esprimo bisettimanalmente (ogni venerdì e domenica) la mia opinione su fatti locali ma in un’ottica di collegamento col resto del mondo, a partire naturalmente dalla Campania e dall’Italia. Insomma una sorta di giornalismo glocalista. L’interpretazione del fatto locale alla luce del globale e l’esame dei riflessi che la globalizzazione ha sulla nostra isola. In considerazione di queste premesse, avrei preferito non parlare delle elezioni di Serrara Fontana, perché l’immediatezza della scadenza elettorale finisce sempre per compromettere e complicare un ragionamento più pacato e riflessivo. Nello specifico, il Comune di Serrara Fontana, avendo risorse contemporaneamente a “terra e a mare”, “in montagna e in pianura”, richiede un’articolata politica di programmazione. Avrei voluto,dunque, evitare un commento. Ma gli eventi, le diatribe su facebook, il deciso schieramento di un organo di stampa locale a favore di una parte, il manifesto anonimo, sono tutti elementi che spingono ad analizzare quel che, nel presente, sta accadendo. Gaetano Ferrandino è già intervenuto su questo giornale per sottolineare come la campagna elettorale sia andata degradando, nei personalismi, nel rinvangare veri o presunti tradimenti, nel denunciare reciprocamente carenze e assenteismi dalla vita amministrativa quotidiana, nell’evidenziare ambizioni più o meno legittime o confliggenti. Non conosco tutti i protagonisti della competizione e non sono in grado di valutare il valore complessivo delle liste concorrenti. La persona che conosco meglio e da più anni è sicuramente Cesare Mattera e mi sento di dire che è persona attaccata al proprio paese, che esprime valori umani sani e semplici, consapevole anche di qualche proprio limite, tant’è che non disdegna programmi e suggerimenti che possono arrivargli da personaggi (né pupi né pupari) come Luigi Iacono che ha solide esperienze amministrative maturate in loco e fuori dell’isola. E poi si è messo accanto, ad esempio, un imprenditore come Celestino Iacono che ho avuto modo di conoscere e apprezzare e che ha una visione dello sviluppo economico e sociale del paese sicuramente moderno e alternativo rispetto al sentire medio di una classe imprenditoriale isolana che ha invece fatto il suo tempo e che ha contribuito gravemente ad uno sviluppo caotico e insostenibile della nostra isola. Dall’altro lato c’è una candidatura a Sindaco di Irene Iacono, laureata in Scienze Politiche, che ha svolto il suo lavoro amministrativo al Comune con impegno, serietà ed anch’essa con umiltà. Questa candidata meritava, a mio avviso, un ruolo meno “offuscato” di quello che – di fatto- le sta consentendo un certo egocentrismo dell’ex Sindaco Rosario Caruso. Personalmente continuo a vedere una sovraesposizione di Rosario, una rivendicazione di tutto quello che ritiene di aver fatto per il paese, e vedo poco, invece, una valorizzazione della candidata Sindaco. Non si può mortificare un’aspirante Sindaca (e Dio sa quanto è necessario, in questo momento, un’assunzione di responsabilità di donne capaci nell’attività politico amministrativa dell’isola) per un atto di egocentrismo di chi ritiene di essere stato ingiustamente commissariato. Comunque vada, Irene Iacono deve essere considerata un’energia intellettuale positiva per il Comune di Serrara Fontana.

Già il nome dato alla lista di Rosario Caruso appare un tentativo di rivendicare un “ritorno” al pre-commissariamento: “Andiamo avanti per Serrara Fontana” ove la locuzione “andiamo avanti” appare chiaramente un incitamento a proseguire imperterriti un cammino che si ritiene ingiustamente interrotto. Ma un messaggio del genere non valorizza la candidata Sindaca (che in tal modo appare la “sostituta” di Rosario e non una nuova proposizione) e non dà al paese l’idea di un nuovo progetto più adeguato ai tempi e più aderente alle novità intervenute in campo turistico, economico sociale e sanitario a seguito del ciclone pandemico. Mentre la denominazione della lista di Cesare Mattera: “L’amico in Comune” appare più centrata, in quanto rende perfettamente l’idea di un amministratore sperimentato che ha grande confidenza con la gente comune ma che, contemporaneamente, è pronto a modificare e aggiornare il suo modo di governare, recependo in maniera costante le mutevoli aspettative popolari. E, inoltre, Cesare dimostra intelligenza strategica nella scelta, tra i collaboratori, di Celestino Iacono, imprenditore della sostenibilità e non dell’arrembaggio egoistico e distruttivo e nella decisione di avvalersi di idee e programmi di “ Progetto Ischia” di Luigi e Roberto Iacono, per una moderna programmazione. Di fronte ad un manifesto anonimo che fa arretrare eticamente il paese di parecchi anni, Rosario Caruso avrebbe dovuto prendere decisamente le distanze e immediatamente stigmatizzare quel messaggio di odio e di ulteriore frattura del paese. Una cosa è che un giornale locale, nella sua libera interpretazione dei fatti, gongoli ed esulti per il manifesto sui pupari, anche se anonimo, altro è la mancata stigmatizzazione da parte dell’ex Sindaco. Ognuno si sceglie i consiglieri che preferisce, ma poi deve essere disposto a pagarne le conseguenze.

Una cosa mi aspetto dal nuovo Sindaco di Serrara Fontana: che non faccia finta (come purtroppo è spesso accaduto) di andare perfettamente d’accordo con gli altri cinque Sindaci dell’isola. Il nuovo Sindaco dovrà avere personalità e confrontarsi alla pari con gli altri Sindaci. Serrara Fontana non è seconda a nessuno, non ha bisogno di ipocrite alleanze con questo o quel Sindaco contro gli altri. Serrara ha bisogno di una politica concertata con tutti gli altri Sindaci, ma senza timori reverenziali verso vecchie e nuove volpi della “politicuzza” . E’ convinzione di chi scrive che se da un lato è doveroso condannare gli eccessi di una campagna elettorale che mostra limiti etici e culturali (e lo abbiamo appena fatto) d’altro lato bisogna sottolineare che la maggior parte dei candidati dei due schieramenti mostra di avere “un’anima”, di avere la “voglia” di provare a governare meglio degli altri. A volte è meglio il “conflitto” che il “vuoto” di certi consiglieri comunali (e non faccio fatica ad indicare come esempio quelli del Comune d’Ischia) pressoché monolitici, acritici, silenziosi, annuenti e deleganti tutto nelle mani del Sindaco. “Spettatori”, insomma! Se posso, infine, dare un consiglio al vecchio “amico in Comune” Cesare Mattera, è questo: avevamo, in gioventù, un’idea diversa sulla caccia, tu eri totalmente favorevole, io pregiudizialmente contrario, poi gli anni e l’osservazione serena dei fatti mi hanno fatto maturare l’idea che una delle attività più antiche al mondo (se non la più antica) non può essere di fatto abolita o lasciata interamente alla volontà del singolo cacciatore ( ce ne sono di buoni e meno buoni). La vita moderna ha bisogno di “regole”, dalla caccia all’edilizia e tutto sta a trovare i giusti equilibri, che si modificano nel tempo. Ecco il suggerimento: governare Serrara con equilibrio, non inseguendo populisticamente, a tutti i costi, interessi particolari dei cittadini, ma nemmeno pretendendo di adottare provvedimenti ignorando i cittadini, calando scelte dall’alto senza confronto e con poca trasparenza. Recuperare, ad esempio, l’Epomeo ad una ritrovata sostenibilità; restituendo alla Natura quel che indebitamente gli stiamo sottraendo, sarebbe una scelta di equilibrio. Esigenza abitativa sì, ma non “scempi”! Esigenza di caccia sì, ma non ad libitum. Regolamentare è un dovere non più rinviabile.

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