LE OPINIONI

IL PUNTO Il Pio Monte e i saluti di Concettina

“Auguri con prosperità e salute dalla vostra figlia Concettina, baci a tutti”, è il retro di una cartolina viaggiata da Casamicciola con timbro del 10 settembre 1927 ed è indirizzata “alla signora Zaza Tino vicoletto s. M. Antesecula n. 2 Napoli”. La cartolina ritrae “Casamicciola – pio monte della misericordia e via sul mare” con una epigrafe poetica di mons. Vincenzo Senese, un sacerdote colto e poeta che donava a tutti le sue poesie. Le edizioni sono di “Francesco monti – emporio-Casamicciola”. Fino agli anni ’60 del’ 900 il complesso immobiliare e sociale pio monte era il simbolo di Casamicciola risorta dal terremoto del 1883. Ci sono almeno dieci tipi di cartoline in 50-60 anni che ritraggono la facciata monumentale, il Cristo Redentore nei giardini interni, la Chiesa interna con la statua di Maria della Misericordia, i bambini e le suore salesiane dell’orfanotrofio collegato e le colonie estive nella pineta, il salone principale d’ingresso con l’appartamento del “governatore” e la sala medica dell’infermeria.

Dalle cartoline si rileva non solo la maestosità del complesso ma la sua funzione economica sociale turistica. Poteva ospitare 400 curandi. Vi lavoravano almeno 20-30 persone. Rappresentava l’orgoglio e la maggior funzione dell’ente morale Pio Monte della Misericordia di Napoli con sede a via Tribunali n. 253. Oggi in macerie dopo abbandono e liti giudiziarie per 50 anni. Parte da una nuova missione storica di questo complesso la terza rinascita di Casamicciola. Quando? É questo il quesito atroce al quale nessuno sa rispondere.

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