IL COMMENTO Re Carlo e i Giardini La Mortella

DI GIUSEPPE AMALFITANO
In questi giorni, fra le notizie più importanti (oltre gli omicidi quotidiani e la guerra dei dazi e le altre guerre e tutte le catastrofi sparse nel mondo) su tutti i giornali e in TV c’è stata la visita in Italia di Re Carlo d’Inghilterra e gli incontri che ha avuto col nostro Presidente Mattarella e la Premier Meloni. Ebbene molti anni fa ho avuto anche io l’opportunità di incontrare l’allora Principe di Galles ma, forse sbagliando, vi ho rinunciato ! E cerco di spiegare il perché. I Giardini di Forio “La Mortella” sono stati creati da un grande musicista inglese, William Walton,(molto stimato ed amato perché aveva scritto ed eseguito le marcia nuziale per il matrimonio della Regina Elisabetta) che insieme alla moglie si era innamorato di Ischia e aveva costruito qui la sua casa, e quando morì a 82 anni fu sepolto proprio qui a Forio e la moglie Susanna, donna effervescente ed eclettica, volle ricordare e onorare il marito creando una Scuola per Musicisti, affidandone il Patrocinio al figlio della Regina e cioè al Principe di Galles che quindi venne qui a Forio nel 1990 per l’inaugurazione.
Ebbene io ero il medico curante dei Walton e la Signora Susanna ,che mi stimava moltissimo (più volte, e spesso anche di notte, ero stato chiamato per soccorrere il Maestro!) invitò me e mia moglie ad una cena privata col Principe (ne conservo ancora il biglietto d’invito!) dicendomi “dottore, la farò sedere accanto al Principe!” Purtroppo io in inglese non sapevo proprio parlare ( a scuola avevo studiato il francese e avevo imparato un po’ di tedesco lavorando alle terme) e perciò le dissi che, anche se ero davvero onorato- per questo invito, non sarei andato perché mi sarei sentito molto a disagio dovendo necessariamente fare scena muta. Oggi non mi pento di avere fatto quella scelta che credo fosse la più giusta ma scrivo queste cose per dire che per ognuno di noi tutto può cambiare improvvisamente e anche il figlio di un contadino può avere l’opportunità di cenare col futuro Re d’Inghilterra e perciò la lezione che ho imparato e che vorrei trasmettere a tutti i giovani è di essere sempre pronti e preparati ad ogni evenienza, studiando molto e aspettando quel treno che li porterà lontano e che prima o poi passa per tutti.
P.S. Ho letto con molto piacere anche la notizia che il Generale Stefano Messina ha voluto salutare gli studenti del Mattei di Casamicciola dove lui aveva conseguito il Diploma ( belle le sue parole quando ha affermato che le Forze Armate sono necessarie per “difendere la Pace e non per fare la Guerra”) e quindi sono stati bravi gli organizzatori di questo incontro che dimostra che si può arrivare molto in alto anche se non sei un bravo giocatore di calcio o di tennis o non sai neanche cantare, ma semplicemente studiando!