LE OPINIONI

IL COMMENTO Salvate Ischia dall’orda dei barbari ignoranti

È una storia che si ripete ogni anno ed ogni anno, più che far male, fa avvilire ed anche tanto. E fa incazzare, soprattutto, per tutto quello che accade e anche per tutto quello che non viene fatto, perchè tutto questo non accada più. Le “notti ischitane”, quelle che una volta erano un marchio da esportare nel mondo, uno slogan di cui andare fieri, continuano invece ad essere al centro della cronaca nera, per il comportamento becero, ignorante, troglodita e irresponsabile ma soprattutto impunito, di un’orda di barbari invasori, che corrodono l’isola ai suoi fianchi, distruggendola piano piano, irrimediabilmente. Le risse davanti ad alcuni noti locali del centro, che spesso finiscono con persone ferite, terrore negli occhi dei passanti, distruzione generale, sono all’ordine del giorno, senza che le forze dell’ordine siano in grado di opporre una resistenza reale ed efficace. Trascorrere le vacanze di agosto ad Ischia sta diventando assai problematico (benedetto settembre!). Costringe ad una sorta di forzato coprifuoco le persone perbene, quelle che vorrebbero vivere l’isola in santa pace, magari anche di notte, dopo essere usciti da qualche ristorante o magari soltanto per il gusto di passeggiare, fuori dagli orari canonici, quando il caldo afoso concede una tregua. E invece, in quelle ore, il territorio è nelle mani di vandali, ragazzi spesso minorenni ubriachi, predatori di libertà. E non è un disagio che appartiene soltanto ad Ischia Porto. Basta salire a bordo di un autobus, quelli che si prendono al mattino presto, quando per qualcuno la giornata è appena cominciata e per tanti teen agers non è ancora terminata quella precedente. Ci si rende conto in quale mondo fatto di volgarità, eccessi, assenza di regole, noia e vuoto ci si imbatta.

Decine di gruppi diretti verso Forio, Casamicciola, Barano, senza mascherina e senza marcare il biglietto, in nome di una non ben compresa tolleranza. Molti sono brilli, altri semplicemente sconfitti dall’ennesima nottata di bagordi. Li guardi e capisci di quale sia il modo, penoso, in cui l’isola è lentamente invecchiata, afflitta dal suo declino e schiava di troppa indifferenza. Ed è così strano pensare che anche a questo popolo fatto di giovanissimi, di studenti, di ragazzi che potrebbero essere i nostri figli, si rivolgeva un uomo enorme come Piero Angela. Fiducioso, troppo, nel suo convincimento di poter diffondere messaggi a tutti, anche a chi non ha alcuna capacità e possibilità di poterli recepire. Il popolo della notte ischitano, fatte le dovute eccezioni, si impossessa dell’isola e rende schiavi tutti gli altri, che invece vorrebbero soltanto amarla come merita. Ma forse tutto questo fa comodo o semplicemente sta bene a qualcuno, a chi potrebbe o meglio dovrebbe intervenire. Anche con forza se necessario. 

La circostanza di un locale chiuso dal questore di Napoli per 30 giorni, a seguito di una notte di sangue e violenza e riaperto dopo ricorso al Tar in poche ore, è un dato su cui riflettere parecchio. E tutto questo senza entrare nel merito della questione, non è il nostro mestiere. C’è chi prende i provvedimenti e chi decide il modo in cui applicare la legge. A cronisti e opinionisti il compito di registrare i fatti, magari esprimendo un parere, ai cittadini il dovere di subire e il diritto di avere la speranza, spesso disillusa, di vedere assecondate le proprie richieste. Ad esempio quella di una presenza reale e costante, delle forze dell’ordine, a ridosso dei luoghi maggiormente a rischio. Non si tratta di militarizzare Ischia ma di salvarla. Preservarla da un manipolo di fuorilegge, che vomitano sull’isola la loro tracotanza e se ne tornano beatamente a casa, ogni notte, magari col naso rotto e sul volto stampato il ghigno beffardo degli ignoranti.

* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”   

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Ocean

Ho letto l’articolo e qualcosa non mi torna.
Posso capire e condividere, ma devo scrivere anche che il problema vero di Ischia è l’ischitano. La responsabilità è quasi sempre di amministrazioni retrograde, ridicole, inadeguate, incapaci di fare turismo, totale incapacità di fare turismo. Io vivo sull’isola e l’inciviltà la noto tutto l’anno e non solo d’estate.
L’ischitano svende l’isola e la svende in nero.
L’ischitano è il peggior nemico dell’isola.
Ischia merita ben altro, Ischia merita una società civile.
Chi rovina l’isola non è il cattivo turista che viene e va, l’isola è rovinata da chi ci vive.

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