ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Villa Mercede, otto mesi senza stipendio

ISCHIA. Sta assumendo i contorni del dramma la questione degli oltre quaranta dipendenti della Società Cooperativa Sociale Onlus Civitas, facente capo al Consorzio Nestore ed impegnati nell’assistere quotidianamente decine di cittadini non autosufficienti presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Villa Mercede” di Serrara Fontana sull’isola d’Ischia. In campo ora scende anche il sindacato Uiltucs a difesa dei diritti dei lavoratori che ormai da ben otto mesi non percepiscono alcuno stipendio, nonostante continuino ogni giorno a prestare la propria opera con dedizione e professionalità. Insieme alla Uiltucs Campania, che dai primi di gennaio segue la vertenza, sono state tecnicamente attivate le procedure per chiedere direttamente all’ASL Napoli 2 Nord, competente per territorio, il cosiddetto “intervento in sostituzione”. In sintesi si è chiesto all’ASL, come previsto dalla Legge, di pagare direttamente i lavoratori della Cooperativa, ponendo fine ad una condizione che ha del vergognoso. La sigla sindacale inoltre ha dichiarato lo stato di agitazione del personale e la procedura di raffreddamento, e nei prossimi giorni verrà proclamato uno sciopero a sostegno di una vertenza che vede decine di lavoratori precipitati in una situazione a dir poco disperata. «Su questa vicenda – dichiara la Uiltucs in un comunicato – oltre ad emergere le gravissime inadempienze della cooperativa e del consorzio, rispettivamente esecutore e titolare dell’appalto,  è  inspiegabile ed inaccettabile il silenzio dell’ASL Napoli 2 Nord – che continua a non dare risposte rispetto alle azioni attivate dai lavoratori – nonché della Regione Campania e le Amministrazioni dei sei Comuni dell’isola d’Ischia, perfettamente informati della vicenda che a tutt’oggi non mostrano il dovuto interesse rispetto ad una vicenda così grave. Stiamo assistendo ad un’autentica vergogna per il sistema della Sanità!». Parole dure ma sacrosante ove si pensi che oltre 40 famiglie vivono in una condizione sociale ed economica ormai insostenibile: «C’è bisogno dell’impegno di tutti, in primis delle Istituzioni, per evitare che la dignità e la dedizione di lavoratrici e lavoratori non vengano ulteriormente calpestate», conclude il comunicato. A testimonianza della gravità della situazione, una dipendente, Graziella Barbieri, ha proclamato lo sciopero della fame e dall’assunzione dei farmaci per la sua patologia, il diabete. La donna, che pur senza mangiare e col pericolo che corre la sua salute non ha rinunciato a prestare la sua preziosa opera ai residenti di Villa Mercede, si è scagliata contro il silenzio della Regione e dell’Asl: «Ci hanno tolto lavoro, stipendio, dignità, tutto! Perché l’Asl non risponde? E De Luca perché non si alza dalla sua poltrona per affrontare il problema?».  Anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Saiello, è intervenuto sul tema: «Decine di persone, per la gran parte anziane, affette da diverse patologie, rischiano di vedersi negato il sacrosanto diritto all’assistenza. Da nove mesi, oramai, i quaranta dipendenti di Villa Mercede, riferimento fondamentale per le cure assistenziali sull’isola di Ischia, non percepiscono lo stipendio a seguito di una vicenda di ricorsi che hanno prodotto una situazione di assoluto stallo. A farne le spese, persone bisognose di cure e lavoratori a cui non è stata data alcuna garanzia per il futuro. Parliamo di psicologi, fisioterapisti, assistenti sociali, chef, animatori sociali, ausiliari, infermieri e operatori socio sanitari. Professionalità che, nonostante versino in uno stato di assoluta precarietà, non hanno mai negato l’assistenza ai pazienti, ma che oggi, stufi dell’indifferenza di Regione e Asl, hanno annunciato uno sciopero della fame. Tra loro c’è anche una donna malata di diabete, pronta a sospendere le terapie cui è sottoposta da anni, mettendo in grave pericolo la sua stessa vita».  Saiello ha poi ricordato: «Da mesi invochiamo, con atti istituzionali, l’intervento della Regione Campania e della Asl Napoli 2 Nord con cui la struttura è convenzionata. Alla stessa Asl abbiamo chiesto ripetuti incontri, che ci sono stati puntualmente negati e a cui, nonostante tutto, rinnoviamo il nostro appello. Non possiamo più consentire che venga negato il diritto alle cure e, nel contempo, che si continuino a calpestare i diritti di onesti lavoratori».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex