IL COMMENTO Strade, sicurezza a tutti i costi
DI MARIO GOFFREDO
Abbiamo deciso qualche mese fa di riunirci in un comitato perché l’argomento della sicurezza stradale e della vivibilità sull’isola di Ischia devono tornare ad essere protagonisti. La Strada del Buonsenso ha un’ambizione di tipo culturale ovvero di promuovere il buonsenso alla guida perché senza il buonsenso qualsiasi regola risulta vana e difficile da applicare. Bisogna partire dal rispetto reciproco che sta alla base di ogni regola efficace e condivisa. Qualora, però, il buonsenso non dovesse bastare, come accade sulla nostra isola, siamo pronti a promuovere un vero e proprio controllo di tipo sanzionatorio. Ogni giorno sulle nostre strade assistiamo ad ogni tipo di infrazione. Basta fare quattro passi e percorrere poche centinaia di metri per essere testimoni di ogni tipo di violazione al codice della strada. Solo il caso e la fortuna fanno sì che incidenti e tragedie non siano all’ordine del giorno. Ma non possiamo sempre affidarci al caso ed alla fortuna. Da mesi promuoviamo la cultura del buonsenso ed in questo ambito mercoledì abbiamo incontrato il Vice Questore Maria Antonietta Ferrara, da poco in servizio sull’isola.
A lei abbiamo rappresentato tutta la preoccupazione per la sicurezza stradale e per la convulsa e caotica viabilità ischitana, aggravata da una diffusa e radicata inosservanza delle regole più elementari. Regole innanzitutto di buonsenso e di rispetto verso il prossimo. Temi sui quali il Vice Questore, ad esordio del suo servizio sull’isola, ha già mostrato sensibilità e azione, con un incontro avutosi nei giorni scorsi con i Sindaci ed i Comandanti dei Vigili Urbani dei Comuni isolani proprio sul tema della sicurezza stradale. Ciò dimostra anche quanto questo fenomeno, a cui noi ischitani forse ci siamo abituati, abbia assunto delle dimensioni preoccupanti ed evidentemente lampanti. L’impegno delle parti è stato quello di avviare un rapporto di collaborazione ed operatività che speriamo porti i suoi frutti nel controllo del territorio. Perché laddove non sia il buonsenso a spingere i cittadini al rispetto di regole volte a tutelare il pacifico convivere, devono essere altre e più incisive misure ad intervenire. Quello di mercoledì è stato solo il primo incontro. Ne seguiranno altri con tutti gli attori in campo perché il nostro obiettivo è quello di percorrere la Strada del Buonsenso.
*COMITATO “LA STRADA DEL BUONSENSO”