LE OPINIONI

IL COMMENTO Turismo e influencer, Roccaraso sia un monito per Ischia

Bisogna fare molta attenzione nell’analisi di quanto accaduto in questi giorni, in occasione dei fine settimana, a Roccaraso. La nota località abruzzese tanto cara ai napoletani. L’effetto mediatico, che l’afflusso record di vacanzieri ha avuto sui social e sulle testate, locali e nazionali, rischia di far perdere di vista quello che è il vero nocciolo della questione. Le immagini che stanno ancora facendo il giro del web, hanno scatenato sentimenti contrastanti. Ironia, sarcasmo, sberleffo, sdegno e rabbia. C’è chi si è avventurato in analisi sociologiche e chi ha sfruttato l’evento per avere i suoi cinque minuti di popolarità. Per molti è stata l’ennesima occasione per gettare fango e veleno su Napoli e sui napoletani, che per qualcuno sono rappresentati sempre da chi non rispetta le regole e quasi mai da chi va in giro per il mondo a diffondere cultura, arte, musica e competenze. 

La ripetitività con la quale alcuni commentatori nazionali, Giuseppe Cruciani tanto per citarne uno dei più noti, focalizzano la propria attenzione su tutto quanto accade a Napoli e zone limitrofe, comincia ad essere anche un po’ noiosa. Sarebbe il caso, forse, di rivolgere lo sguardo anche verso altri lidi. Il fenomeno social che si è generato attorno alla gita di massa, promossa nel nome e nel segno di Rita De Crescenzo, la tiktoker più famosa del momento, ha avuto il torto di sbattere in prima pagina tutti i più squallidi stereotipi e pregiudizi nei confronti della città e dei suoi abitanti. Il problema di base, invece, è un altro e riguarda Roccaraso d’inverno così come Ischia d’estate. Il vero dilemma è la capacità di gestione della folla e di accoglienza delle masse, da parte di determinate località turistiche. 

A Ischia, tra la fine di luglio e l’inizio di settembre, si verificano condizioni simili. Spiagge super affollate, case abitate da famiglie evidentemente troppo numerose, traffico impazzito. Per non parlare dei traghetti, traboccanti di passeggeri. C’è quindi un’esigenza di gestire meglio i flussi turistici e l’occupazione del territorio che non può essere ignorata dalle istituzioni locali.  

I napoletani che hanno “assalito” Roccaraso, hanno avuto il torto di lasciare il territorio pieno di cartacce e rifiuti. Atto gravissimo e da censurare ma non proprio da condanna capitale. Ai Navigli di Milano e nelle zone della movida di Roma accade la stessa cosa ogni fine settimana. È una questione di educazione che prescinde dalla provenienza territoriale. Non risulta ci siano stati atti delinquenziali, furti, scippi, rapine o intimidazioni, da parte di persone che, probabilmente, se non avessero la possibilità di andare in montagna a prezzi stracciati, la neve non la potrebbero mai vedere, in tutta la loro vita. Quanto alle forme espressive da parte di molti dei partecipanti alla gita, è del tutto evidente che non piacciano e che facciano storcere il naso. Ma c’è una Napoli che si esprime in questo modo da mille anni ed è una Napoli che grazie o per colpa dei social diventa virale e si espone al giudizio di tutti. Il fatto è che tutte quelle persone, a Roccaraso, non avrebbero dovuto esserci. I flussi turistici vanno gestiti, per una questione di decoro ma soprattutto per ragioni legate alla sicurezza delle persone. Un controllo sul numero di autobus prenotati, una alternanza di partecipazioni e partenze, una distribuzione delle gite che prevedesse anche altre destinazioni. Ci sono tante mete turistiche, in fondo. Soluzioni possibili per limitare i danni, magari. Il day after di Roccaraso, sommersa da cartacce, giudici e pregiudizi, deve essere un monito anche per l’isola verde. Perché l’inverno sta passando e tra poco, se Dio vuole, cominciamo a intravedere in lontananza la nostra agognata estate. Gli influencer non si lasceranno scappare l’occasione per far parlare di sé anche sotto al solleone ischitano. Non dimentichiamo che i fenomeni social producono un guadagno, in tal senso, più eco hanno sui media più cresce l’interesse a creare situazioni analoghe a quelle vissute in queste settimane. Ci si prepari, quindi, ad arginare eventuali invasioni e ad attrezzarsi per ospitare il turismo mordi e fuggi, fatto di cellulari e video da postare. E sia fatto con competenza, senza pregiudizi o falsi moralismi. Nell’interesse di tutti.

* DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”

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