LE OPINIONI

IL COMMENTO Tutte le ombre sulla ricostruzione

DI GIUSEPPE LUONGO

Ho letto gli articoli degli ingegneri Castagna e Conte apparsi su “Il Golfo” e condivido l’analisi effettuata dagli autori degli articoli, per il metodo e per i contenuti, in quanto hanno illustrato in 8 punti le attività propedeutiche per la redazione del piano di ricostruzione, che consentirebbero ai tecnici del Commissariato Straordinario di uscire dallo stato di confusione. Tale stato è dimostrato dai fatti  

con la istituzione di una Commissione Tecnica e di una Sottocommissione, formata da decine di tecnici e rappresentanti di Enti e Istituzioni, per la definizione dei criteri da seguirsi da parte del soggetto competente per la pianificazione. A queste Commissioni si aggiunge il Gruppo di Progettazione del Piano di Ricostruzione della Regione Campania. Gli ingegneri Castagna e Conte si chiedono, ed io mi associo a tale richiesta, quali siano i risultati prodotti da tanti tecnici impegnati e quale sia lo stato dei lavori per la predisposizione del Piano e concludono segnalando una serie di inadempienze del Commissario Straordinario che non consentono di procedere alla ricostruzione sia pubblica che privata.

Le analisi degli ingegneri Castagna e Conte sono un contributo prezioso per la comprensione di quanto siano state poco efficaci le scelte del Commissario Straordinario e squarciano l’ombra calata sulla ricostruzione. Personalmente aggiungerei critiche nel merito tecnico per la scelta della microzonazione che non avrebbe potuto fornire elementi utili per la ricostruzione, perché concettualmente errata nell’area epicentrale, dove il processo di propagazione delle onde non è lineare e le cosiddette anomalie degli effetti non sono da attribuire alla variabilità spaziale della natura delle rocce attraversate dalle onde sismiche, bensì dal meccanismo della propagazione, indipendentemente dalla natura delle rocce. La mia proposta della delocalizzazione dell’insediamento di Casamicciola Alta, avanzata alcuni giorni dopo il terremoto e riproposta nei successivi incontri sul terremoto, è coerente con i dettami dell’art,17, comma 3 del DL n. 109/2018.

Infatti la scelta della delocalizzazione e la realizzazione di un Parco Scientifico-Naturalistico raggiunge i due obiettivi indicati dalla norma citata: riduzione delle situazioni di rischio sismico e idrogeologico e tutela del paesaggio.

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* Professore Emerito di Geofisica della Terra Solida all’Università Federico II di Napoli ed a lungo Direttore dell’Osservatorio Vesuviano

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