IL COMMENTO Uso dinamico del PPR per le criticità d’Ischia

DI BENEDETTO MANNA
In considerazione di una lettura che da più parti viene fatta del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) per Ischia, che si limita alla parte delle prescrizioni d’uso per le componenti (areali, lineari, puntuali) di tutela paesaggistica, ai sensi degli artt. 136 (componenti di tutela di notevole interesse pubblico) e 142 (aree tutelate per legge) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, occorre precisare, per ragioni di completezza, che la lettura va estesa anche e soprattuttoalla PARTE PIÙ INNOVATIVA DEL PIANO, che riguarda la sua potenzialità nella INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE DI PIANIFICAZIONEper il raggiungimento di obiettivi di qualità nei settori territoriali dell’isola più significativi, con la possibilità anche di affrontare lesue criticità ambientali. Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) non prevede nuove trasformazioni insediative, ma, mediante la definizione di unapparato normativo mirato, pone al centro delle sue politiche la salvaguardia e le azioni di valorizzazione del sistema paesaggistico e ambientale. Il Piano paesaggistico regionale costituisce un caso particolare, in quanto le sue azioni sono finalizzate alla tutela e miglioramento di unacomponente ambientalespecifica e, al tempo stesso, trasversale rispetto alle altrecomponenti (sulle quali non dovrebbe esercitare impatti negativi). IlPAESAGGIO, quale prodotto ultimo dell’interazione fra le diverse componenti ambientali e l’azione dell’uomo, costituiscel’OGGETTO DEL PIANO STESSO.Il PROCESSO DI PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA, in linea con le direttive della Convenzione Europea del Paesaggio (CEP) e del Codice,si concretizza mediante le attività d’identificazione e valutazione dei paesaggi, didefinizione degli obiettivi di qualità paesaggistica e delle politiche di salvaguardia e gestione condotte all’interno di un processo istituzionale partecipato a diversi livelli. Il Piano elaborato stabilisce OBIETTIVI DI QUALITÀ PAESAGGISTICA in riferimento ai diversi ambitidi paesaggio individuati. Tali obiettivi di qualità, basati sulla combinazione di TRE STRATEGIEDIVERSE, quella della conservazione(SALVAGUARDIA), quella della trasformazione sostenibile (PIANIFICAZIONE)e, infine, quelladella riqualificazione e valorizzazione(GESTIONE), stabiliscono la BASE DI RIFERIMENTO per la definizionedelle SCELTE PIANIFICATORIE E PROGETTUALE DEGLI ENTI LOCALI. Per la pianificazione paesaggistica è stato messo a punto un MODELLO per la valutazione della qualità del paesaggio, fondato su INDICATORI QUANTIFICABILI, OGGETTIVI, CALCOLABILI per ciascun Ambito di Paesaggio, incluso quello per Ischia.L’AZIONE STRATEGICA è stata impostata tenendo conto della peculiarità del paesaggio come componente ambientale intesa trasversale a tutte le altre, in quanto sintesi percettibile dei diversi fattori naturali e antropici. Il paesaggio è così considerato come componente trasversale caratterizzata dal complesso degli indicatori selezionati.
La scelta degli indicatori si inquadra quindi in questo approccio, venendo selezionati e finalizzati alla caratterizzazione del contesto ambientale paesaggistico per Ambito di Paesaggio (AP).Il CALCOLO DEGLI INDICATORI (circa 150) a scala di Ambito di Paesaggioè finalizzato sia allaVALUTAZIONE DELLO STATO DELL’AMBIENTE E DEL PAESAGGIO che all’APPLICAZIONE DEL MODELLO perorientare/verificare la TIPOLOGIA DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ paesaggistica ed alla DEFINIZIONEDEI LORO LIVELLI DI PRIORITÀ all’interno dei diversi Ambiti. Gli indicatori sono pertanto raggruppati in TRE INDICI. Gli indici sono: INDICE DI INTEGRITÀ (INT), INDICEDI VULNERABILITÀ/FRAGILITÀ (VULN/FRAG), INDICE DI DIVERSITÀ/RARITÀ (DIV/RAR).L’indice di integrità(INT) segnala la permanenza dei caratteri distintivi di sistemi naturali e di sistemi antropicistorici in termini di relazioni funzionali (biotiche, naturali, spaziali,simboliche, storiche, insediative, ecc.) tra gli elementi costitutivi.L’indice di vulnerabilità/fragilità(VULN/FRAG) rappresenta la suscettività all’alterazione o distruzione dei caratteri connotativi o denotativi dei sistemi paesaggistici.L’indice di diversità/rarità (DIV/RAR) fa riferimento al riconoscimento di caratteri/elementi peculiari e distintivi, naturali e antropici, storici, culturali, simbolici, ecc.ed alla presenza di elementicaratteristici, esistenti in numero ridotto e/o concentrati inalcuni siti o aree particolari.Il PPR, per quanto riguarda gli OBIETTIVI DI QUALITÀ PAESAGGISTICA, ha messo a punto un SET DI OBIETTIVI “GENERALI”(primari, strategici e specifici), che vengono territorializzati ed applicati ai 51 ambiti di paesaggio in ragione dell’interpretazione critica del contesto paesaggistico e delle caratteristiche peculiari di ciascun ambito, interpretazione che si è avvalsa anche dei RISULTATI DEL MODELLODI “VALUTAZIONE DEL PAESAGGIO”.Gli obiettivi di qualità si distinguono in OBIETTIVI PRIMARI e OBIETTIVI STRATEGICI e si declinanoin ragione dei CINQUE SISTEMI e delle RELATIVE COMPONENTI PAESAGGISTICHE in cui è stato organizzato lo studio del territorio regionale:1. FISICO, comprendente le componenti idro-geo-morfologiche; 2. NATURALISTICO, comprendente le componenti a carattere prevalentemente naturaleecosistemiche-vegetazionali tra cui le aree boschive, le aree con elevato valoreecologico etc.; 3. RURALE, comprendente le componenti dell’assetto agronomico del territorio rurale(contemporaneo);4. STORICO-CULTURALE, comprendente gli elementi e i beni di interesse storicoculturale,riconosciuti o meno da atti di legge, il sistema insediativo storico e le componentirurali dimatrice storica;5. INSEDIATIVO–INFRASTRUTTURALE, comprendente le componenti della strutturainsediativa contemporanea.Con riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio, gli OBIETTIVI PRIMARI fannoriferimento ai TRE PRINCIPI DI AZIONE SUL PAESAGGIO in precedenza richiamati:salvaguardia,pianificazione e gestione.Gli obiettivi primari si declinano in OBIETTIVI STRATEGICI che specificano, in CHIAVE OPERATIVA,gli obiettivi primari e vengono articolati in sub-obiettivi di qualità specifici. Essi indicanoper ogni Ambito le AZIONI DA ATTUARE PER ASSICURARE la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione ed il recupero dei valori paesaggistici riferiti alle componenti caratterizzanti l’ambito, considerate sia nei loro aspetti intrinseci che nelle relazioni tra esse.
Il complesso degli obiettivi paesaggistici generali primari, strategici e specifici generali con ledirettive correlate è riportato nella prefazione metodologica al CATALOGO DEGLI AMBITI DIPAESAGGIO mentre gli obiettivi specifici territorializzati ed applicati ai diversi contesti paesaggistici sono contenuti nei singoli Cataloghi dei 51 Ambiti(Ischia rientra nel Catalogo AP 15).La Convenzione europea del Paesaggio prevede, fra l’altro, che gli OBIETTIVI DI QUALITÀPAESAGGISTICA siano stabiliti anche attraversoprocedure partecipate con gli Enti locali e la popolazione, nonché tutti gli Enti preposti alla tutela ambientale. Pertanto, gli stessi potranno essere oggetto – dopo laprima adozione del Piano – di ulteriori modifiche, specificazioni ed IMPLEMENTAZIONI A VALLE DELLA CONSULTAZIONE.Il significato operativo della METODOLOGIA si riassume in un confronto fra i valori assunti da tutti gli indicatori per ciascuno degli ambiti, raggruppati per indici, ottenendo comerisultato finale una ATTRIBUZIONE DI VALORI PAESAGGISTICI IN RELAZIONE AGLI INDICI CONSIDERATI.CIASCUNACOMBINAZIONE DI VALORI POSSIBILI, DÀ LUOGO AD UNA PRECISA GERARCHIA DI OBIETTIVIDI QUALITÀ PAESAGGISTICA DA PERSEGUIRE.Nel caso specifico la metodologia ha lo scopo di fornire informazioni sulla capacità degli ambiti di paesaggio di raggiungere gli obiettivi rappresentati dagli indicatori utilizzati nell’analisi.La gerarchia degli obiettivi di qualità paesaggisticaè stata calcolata in base allaCOMBINAZIONE DEI TRE VALORI(Basso,Medio ed Elevato) rappresentati con CIASCUN INDICE(integrità, vulnerabilità/fragilità e diversità/rarità) PER CIASCUN SISTEMA dei 51 ambiti di paesaggio. Intal modo, ciascun sistema ha la propria gerarchia di priorità di obiettivi di qualità paesaggistica da perseguire. IN FUNZIONE DELLE COMBINAZIONI DEI DIVERSI LIVELLI DI VALORE, grazie ad un algoritmo, è statopossibile attribuire A CIASCUN SISTEMA TERRITORIALE, corrispondenti OBIETTIVI DI QUALITÀ PAESAGGISTICA, per la: salvaguardia dei paesaggi rilevanti, pianificazione dei paesaggi in divenire, gestione dei paesaggi “ordinari”. I macrogruppi di obiettivi di qualità paesaggistica vengono pertanto rappresentati con tre colori: ROSSO per SALVAGUARDIA; GIALLO per PIANIFICAZIONE., VERDE per GESTIONE. I potenziali contributi del PPR, nell’ambito di analisi del contesto ambientale a scala regionale e locale, con riferimento alle criticità/pressioni, fanno parte degli scenari delle principali componenti e questioni ambientali. In questa ottica sarà cura nel prossimo articolo focalizzare l’attenzione per il caso Ischia, con l’applicazione del MODELLO DI “VALUTAZIONE DEL PAESAGGIO” per definire gli OBIETTIVI DI QUALITA’ PRIMARI e STRATEGICI all’interno dell’organizzazione sistemica con RELATIVE COMPONENTI PAESAGGISTICHE nella qualeanche l’isola ricade. Si ricorda che è sempre possibile avanzare proprie osservazioni al PPR tramite accesso al portale regionale entro le ore 23:59 del 2 maggio p.v. (Osservazioni al PPR). Colgo l’occasione per fare i miei migliori auguri di Buona Pasqua a tutti i lettori. [1- CONTINUA]
* INGEGNERE