IL COMMENTO Vivara, cosa può fare subito il comitato
DI BENEDETTO MANNA
Se ci si domandasse cosa rappresenta la Riserva Naturale dello Stato (RNS) “Isola di Vivara”, andrebbe risposto un GRANDE IMPEGNO e una grande RESPONSABILITÀ per la GESTIONE della tutela della BIODIVERSITÀ di una RNS di FORTE VALORE riconosciuto nel PANORAMA NAZIONALE e di grande rilievo nel CONTESTO EUROPEO. Nei fatti si assiste oggi ad una superficiale valutazione delle sue ricchezze naturalistiche e non solo, che non sono fatte oggetto della dovuta attenzione nel campo della ricerca scientifica, studio e sensibilizzazione della opinione pubblica. Ad oggi bisogna ammettere che si è ancora LONTANI DAL RENDERE VISIBILE,con pubblicazioni, confronti, conferenze,una FERTILE ATTIVITÀ CONOSCITIVA, condotta in modo strutturato attraverso una solida e riconoscibile impostazione metodologica degli interventi, che ha perno e viene resa nota in LUOGHI SPECIFICI di VIVARA, garantendocosì la continuità dei lavori e il raggiungimento di risultati significativi in linea con gli stessi OBIETTIVI ISTITUTIVI della Riserva. Se si legge la relazione programmatica annessa al Bilancio di previsione dell’anno 2023, negli obiettivi indicati dall’ENTE DI GESTIONE, è previsto “l’allestimento di un Centro Visite in continuità ed integrazione con i locali del Museo Civico di Procida,…(omissis), con lo scopo di illustrare i valori tutelati dalla Riserva, mediante un allestimento architettonico, digitale/interattivo e virtuale che sia in grado di trasferire i valori della Riserva”. Viene subito da dire che i VALORI della BIODIVERSITA’ NON sono da TRASFERIRE, ma sono da VIVERE, CONOSCERE, TUTELARE solo all’INTERNO DELLA RISERVA: è un ossimoro bello e buono. Le specie viventi, la collezione floristica, l’endemismo raro e particolare, la CASSAFORTE DI GIOIELLI NATURALI qual è VIVARA, meritano una considerazione e una STRATEGIA di tutt’altro tipo per mettere al riparo e conservare i suoi valori ove si manifestano, trovando anche CASA in LOCO, senza disarmonie, per rappresentare, far apprezzare, studiare e conoscere sempre più e meglio tali ricchezze. Si tratta allora di evitare il PASSO FALSO, facendo alcune riflessioni per INNESCARE IL SALTO DI QUALITÀ prima richiamato. Da dove allora partire? Cominciando ad individuare come andare a QUALIFICARE NELLA MANIERA PIU’ CORRETTA. Perché di ciò si tratta: risalire al bandolo della matassa, per ritrovare i fili di un discorso che parte da quando Vivara nel 1974 fu dichiarata “OASI DI PROTEZIONE NATURALE”, con decreto del Presidente della Giunta Regionale (n. 609 del 10 maggio 1974), per farne un LUOGO DI TUTELA e un CENTRO DI OSSERVAZIONI NATURALISTICHE.
La stessa Regione Campania, nell’ambito del programma comunitario “NATURA 2000 e del relativo progetto italiano “BIOITALY”, l’ha poi individuata tra i S.I.C. – Siti di Importanza Comunitaria, secondo i principi contenuti nelle Direttive CEE 79/409/CEE “UCCELLI” e 92/43/CEE “HABITAT”, per diventare Zona di Conservazione Speciale (ZCS) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). In ultimo viene istituita come RISERVA NATURALE DELLO STATO con decreto del Ministero dell’Ambiente del 24 giugno 2002. Quindi Vivara è un importante SCRIGNO di BIODIVERSITA’ di grande pregio che merita di essere studiato per meglio proteggerlo, provvedendo con STRUTTURE CONOSCITIVE adeguate e rappresentative delle indagini condotte sul CAMPO, SENZA RENDERLE ESTRANEE AL PROPRIO CONTESTO. Così vediamo che l’OSSERVAZIONE e lo STUDIO delle SPECIE MIGRATORIE di AVIFAUNA, che scelgono, nelle loro rotte, Vivara come stazione di sosta per le caratteristiche territoriali del suo habitat naturale,possono essere alla base di un PROGETTO per un MUSEO della MIGRAZIONE e un OSSERVATORIO ORNITOLOGICO. Raccontando l’importanza naturalistica dell’isola, se ne EVIDENZIANO gli ELEMENTI MERITEVOLI DI GESTIONE,in modo tale da dare luogo a una prima risposta al VERO PROBLEMA di COME QUALIFICARE l’AREA, che passa appunto attraverso la sua RIQUALIFICAZIONE ORNITOLOGICA. Di conseguenza cosa può fare SUBITO il COMITATO di GESTIONE per dare il segno di una INVERSIONE DI PASSO nelle sue ASSUNZIONI DI RESPONSABILITÀ per una CORRETTA e QUALIFICATA amministrazione degna per Vivara? Fare RICORSO alle sue significative DISPONIBILITÀ ECONOMICHE,inutilizzate finora per interventi progettuali istituzionali (V. rendiconto economico dell’esercizio 2023),per far fronte preliminarmente al PROBLEMA STRUTTURALE che c’è a MONTE, che riguarda laRISTRUTTURAZIONEdei MANUFATTI presenti al suo interno, attualmente fatiscenti e in stato di abbandono, per la loro DESTINAZIONE D’USO CONGRUA con le finalità della RISERVA,tale da OSPITARE il suddetto MUSEO ed OSSERVATORIO ORNITOLOGICO. Sarebbe il modo di rappresentare gli importanti risultati degli sforzi di ricerca e monitoraggio svolti sull’isola dai RICERCATORI e dai moltissimi INANELLATORI, che si sono avvicendati nel corso degli anni, potendo così dare il loro contributo di dati raccolti per la BASE SCIENTIFICA sulla quale impostare l’auspicato percorso museale. Non solo, si consentirebbe agli STUDENTI IN VISITA sull’isola di venire in contatto con il fenomeno affascinante della MIGRAZIONE DEGLI UCCELLI IN ATTO, contribuendo ad offrire a Vivara una ragione in più per rimanere nel ricordo di quanti visitano questo piccolo gioiello del Mediterraneo. Cosa ben diversa da quanto avviene attualmente durante le visite alla Riserva, ove capita d itrovarsi dinanzi ad edifici in rovina recintati e puntellati, lasciando così un’immagine non certo positiva che compromette il compimento soddisfacente dell’esperienza educativa, già priva dei necessari supporti strutturali richiamati.
Già nel passato gli insediamenti nella zona centrale dell’isola (LA CASA BORBONICA, LA CASA COLONICA) sono stati oggetto d’interventi di MESSA IN SICUREZZA dalla PRECEDENTE PROPRIETÀ, come anche di progetti di fattibilità per il loro recupero per attività museali, naturalistiche, di intrattenimento, di educazione ambientale, senza però sortire alcun esito. Ciò denota una forte IMPASSE che ha reso inspiegabile e colpevole qualsiasi inerzia che non miri a dare al più presto la soluzione immediata più praticabile per restituire un volto dignitoso alla vita e conduzione della RNS Isola di Vivara.Con la presenza dell’attuale proprietà meno incline della precedente a prendere parte a una collocazione dei fondi della Riserva per dare luogo alla SISTEMAZIONE dei MANUFATTI per una RIVALUTAZIONE QUALIFICATA dal punto di vista ORNITOLOGICO, al COMITATO non spetta altro,per poter INCIDERE POSITIVAMENTE nella propria gestione,di TROVARE LE RISORSE utili per superareogni tipo di IMPEDIMENTO che può nascere solo dal non poter DISPORRE LIBERAMENTE dei fabbricati. Ciò rappresenta il vero PRIMO PROBLEMA concretod’affrontare. Attualmente il COMITATO è nelle condizioni, grazie ai FONDI a DISPOSIZIONE (consistenza di cassa al 31/12/2023 di € 1.466.722,63), di poter avviare una TRATTATIVA DI ACQUISTO degli immobili con l’attuale PROPRIETA’. A questo punto, a prescindere dalla presenza istituzionale più o meno significativa del Ministero dell’Ambiente, che continuerebbe comunque ad assicurare annualmente alle casse della Riserva, con i trasferimenti correnti, ENTRATE di €254.800,06, si potrebbe arrivare ad avere le CARTE IN REGOLA per una CONDUZIONE OPERATIVA e QUALITATIVA all’altezza della situazione, tale da poter arrivare a dare la RISPOSTA DOVUTA alla domanda “COSA RAPPRESENTA la RNS “ISOLA DI VIVARA”?“.Solo così, sperando di vedere attuato quanto illustrato, non intravedendo particolari ostacoli e/obiezioni di rilievo, se non lo stato ancora embrionale di maturazione del problema, è possibile ALLINEARE la Riserva Naturale dello Stato di Vivara agli STADI DI FUNZIONAMENTO pari a quelli delle altre Riserve Naturali dello Stato, come per esempio le Riserve Naturali dello Stato “Isola di Ventotene e S. Stefano” e “Isola di Montecristo”.
* INGEGNERE